Kari's POV
Sono seduta al tavolo del cortile del campus sgranocchiando delle patatine, quando arriva Megan che si siede di fronte a me. Ha l'aria triste.
"Che è successo?"
"Niente."
"Megan." il mio tono è qualcosa 'avanti sputa il rospo'.
Alza quegli occhioni su di me.
"Bhe, prova ad indovinare."
"Nate?"
Lei annuisce.
"E chi poteva essere? Cos'ha fatto questa volta?"
"Oddio Kari, è stato orribile." dice prendendosi la testa fra le mani.
Poi continua. "Abbiamo avuto una discussione e non so come mi sono ritrovata bloccata con le spalle al muro con lui che voleva baciarmi. A me piace Nate, ma odio quando si comporta da donnaiolo, pezzo di merda a cui non frega nulla. Sono stata una cretina a lasciarlo avvicinare così tanto a me."
"Non dirlo a me. Io ho combinato un casino con Tyler, ma torniamo a te. Perchè non lo mandi a fanculo e basta?"
"Perchè non ci riesco. Ne sono così attratta soprattutto quando si comporta da persona gentile e simpatica."
"Allora ricorda solo i momenti in cui ti fa incazzare così ti sará più facile mandarlo a quel paese."
Vedo Megan impallidire e lancio un occhiata alle mie spalle. Stanno arrivando Tyler, Nate e Phil. Io provo un senso di disgusto a vedere Phil. Non solo per ciò che è avvenuto quella sera sul balcone dell'appartamento di Tyler, ma anche per il fatto che ha con sè l'ennesima troietta praticamente appiccicata addosso.
Rigirandomi, vedo Megan sull'orlo di un esaurimento nervoso.
"Megan, ascoltami. Prendi un bel respiro e ignoralo. Ignoralo e sii te stessa e non agitarti."
"Okay."
Tyler prende posto accanto a me, Nate si va a sedere silenziosamente vicino a Megan e Phil si mette a capotavola facendo sedere la troietta in braccio a lui. Poi cominciano a sbaciucchiarsi senza ritegno e sicuramente non sto a descrivere i dettagli.
"Allora, che fate per il giorno del Ringraziamento?" Tyler è il primo a parlare e nel frattempo fa scivolare un braccio sulle mie spalle che seppur non mi dispiaccia al 100%, scanso via perchè non voglio che lui pensi di poter affrettare le cose. Non so neanche a cosa vorrei arrivare con lui quindi penso che per ora è meglio che le cose restino così come sono.
"Tyler così mi soffochi." dico schiaffeggiandogli il braccio.
"Scusa Rose, non ti avevo vista." dice lui ironicamente. Io mi limito a roteare gli occhi.
"Io darò una festa a casa mia. Fanculo il ringraziamento." dice Phil. Istintivamente gli lancio il pacchetto di patatine, ormai vuoto, addosso.
"Ho detto qualcosa che ti ha offeso, Rose?" dice Phil, pronunciando la parola 'Rose' con ironia.
"La tua stessa presenza è un offesa ai miei gusti."
"E allora perchè non te ne vai?"
"Perchè ero qui da prima di te. Piuttosto perchè non te ne vai tu visto che stai solo dando spettacolo con quella troietta."
"Ehi non ti permettere, puttana." interviene la troia staccandosi finalmente da Phil. La sua voce è così acuta che potrebbe rompere un vetro.
"Quella è la tua specialitá, non la mia. Non è che tutto quello scopare ti ha fatto diventare scema?"
Tyler scoppia improvvisamente a ridere contagiando anche Megan seguita da un sorriso da parte di Nate.
La troietta, infuriata, si alza trascinando Phil con se.
"Oh, l'hai offesa." dice Nate fingendosi sorpreso.
Megan smette di ridere e anche Tyler si calma.
"Phil non ti fa simpatia, vero?" mi chiede Nate.
"No, in effetti no."
"Si è comportato da stronzo con lei." dice Tyler diventando improvvisamente serissimo.
"E questo quando? State sempre appicicati voi due." dice Nate.
"Primo: noi due non stiamo appicicati. Secondo: è avvenuto la sera della festa dopo che abbiamo parlato perchè tu eri disperato per Megan." dico sorridendo a lei.
"Non ero disperato per lei."
"Si, lo eri Nate. Dovreste chiarire un bel pò di cose."
Detto ciò mi alzo dal tavolo. Non voglio fare da intermediario o da combina-matrimoni, voglio che siano loro due a sbrigarsela.
Sto camminando verso l'aula di biologia, quando mi sento tirare per un braccio. Il mio corpo fa un mezza piroetta e vado a sbattere contro gli addominali di Tyler.
"Guarda che la cosa del contatto fisico è ancora valida."
Tyler si finge deluso. "E io che pensavo fossimo al livello successivo."
"No. Assolutamente no. Sai benissimo che ero un pò in condizioni fuori dalla norma." ci avviamo insieme verso l'edificio.
"Okay, allora possiamo fare ciò che facciamo di solito."
"Si." dico un pò perplessa perchè non capisco il senso di questa affermazione.
"Quindi usciamo. Domani."
"No."
"Siamo ritornati all'inizio quando dovevo obbligarti o dovevamo fare un patto?"
"No. Non ho voglia di uscire al momento."
"Per come è finita l'ultima volta? Rose, non faremo più delle uscite normali, te lo prometto."
Quell'affermazione detta come se fosse normale per noi non fare cose normali, mi fa scoppiare a ridere.
"Che c'è di divertente in tutto questo?"
"Niente. E comunque non ho voglia di morire per colpa tua. Non voglio immaginare cosa ti inventerai questa volta."
"Ho giá in testa qualcosa."
"Non se ne parla."
"Vieni al Ringraziamento da me?"
"No, verrà mia zia a trovarmi."
"Allora vieni con lei. Ci sarà anche la mia famiglia."
"Tyler, se tu mi presenti alla tua famiglia loro fraintenderanno tutto e non voglio che ciò accada."
"Ma siamo solo amici, giusto?"
"Quindi hai mai portato i tuoi amici o una tua amica al Ringraziamento a casa dei tuoi?"
Tyler ci riflette un attimo. Poi la sua espressione si oscura.
"Effettivamente no, ma non fraintenderanno Rose. Per favore vieni."
"Non ci penso proprio. Puoi stare lontano da me per un giorno vero? Non è che vuoi cominciare a dipendere esclusivamente da me? E le palle dove sono finite?"
"Mi hai convinto. Non ho bisogno di te." cerco di trovare una nota di ironia in ciò che ha detto, ma sembra essere stato serio. Anche io ero seria, più o meno, ma il mio tono era diverso dal suo. Più scherzoso alla fin fine. Le sue parole fanno un pò male. Non sono in grado di stabilire se superficialmente o se mi hanno colpita nel profondo, ma fanno comunque male.
Non mi accorgo di non aver detto niente fino a quando non è Tyler stesso a farmelo notare.
"Rose, perchè sei così silenziosa?"
"Niente." per fortuna siamo arrivati davanti all'edificio e lui ha una lezione diversa dalla mia, quindi ho la scusa perfetta per uscire di scena.
"Uhm..devo andare a lezione. Ci vediamo dopo."
"Okay. A dopo."Tyler's POV
Entro nell'aula di storia, perplesso. Kari si è comportata in modo strano. E deduco che la colpa sia mia anche se non vedo in cosa ho sbagliato. Ripercorro la conversazione a ritorso soffermandormi su dove parliamo del Ringraziamento. Forse voleva che le chiedessi perchè avesse nominato sua zia anzichè la sua famiglia. In realtá la cosa mi ha colpito e incuriosito e deduco che sia una delle tante altre cose oscure del suo passato oscuro. Mi sono trattenuto dal fare domande per non irritarla ulteriormente, ma forse questa volta voleva che glielo chiedessi...cazzo! Mi che le capisce le donne. E in quale casino mi sto cacciando. Sono fottuto. Completamente fottuto. La desidero da impazzire e quando sto con lei, tutto ciò che vorrei fare è prenderla e farla mia, ma ora diversamente dall'inizio di tutto questo, tengo a lei e non voglio che soffra tanto meno per causa mia e quindi sono combattuto tra ciò che il mio corpo desidera e tra ciò che il mio cuore desidera.
La sedia accanto a me stride sul pavimento e Phil prende posto accanto a me.
"Allora, che intenzioni hai?"
"Come?" chiedo non capendo.
"Con Kari o Rose come la chiami tu."
"Non posso farlo."
"Bene, allora lasciala a me. Qual'è il problema?"
Sento la rabbia cominciare ad impadronirsi di me. Sento le pulsazioni aumentari e il corpo diventare più caldo.
"Il problema è che devi stare lontano da lei, non ti ci devi avvicinare neanche per sbaglio e non le devi rivolgerle la parola."
"Perchè non dovrei? Non hai avuto neanche le palle di fare ciò che TU avevi proposto di fare. Il tuo compito era semplicissimo: dovevi scoparla, fare delle foto e ridicolizzarla, invece sei diventato il suo cagnolino."
"Non sono il cagnolino di nessuno. Lei mi piace sul serio ma tu sei un fottuto donnaiolo senza scrupoli. Non sai cosa si prova."
"L'amore fa schifo. Non ne abbiamo bisogno. E io voglio scoparmi per bene Kari." so che è detto per provocarmi, anche se ne sarebbe capace.
In un attimo non ci vedo più dalla rabbia e sono addosso a lui a riempirlo di pugni. Gli farò tanto di quel male che sentirá dolore appena penserá solo a Kari in generale.
Mi rendo conto di ciò che mi circonda solo quando arriva il professore che ci butta entrambi fuori.
"Oh, questa me la paghi amico. Cerca di goderti questi ultimi momenti con lei perchè quando le avrò detto cosa avevi in mente di fare, le farai così schifo che non oserá neanche più guardarti." dice lui asciugandosi il sangue che gli cola dal naso e dalla bocca.
"Non ci provare." lo avverto.
"Sei stato tu a metterti in questo casino."
Se ne va lasciandomi solo in corridoio. Vado a sciaquarmi la faccia in bagno notando dei lividi sullo zigomo e sulla tempia. Gli ultimi minuti che restano gli passo aspettando Kari davanti alla sua aula in attesa che uscisse finita la lezione."Porca puttana, Tyler che cazzo ti è successo?" dice Kari appena mi vede.
"Niente di importante."
Lei esamina con gli occhi la mia faccia facendo delle espressioni di dolore.
"Non sembra niente di importante. Sono lividi viola. E sono freschi. Cos'hai combinato?"
"Niente. Allora volevo parlarti di prima."
"Non cambiare argomento."
"Non sto cambiando argomento. Non c'è niente di cui parlare. Sono stato coinvolto in una rissa."
"Questo si era capito, ma perchè?"
"Non importa. Non è niente di importante."
Vedo la scintilla di interesse e preoccupazione abbandonare i suoi occhi, dopodichè continua a camminare dritto ignorandomi.
La raggiungo in pochi passi.
"Rose, non capisco perchè sei incazzata con me."
"Non sono incazzata con te."
"Si invece, dopo che abbiamo parlato."
"No."
"Si, parli per monisillabi."
"Tyler, non sono incazzata okay?" sbotta. "Voglio solo stare da sola."
"E allora vaffanculo."
Lei si avvia per una direzione, io per un'altra. Sono incazzato. Sono incazzato con Phil che mi vuole mettere i bastoni fra le ruote e con Kari e i suoi sbalzi d'umore.
E poi sono incazzato con me stesso per l'assurdo casino in cui mi sono cacciato. Ora che sto cominciando veramente a tenere a Kari e che voglio averla nella mia vita, ho paura che possa andarsene o che qualcuno possa portarmela via.
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By Chance
RomanceKari: una ragazza di diciotto anni che scappa dalla sua vecchia vita e dal passato che ne costituisce. Il college può essere l'occasione giusta. Apparentemente menefreghista, senza peli sulla lingua, deve sempre avere l'ultima parola. Tyler: il cla...