Capitolo 18

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Tyler's POV
Qui sul balcone tira un'aria piuttosto gelida. Credo di essere giá un pò fatto. Io voglio scopare con qualcuna mentre Nate è visibilmente nervoso.
"Hey Nate! Rilassati un pò con questa." dico passandogli la canna.
"Passo amico."
"Porca puttana, ragazzi. È arrivata Megan. Cazzo che culo. E quelle tette. Non mi ero accorto che fossero così grosse. Io vado a provarci." dice Phil uscendo sul balcone. È piuttosto esaltato. Credo che sia ubriaco. O magari fatto. O magari ubriaco e fatto.
"Ehi fermo. Megan è mia." interviene Nate.
"Calmo non ti scaldare. Vuol dire che ci proverò con Kari."
A quel nome scatto sull'attenti. Cosa vuol dire che c'è Kari?
"Phil, non ci provare neanche. Hai giá avuto l'occasione."
"Oh amico. Sembra che non te ne importi niente di quella cosa. Se non posso vederla nuda tramite uno schermo, preferisco provare a vederla di persona."
Bastano quelle parole per farmi vedere rosso. Mi alzo dal pavimento e lo prendo per la maglietta sbattendolo al muro.
"Non ti permettere testa di cazzo." ringhio. Phil ricambia con uno spintone.
"Ma che ti prende, stronzo!"
"Non provare mai più a dire una cosa del genere!"
"Ma sai come stanno le cose vero?"
"Lo so, e ancora ci sto lavorando quindi fuori dai coglioni."
Lo supero con uno spintone ed entro in casa cercando Kari con lo sguardo.
Alla fine la trovo seduta in un angolo a smanettare col cellulare. È sola. Mi avvicino a grandi passi e quando la raggiungo mi siedo accanto a lei.
"Hey Rose."
Lei alza lo sguardo dallo schermo e mi guarda con aria snob.
"Sei fatto, coglione."
"No, sono giusto un pò così."
"Si, fatto."
"Oh, come sei noiosa."
"Tyler non voglio averti vicino, vattene."
"Sei a casa mia, vattene tu."
Mi guarda con aria truce, poi si alza e si avvia verso la porta.
Sono una testa di cazzo. Non voglio che se ne vada veramente.
A metá stanza l'afferro per un braccio e la attiro a me.
Sentire il suo corpo al contatto col mio, basta per farmi eccitare.
Se non ci fossero tutte queste persone, la prenderei proprio qui in mezzo alla stanza. Riesce ad eccitarmi anche attraverso quei maglioni larghi e quei leggins neri.
"Non volevo che te ne andassi veramente." dico continuando a stringerla a me.
"Tyler mi stai soffocando."
Allento un pò la presa.
"Così va meglio?"
"Mmh."
"Sei molto sexy stasera."
Kari sbuffa. "Ma se indosso gli stessi vestiti di sempre! Mi prendi per il culo?"
"Oh, allora vuol dire che sei sempre sexy."
"Ma per favore. Cos'è? Un modo per portarmi a letto?"
"No, è la veritá."

Kari's POV
Non so cosa rispondere. Non che il suo commento mi lasci senza parole, è solo che non c'è una risposta a questa affermazione. Cioè, io in realtá non mi sento così 'sexy' come dice lui, ma se rispondessi 'no, non è vero', mi sentirei un pò infantile, quindi lascio cadere l'argomento tanto è fatto di brutto. Non l'ho mai visto così. E pensare che è all'ultimo anno e che sta per diventare un veterinario. Ma che cos'ha in quella testa?
Non ho idea di quanto tempo io e Tyler stiamo praticamente abbracciati, fatto sta che ad un certo punto poggia il mento sulla mia testa e comincia a dire delle cose senza senso. O per lo meno avrebbero un senso se lui non fosse Tyler e non ci odiassimo così tanto.
"Rose, Rose ho bisogno di te."
"Tyler ma che stai dicendo?"
"Rendi più belle le mie giornate."
"Mi sa che stai sbagliando persona."
"No Rose. Sei proprio tu che dai un senso a tutto."
Interrompo l'abbraccio e lo scosto bruscamente.
"Tyler smettila di dire queste stronzate e va a dormire. Io me ne vado."
Mi dirigo a grandi passi verso la porta. Questa volta non mi ferma e io ne sono più che contenta.
So perfettamente perchè ho reagito a quel modo. Perchè anche se non dovrebbero, quelle parole mi sono piaciute. È bello sapere di avere una certa importanza per qualcuno. Certo, lui è fatto e tutto il resto, ma è quando si è più vulnerabili che si tende a dire la veritá. Non è una regola e sicuramente non escludo che mi stesse prendendo in giro e che fosse tutto un modo per entrare nelle mie mutande. Ma il suo tono e il modo in cui l'ha detto, come se veramente avesse bisogno di me, mi ha riempito il cuore di una certa felicitá.
Sento dei forti colpi alla porta e vado ad aprire strisciando i piedi per terra. Mi aspetto di trovarmi davanti ad un Tyler strafatto, invece è Megan con gli occhi lucidi.
"Megan che è successo?" chiedo allarmata.
"Kari, posso entrare e non uscire mai più?" dice con la voce rotta dal pianto. Mentre lei è nell'atto di entrare, vedo Nate spuntare dall'appartamento di Tyler. Cerca di afferrare Megan, ma io gli dò uno schiaffo sulla mano.
"Kari, fammi entrare. Devo parlarle."
"Tyler non ti ha raccontato cos'è successo la prima volta che si è introdotto nel mio appartamento senza il mio permesso? Sparisci o farai la stessa fine."
Nate resta fermo davanti a me, come indeciso su cosa fare. Poi con un espressione sconfitta si avvia verso le scale e le scende. Dopo pochi secondi, si sente il rumore di una porta che viene sbattuta violentemente.
Chiudendo la mia, vado a sedermi accanto a Megan che sta piangendo a dirotto sul mio divano.
"È uno stronzo! Voleva che venissi alla festa solo perchè lo vedessi mentre pomiciava con una troia?" è molto strano sentire uscire delle parolacce dalla bocca di Megan. Di solito sono io quella che sembra uno scaricatore di porto, lei sembra sempre così raffinata e pura.
"Megan, non merita le tue lacrime. Come hai detto tu è uno stronzo tale e quale a Tyler. Porca troia sono amici! Cosa ti aspetti?"
"Lo so. Hai ragione. Su tutto. Sono io...io...sbaglio sempre." ricomincia a piangere e io non so proprio cosa fare perchè non mi sono mai trovata nella situazione di consolare qualcuno e soprattutto non sono mai stata consolata, quindi non so come fare e cosa dire. Ho paura di dire la cosa sbagliata tipo: 'a quest'ora si stará giá scopando qualcuna' anche se in realtá potrebbe confortarla. Noo! Ma che cazzo dico! Certo che non la conforterebbe mai. Meglio che sto zitta e non dico niente aspettando che si calmi.

Dopo un pò i singnozzi si placano e Megan riacquista un pò di luciditá.
"Scusa se mi sono comportata così. Ora penserai che sono una stupida. Piangere per un ragazzo, che cosa da ragazzine." oh, se tu sapessi Megan.
"Non preoccuparti. Non ti giudico in nessun modo. Sicuramente non sei la prima che piange per un deficiente come Nate."
"Giá, ma ho imparato la lezione. Non voglio più avere niente a che fare con nessun tipo di uomo."
"Megan, non lasciare che sia uno a rovinare tutto."
"Non è questo. Io...sono proprio stupida. Cioè non sono proprio in grado di scegliere un ragazzo. Sbaglio sempre."
Ripenso a me e Owen e tutte le cazzutissime cazzate che ho fatto in quel periodo della mia vita. Vorrei dirglielo, ma allo stesso tempo non posso dirlo a nessuno. Il solo pensiero di poterne parlare con qualcuno mi dá il voltastomaco e soprattutto renderebbe più nitidi quei ricordi che vorrei far sparire.
"Sbagliamo tutti Megan. Non buttarti giù per un cretino."
Per un attimo sembra guardare nel vuoto, poi senza dire una parola si alza dal divano ed esce dalla porta. Mi sorprendo e resto a guardare la porta ora chiusa, a bocca aperta. Credo che ci sia di più, qualcosa del passato di Megan che la sta condizionando come il mio passato sta condizionando me. Rimettendo insieme i pezzi di ciò che è avvenuto, è impossibile che si butti così a terra per Nate. Deve aver avuto una grande delusione d'amore e a pensare una cosa simile, sento il cuore riempirsi di tristezza perchè secondo me, una ragazza come Megan merita solo di essere felice.

Spazio autrice
Okay, magari non è stato un capitolo interessante, ma volevo introdurre un pò la situazione tra Megan e Nate. Cosa succederá secondo voi?
Mi piacerebbe sapere le vostre opinioni in merito alla storia che siano positive o negative.
Vi sta piacendo la storia? Volete che aggiunga qualcosa?
Un bacio ❤

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