By Chance

Capitolo 5

Tyler's POV
Tornato a casa chiamo Phil, Nate e qualche altro conoscente per spargere la voce della festa in casa mia. Dopo circa due ore, il salotto è stracolmo di persone e ho giá abbordato un paio di ragazze. Qualche rapporto orale, qualche limonata. Alzo di proposito il volume della musica e di tanto in tanto fisso la porta nella speranza di vederla comparire. Improvvisamente la visuale mi viene oscurata da un paio di grosse tette davanti la mia faccia e successivamente dal viso di una brunetta con almeno 5 chili di trucco in faccia e un rossetto rosso fuoco. Devo dire che è molto attraente con quel top praticamente inesistente e quei shorts che sembrano più delle mutande, ma non me lo fa indurire come Kari. La mia mente ritorna a quel contatto fisico avuto alla clinica veterinaria. Tutto il suo corpo aderito al mio e quel suo culo sodo e perfetto appoggiato su di me. Solo al pensiero mi si indurisce di nuovo, ma la brunetta interrompe le mie fantasie sedendosi sulle mie ginocchia.
"Sono Ivy."
E a me non interessa tanto fra due minuti mi scordo anche della tua faccia. So cosa vuole e non perdo tempo a precipitarmi sulle sue labbra. Piuttosto che stare fermo ad aspettare una ragazza che sicuramente non arriverá neanche, mi diverto un pò.
Dopo un paio di minuti la brunetta si stacca da me e noto che praticamente tutte le persone presenti nella stanza guardano un punto. La porta d'ingresso. O meglio, chi è sulla soglia. Sposto bruscamente la brunetta e mi alzo.
Non l'avrei mai fatto. Sulla soglia c'è Kari con un vestitino rosso fuoco che lascia poco spazio all'immaginazione. Aderisce alla perfezione sul suo corpo. Sulle tette, sui fianchi e se si girasse, anche su quel suo culo sodo. È corto, non esageratamente corto, ma corto. Insomma adatto a lei direi. I capelli sono sciolti e le incorniciano il viso perfetto, senza un accenno di trucco. Sento qualcosa indurirsi nei miei pantaloni a tal punto da provare dolore. È maledettamente attraente. E devo averla. Sará mia. Non riuscirá a resistermi.
"Ma che avete tutti da guardare? Non sono mica un alieno! Tornate alla festa su." ed ecco che la sua voce mi riporta alla realtá. Le persone ritornano a fare quello che stavano facendo e io vado verso di lei.
"Alla fine hai ceduto."
Mi guarda beffarda e con un sorrisino stampato in faccia.
"Oh, io non ho ceduto."
Ha qualcosa in mente. Ne sono sicuro. La conosco abbastanza da poter dire che non cede facilmente quindi sta progettando qualcosa ne sono sicuro. Mi chiedo solo cosa. E ora mi sento agitato. Non riesco a capire cosa le passa per la testa. È imprevedibile, misteriosa. È diversa dalle altre ragazze.

Kari's POV
Voglio stuzzicarlo, voglio provocare in lui reazioni che non sarebbe in grado di controllare.
Tornata a casa dalla clinica, ho riflettuto molto su di me e sulla mia vita. Non voglio più scappare e non voglio neanche dovermi nascondere. Si, è vero, ciò che sto facendo è irresponsabile e potrebbe costarmi addirittura la vita, ma voglio vivere. Altrimenti è come se fossi giá morta. Non è facile per me. Ho paura di poter perdere di nuovo il controllo della situazione e di me stessa. Ho giá notato un paio di persone, in questa stanza, intenti a fumarsi qualcosa di pesante, ma devo resistere. Non sono più quella persona, e non lo sarò mai più. Faccio un respiro profondo e ritorno a concentrarmi su Tyler.
"Vuoi qualcosa da bere?" mi domanda.
"No."
Una moretta gli appoggia una mano sulla spalla.
"Hey Ty, non abbiamo ancora finito."
La moretta non mi caga neanche se irradiassi luce nella stanza. Questa troia. Ma dico come si fa a perdere la dignitá così? A essere uno zerbino. Cosa si aspetta che faccia lui, che s'innamori? Avrá trattato in questo modo un sacco di ragazze e quella non sará nè la prima nè l'ultima. Tra l'altro per quanto un ragazzo possa essere popolare, l'idea di fare sesso con uno sconosciuto mi fa venire i conati di vomito.
"Arrivo." risponde senza staccarmi gli occhi di dosso. Sembra che mi sta mangiando con gli occhi. La mia mano ha voglia di tirargli uno schiaffo.
"Non è educato far aspettare gli ospiti."
"Gelosa?" mi metto a ridere e sul serio. Ma è scemo?
"Gelosa di una troia? Sicuramente!" rispondo ironica.
Tyler mi rivolge un sorriso malizioso.
Pensa davvero che sia gelosa?
"Sul serio, Tyler, non c'è bisogno che mi stai appicicato addosso. So badare a me stessa." detto questo lo lascio lì e mi addentro verso la massa di corpi che si muovono al ritmo della musica. Gradualmente comincio a muovermi. Prima piano, poi con più energia, fino a lasciarmi trascinare completamente dalla musica. Mi perdo nel ritmo e baso i miei movimenti su quello. Ballare: era un'altra cosa che non facevo da un pò. Qualcuno appoggia le sue mani sui miei fianchi. Brucio a quel tocco e soprattutto riconosco la persona. Mi giro e vedo Tyler.
"Sei bellissima stasera."
"E tu resti il solito rompicoglioni anche stasera."
"Rispondi così alle persone che ti fanno i complimenti?"
"Di solito anche peggio." la mia risposta sembra divertirlo dal momento che si mette a ridere.
"Oh, sono contenta che trovi divertente le mie risposte."
"È proprio eccitante vederti incazzata."
"È proprio disgustoso ballare con un maniaco. Anzi, me ne vado subito."
Faccio per prendergli le braccia avvolte attorno alla mia vita e toglierle, ma lui mi afferra per il braccio.
"Tu non vai da nessuna parte."
"Oh, io vado dove voglio invece."
Mi stacco da lui e comincio a ballare col primo ragazzo che mi capita davanti. Mi sento un pò una merda a ballare in modo non proprio casto con qualcuno che non ho mai visto prima, ma serve allo scopo. Voglio vedere quanto riesce a resistere quello stronzo prima di scoppiare.
E comunque non è che sia tanto male questo tizio con cui sto ballando. Anzi, probabilmente è anche meglio di Tyler.
Due minuti dopo rieccolo comparire sempre afferandomi i fianchi. Ora sto cominciando a innervosirmi. Odio dover stare a stretto contatto e anche ripetutamente con le persone.
Ma stasera è proprio quello che dovrai fare. Serve allo scopo. Mi ripete la mia amata coscienza.