Capitolo 25

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Kari's POV
Quando i singnozzi di Megan si calmano, andiamo in salotto dove ci sono ancora Tyler e Nate.
Tyler sembra piuttosto sconvolto, ma anche Nate non è da meno. Nel momento in cui i suoi occhi incontrano quelli di Megan, è come se si fosse accesa una scintilla. Si alza dal divano e le si avvicina.
"Meg, mi dispiace. Non te lo dirò più se ti infastidisce, ma è la veritá. Dovevo dirlo."
"Nate, io non riesco a fidarmi di te. Ho paura che questo sia solo un modo per portarmi a letto."
Mentre loro se la discutono, io raggiungo Tyler sul divano e gli faccio cenno di seguirmi nella mia stanza per concedere un pò di privacy a Megan e Nate.
"Rose che mi chiede di venire nella sua stanza...cosa vorresti fare?"
"Tyler, piantala di fare il cretino." dico roteando gli occhi.
Mi butto a peso morto sul letto e presto io e Tyler ci ritroviamo faccia a faccia distesi sul mio letto.
"Che situazione assurda."
"Giá, tu cosa faresti se io dicessi ciò che Nate ha detto a Megan?" per fortuna, Tyler non pronuncia nemmeno quella parolina che vale più delle cinque lettere da cui è composta.
"Penso che ti riderei in faccia e poi me ne andrei via e non tornerei per giorni. Ma non tu non provi niente del genere per me, vero?"
"Ancora credo di no." le parole restano sospese in aria come se volesse dire qualcos'altro, ma ha paura della reazione che potrebbe scatenare da parte mia. Alla fine però parla. "Ma se un giorno, insomma, le cose dovessero cambiare e arrivassi al punto di provare questo per te, reagiresti allo stesso modo?"
Penso molto alla risposta, perchè ora come ora provo qualcosa di forte per Tyler che non è amore, ma non è neanche semplice amicizia. Un giorno anche io potrei...oddio non riesco neanche a pensarla quella parola. Però forse...se smettesse di fare il cretino, forse potrei.
"Dipende da ciò che proverò io per te quel giorno."

Passa una settimana dalla serata con Tyler interrotta da Megan e Nate. Dopo l'episodio a casa mia, sembrano aver chiarito un sacco di cose. Per la prima volta da quando c'è qualcosa tra loro due, sono riusciti a non litigare per una settimana di fila e Megan mi ha anche detto che passerá il Ringraziamento con Nate che porca miseria è fra due giorni!
Mentre sono di ritorno all'appartamento, il cellulare mi vibra sul cruscotto. Lo afferro e trovo un messaggio da parte di mia zia.

Zia Ally: Ehy tesoro come va? Ti ricordo che fra un paio di ore sarò a casa tua nel caso che te lo fossi scordata! Non vedo l'ora di sentire tutti i pettegolezzi sulla nuova cittá! Un bacio xoxo

Sorrido a quel messaggio. Zia Ally è praticamente stata la mia ancora di salvezza nel momento in cui pensavo che sarei rimasta chiusa in un orfanotrofio fino ai diciotto anni rovinandomi così la possibilitá di avere un futuro. Che poi comunque, ho quasi rischiato ugualmente di rovinarla, ma per fortuna sono riuscita a tirarmi fuori dai guai in tempo. E zia Ally è semplicemente unica nel suo genere perchè anche dopo essere venuta a conoscenza del pasticcio in cui mi ero cacciata, non mi abbandonata, nè magari rinfacciato di essere come mia madre. Ha soltanto versato fiumi di lacrime pensando che la colpa fosse sua e alla fine eravamo in due a piangere. Ricordo ancora quella sera.

Mi dò un'occhiata allo specchietto prima di entrare in casa e dover inevitabilmente affrontare Ally. Ho il mascara sbavato e tutto il trucco è colato. È impossibile nascondere le tracce di quel pianto.
Non ho bisogno neanche di arrivare sul portico, che la porta si apre e sul viso di Ally si dipinge un'espressione di rabbia, preoccupazione e poi sollievo. Scende di corsa le scale del porticato e viene ad abbracciarmi.
"Tesoro oddio, cos'è successo?"
Vorrei che le parole mi uscissero di bocca, ma sono intrappolate dentro di me, incapaci di uscire. L'unica cosa che faccio è scoppiare a piangere perchè ultimamente solo questo so fare: piangere, piangere e piangere. Vorrei essere più forte, fiera di me stessa, inveve riesco solo a sentirmi una merda.
Ally non dice niente, mi prende per mano e mi trascina dentro casa mettendomi una coperta sulle spalle e facendomi sedere di fronte a lei sul grande divano grigio del salotto.
"Kari, parlami. Sono mesi che parli poco, sei diventata silenziosa. Che ti succede? È colpa mia?"
"Ally tu sei fantastica e non hai nessuna colpa. Se c'è qualcuno qui a cui attribuire la colpa sono io. Ally, sono stata una stupida, una stupida. Sono nei guai e mi sento malissimo e c'è dell'altro. Io...io non posso più tenere tutto dentro. Non posso. Non ce la faccio più."
"Kari sta tranquilla, dimmi tutto. Ti aiuterò e sarai felice. Andrá tutto bene, ma parla, dimmi qual'è il problema."
Sto zitta per un attimo, raccogliendo tutto ciò che avrei dovuto sputare fuori. Tutto ciò che mi tengo dentro da mesi.
"Ricordi Owen?"
Lei annuisce.
"Ricordi che all'inizio era un bravo ragazzo, buono, gentile, semplice. Ally..." scoppio in singnozzi perchè al solo pensiero di Owen e di ciò che è diventato, mi si spezza il cuore.
"Ally...non è così. È l'esatto opposto. Non so se è sempre stato così e mi ha solo presa in giro o se è diventato così, ma negli ultimi tempi è cambiato un sacco, è molto prepotente con me in tutto. Penso che non mi ami più. E non finisce qui perchè, Ally, mi ha trascinata in un vortice, un vortice da cui non riesco ad uscire e sono stupida per averglielo permesso."
"Kari, il vortice di cui parli è..."
"Si, è la droga. E non solo, anche l'alcol. È tutto e mi sento persa, non so come fare. Non volevo arrivare a questo punto. Ally, ti prego aiutami, non ce la faccio più. Aiutami."
Scoppio in un pianto incontrollato e anche Ally ha gli occhi lucidi.
Mi abbraccia e mi consola dicendo che mi avrebbe aiutata.
E io mi lascio andare nelle lacrime e nella disperazione perchè sento di essere veramente arrivata al limite di sopportazione. Non sopporto più Owen e non credo neanche più di amarlo. E più ci penso e più arrivo alla conclusione che probabilmente lui non mi ha mai amata. Insomma quale ragazzo che ama la propria ragazza, la trascina con sè nel vortice della droga e dell'alcol? Sa quanto può essere distruttivo e allora perchè?
Anche se il peso sul mio cuore si è alleggerito, però persiste perchè non ho ancora detto tutto ad Ally e ho proprio paura di quella che potrebbe essere la sua reazione. A questo punto non la biasimerei se mi cacciasse di casa. Ne avrebbe il diritto.
"Ally, non è tutto."
"Oh tesoro. Come può esserci ancora dell'altro? Non hai giá sopportato abbastanza?"
"Owen fa parte di un clan mafioso. E mi ha minacciata." a quel punto anche Ally non riesce più a trattenere le lacrime che ora le scorrono lungo le guance e io scoppio di nuovo a piangere, tanto non so fare di meglio di questi tempi.
"Ha detto che se provo solo a mettere la parola 'fine' nella nostra relazione lui verrá ad uccidermi. Ally, ho paura."
"Ti capisco bambina mia, ti capisco, ma non potevi saperlo quando hai scelto di stare con lui, lo so. So che hai sbagliato e ne stai pagando le conseguenze, ma il tuo cuore è buono e so che se l'avresti saputo prima non gli avresti mai permesso di farlo avvicinare a te. Ma si risolverá tutto tesoro, te lo prometto." la sua voce è rotta dal pianto ed è strano vederla piangere. Lei di solito è sempre allegra e credo di non averla mai vista piangere da quando mi ha preso in custodia quando avevo sette anni.
Da quando mio padre è morto e mia madre ha dato di matto cominciando a bere come una spugna perchè non sopportava la sua assenza. Voleva morire, la vita per lei non aveva più senso e io non ero abbastanza a quanto pare, per dare un senso alla sua vita. Non contavo nulla per lei. Ed è davvero brutto, anzi orribile, non contare assolutamente nulla per la stessa persona che ti ha messo al mondo e per la stessa persona che prima che morisse l'uomo che amava, ti raccontava storie la sera e ti portava ai parchi divertimento. La stessa persona che diceva di amarti più della sua stessa vita, quando in realtá non contavo nulla nella sua vita e la mia presenza era semplicemente superflua.

Il ricordo viene interrotto da qualcuno che bussa al vetro del finestrino. Sobbalzo un attimo e poi vedo Tyler che mi sta chiedendo di abbassare il finestrino. L'allegria sul suo volto viene sostituita da un'espressione cupa.
"Che c'è?" mi affretto a dire.
"Va tutto bene? Sembri un pò sconvolta. E non capisco perchè stai ferma in macchina, col motore spento. Aspetti qualcuno?"
Pronunciando quelle ultime due parole, la sua espressione si incupisce ancora di più. Io in realtá non mi ero neanche accorta di essere arrivata davanti al mio palazzo e di aver giá parcheggiato. Ho svolto tutto come un robot mentre la mia mente era altrove. Persa nel tempo.
"No, ero solo un pò sovrapensiero."
Tyler si limita a scuotere la testa.
"Domani sera tieniti libera." la sua espressione si rilassa e sembra tornare più spensierato che qualche minuto fa.
"Non posso. Fra poco arriverá mia zia. Non posso lasciarla da sola nel mio appartamento mentre vado incontro alla morte con te."
"Rose, non ti farei fare nulla che potesse ucciderti. Devi solo scioglierti. Sai, come quella volta, sul cavallo." la sua voce è quasi un sussurro ora e io mi sento arrossire. Stupide emozioni che mi tradiscono sempre.
"No, domani non può essere. Non puoi aspettare fino a dopo il Ringraziamento?"
"No, voglio vederti prima. Starò via per due giorni interi."
"E quindi?"
"Lo devo proprio dire?"
"Si." ora sono divertita. Voglio vedere che cos'è che non vuole ammettere.
"Mi mancherai." borbotta.
Io sgrano gli occhi. "Veramente? Non puoi essere serio."
"Sono molto serio. Perché tu e tua zia non venite da me per il Ringraziamento?"
"No, abbiamo bisogno di un pò di tempo per noi due. Non la vedo da un sacco e poi voglio poter stare due giorni senza te alle calcagne. Sará come respirare." dico prendendolo ancora in giro per la sua 'dichiarazione'.
"Sei una vera stronza."
"A volte non fa male."

Mentre sto mettendo un pò a posto l'appartamento, suona il campanello e vado ad aprire.
Il sorriso allegro di Ally mi colpisce subito e mi fa sorridere a mia volta. Lascia andare la maniglia del trolley e mi abbraccia stretta.
"Kari, tesoro. Quanto mi sei mancata!" dopo l'abbraccio comincia a riempirmi di baci sulle guance. Sembra più una madre che una zia e questo lo apprezzo molto anche se adesso ho diciotto anni e preferirei non essere trattata come una bambina. Ma con lei non posso arrabbiarmi.
"Ma che bella casa che ti sei scelta. È proprio nel tuo stile. E hai un cane. Cielo, devono essere cambiate tante cose. Non vedo l'ora di sapere tutte le novitá."
Giá solo la presenza di Ally riempie la casa di allegria. È come se fossero arrivate altre tre persone piuttosto che una. L'aiuto ad entrare la valigia che pesa un quintale anche se dovrá stare qui solo per due giorni.
"Ally, ma cosa ti sei portata? Non devi mica stare un mese."
"Sono vestiti eleganti e scarpe. Cosa pensavi, che saremmo rimaste chiuse in casa? No! Se devo passare qui due sere voglio andare a divertirmi e tu ovviamente verrai con me."
Non riesco a credere che mia zia voglia portarmi con lei nei locali in giro per la cittá. Insomma avrá su per giù 38 anni e non si presenta male. Anzi, sembra anche più piccola, dopotutto è la sorella minore di mia madre. I suoi capelli neri sono tagliati in elegante caschetto e il suo aspetto si presenta molto curato. Sembra una bambolina. Ma è single perchè anche lei ha smesso di credere nell'amore dopo aver ricevuto un paio di delusioni d'amore.
Le mostro l'appartamento e più cose vede e più si elettrizza. Ma il colpo finale è dato da quella che lei ritiene una vista mozzafiato dal balcone che c'è in salotto. Devo ammettere che non è niente male. Si vede tutto lo skyline della cittá caratterizzato da diversi tipi e altezza di grattacieli. La sera è tutto uno spettacolo di luci.
Quando Ally si è calmata si siede sul divano facendo cenno di sedermi accanto a lei.
"Allora tesoro. Racconta, voglio sapere tutto."

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