Capitolo 30

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Kari's POV
Sto provando a fare colazione, ma ho lo stomaco annodato per il nervosismo. Ogni singolo minuto che non era occupato da Tyler, la mia mente tornava a cercare di escogitare qualcosa per non andare con Owen. Sto impazzendo perché non posso dirlo a Tyler e non posso dirlo a Megan e tanto meno a Nate. Non so a chi dirlo e mi sembra di poter scoppiare da un momento all'altro.
Frustrata, lancio la ciotola nel lavandino e vado a prendere il cellulare con l'intenzione di chiamare Ally. Lei sa tutto e anche se odio darle questa preoccupazione, devo parlarne con qualcuno.
"Kari?"
"Ciao Ally. Posso passare a trovarti?"
"Kari va tutto bene?"
"Si...no. Non va bene."
"Tesoro, ma ci sono un sacco di ore di macchina e poi perchè correre il rischio di farti vedere qui?"
"Non importa più ormai."
"Che cosa stai cercando di dirmi?"
"Owen...è venuto nell'appartamento."
Ally non risponde, non subito almeno.
"Kari, dimmi che è uno scherzo."
"Non sai quanto vorrei che lo fosse. Ally ti prego devo vederti, non riesco più a tenermi questa cosa dentro."
"Va bene tesoro. Solo stai attenta."
"Lo farò."
Mi vesto velocemente e lavo i denti. Poi lascio più croccantini del solito nella ciotola di Lucky e gli cambio anche l'acqua. Prima di andare gli faccio qualche coccola, poi vado.
Circa tre ore e mezza dopo sono da Ally che mi accoglie con un abbraccio. Noto il suo sguardo quando vede il livido sullo zigomo, ma non dice niente.
"Raccontami tutto." mi siedo su uno sgabello del bancone della cucina e tiro un sospiro.
"Dopo che te ne sei andata, è venuto Owen. Non so neanche come abbia fatto a trovarmi."
"Mi avrá seguita quel bastardo."
"Probabile."
"Mi dispiace Kari. Pensavo che se fossi venuta io a trovarti, le cose sarebbero state più semplici..."
"Ally, non è colpa tua. Non te lo aspettavi ed effettivamente neanch'io. Vuol dire che sarebbe successo comunque."
"Ti ha fatto del male? E non dirmi di no." dice guardando il mio livido.
Io annuisco. Odio ammettere di essere stata picchiata. Mi fa sentire schifosamente debole. Non voglio essere una vittima.
"Solo quello?"
Scuoto le testa.
"Merda Kari! Fammi vedere."
"Ally non è necessario."
"Fammi vedere."
Lentamente sollevo il maglione rivelando il mio addome pieno di macchie violacee. Ally si porta una mano alla bocca e comincia a piangere. Anch'io sento le lacrime contro gli occhi, ma non voglio più piangere. Mi sento giá una merda così.
"Kari, non sai come mi dispiace." dice Ally abbracciandomi forte. Solo che avverto un pò di dolore.
"Scusa, scusa. Non volevo farti male."
"Ally sta calma. Sono venuta qui per trovare conforto. Come puoi immaginare, Owen non mi ha picchiata e basta."
"Cosa vuole ancora quel bastardo? Io lo uccido con le mie mani."
"Mi ha dato una settimana di tempo per fare le valigie e ritornare qui con lui oppure mi ucciderá. Ally non so che fare. Io non voglio più passare neanche un minuto in sua compagnia."
"Okay okay stai calma. Hai giá pensato a qualcosa?"
"L'unica cosa che mi è venuta in mente è andarmene di nuovo e questa volta molto lontano. Tipo un altro continente e cose del genere."
"Credo che sia la cosa giusta da fare."
"Ma..." mi si spezza la voce. Sto lottando con tutta me stessa per non scoppiare a piangere.
"Ma c'entra Tyler vero?"
Annuisco. "Proprio ora che lo amo, Ally."
Il suo volto si illumina per un istante.
"Hai detto che lo ami?"
"Si Ally, lo amo. Non sai quant'è straziante il solo pensiero di dovermene andare così da un giorno all'altro senza neanche dargli un valido motivo. E probabilmente lui penserá che è colpa sua e non capirá il perchè. Ally, non posso fargli una cosa del genere. E al di fuori di Tyler e ciò che provo per lui, c'è anche Megan. Sono quasi sicura che sia mia amica. E...finalmente stavo ricominciando a vivere." non riesco più a parlare. Gli occhi bruciano da morire e sento la necessitá di chiudergli.
"Diglielo."
"Cosa?"
"Dì tutto a Tyler. Spiegagli il motivo. Sono sicura che lui capirá."
"No, assolutamente no. Non voglio che sia minimamente coinvolto in questa faccenda."
"Ma state insieme e se te ne andassi da un giorno all'altro senza dargli una valida motivazione gli spezzeresti il cuore."
"Lo so Ally. Ma lo preferisco col cuore spezzato che morto. Perchè sai benissimo che appena lo verrá a sapere andrá a cercare Owen di persona e sai che a Owen non frega un cazzo di nessuno. È giá tanto che mi abbia dato una 'seconda possibilitá', ma non sará tanto clemente con Tyler."
"Non hai considerato l'opzione di rivolgerti alla polizia?"
"Sai benissimo che Owen è praticamente immune alla legge."
"Immaginavo. Non so cosa consigliarti Kari. C'è poco da fare con uno come Owen."
"Lo so."
"Kari, goditi questa settimana con Tyler. Apprezza ogni singolo momento che passi con lui e solo alla fine, inventa qualcosa e lascia il paese. È la cosa migliore da fare."
"Ne sei sicura?"
"Si, e in quanto a noi immagino che oggi è l'ultima volta che ci vediamo."
"No Ally..."
"Si, Kari. La vita ha voluto così. Ci sentiremo per telefono o email, ma meglio non rischiare vedendoci."
Tutta questa faccenda è una vera merda. Owen non fa altro che portare dolore nella mia vita. Ancora non riesco a immaginare come ho fatto a stare con lui per così tanto tempo pensando di essere felice. Probabilmente non conoscevo la libertá, ma ora che so come ci si sente ad essere liberi, non voglio più rinunciarvi.
"O-okay, Ally."
"Vieni qui." dice Ally allargando le braccia. "Immagino che resterai per pranzo."
"Direi di si, se oggi è il nostro ultimo giorno insieme."
"Giá, ti assicuro che andrá sempre meglio. Magari all'inizio soffrirai, ma questione di qualche mese e ti rifarai una vita daccapo e questa volta niente e nessuno verrá a rovinarla."
"Dove dovrei andare?"
"Io ho sempre desiderato vivere in Australia."
"Direi che è molto lontana. Ma tu ci sei mai stata?"
"Credo cinque volte e le spiaggie sono mozzafiato."
"Le spiaggie o chi sta sulle spiaggie?"
Ally ride. "Tutti e due. Forse più chi sta sulle spiaggie."
Anch'io sorrido, anche se dentro di me non sto facendo altro che piangere. Sto cercando di pensare all'Australia e alle spiaggie perchè se penso a Tyler e a ciò che abbiamo passato insieme, sono sicura che potrei cominciare a piangere e non smettere mai più.
Il volto di Ally si addolcisce e il suo pollice asciuga qualcosa sulla mia guancia. Non mi ero neanche accorta della lacrima che era sfuggita al mio controllo.
"Torno subito." esco sul giardino sul retro e cerco di calmare i battiti e di sciogliere il groppo che ho in gola.
Vado a sedermi all'ombra sotto all'unico albero che abbiamo.
Il cellulare squilla e mi compare la faccia di Tyler sullo schermo, al che mi sento stringere il cuore.
"Ehi."
"Dove sei?"
"Da Ally."
"Tua zia?"
"Si."
"Che ci fai lì?"
"Te lo spiego dopo, perchè mi hai chiamata?"
"Volevo passare la giornata con te e magari potevamo andare da qualche parte."
"Magari domani."
Per un attimo c'è silenzio.
"Rose, sei strana da quando sono tornato. Va tutto bene?"
"Si, è solo che Ally aveva bisogno d'aiuto...per una cosa."
"Lo sai che non ti credo."
"Ne parliamo stasera, okay?"
"Okay, a stasera Rose."
"Ciao Tyler."
Chiudo la chiamata ed emetto un sospiro.
Una settimana, questo è solo il secondo giorno.
"Lo sai che sta soffrendo anche lui." Ally esce in giardino e si siede di fronte a me.
"Lo so."
"Puoi sempre dirgli tutto."
"No, non se ne parla."
"Okay, bhè ero venuta per dirti che il pranzo è pronto."

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