Parte 19 - Micha

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Ieri sera sono stato tremendamente bene con Molly, tanto che, in questo momento vorrei essere ancora con lei, anche semplicemente per parlare.
Quella ragazza sta scombussolando i miei piani, ogni cosa; quasi non mi riconosco più.

Mi alzo di buon umore stamattina, ho voglia di uscire e andare a seguire i corsi solo perché so che sicuramente la incontrerò in giro, con i suoi libri tra le mani e in pensieri altrove.
Mi vesto e esco di casa, busso Thomas un paio di volte prima che si decida ad aprirmi.
Io ci provo ad arrivare in tempo, sono gli altri che mi fanno tardare.
''Amico io oggi salto!'' esclama appena apre la porta. ''Ho altro da fare.'' continua facendomi l'occhiolino.
''Thomas, chi è?'' sento una voce femminile provenire dal suo appartamento.
Mi affaccio e una signora è in piedi di fronte ai fornelli.
''Non sapevo ti piacesse quel genere di donna'' esclamo ridendo.
Ricevo un pugno sul braccio come risposta. ''È mia mamma, oggi la porto a vedere la città''
''Thomas, chi è?'' ripete la donna avvicinandosi alla porta.
''Oh ciao, sono la mamma di Thomas, accomodati pure. Stavamo giusto facendo colazione.'' dice rivolta a me.
Mancano 20 minuti dall'inizio della prima lezione, ho tutto il tempo di mangiare qualcosa senza arrivare in ritardo.
''Grazie signora'' replico seguendola in cucina.
Sul ripiano ci sono due torte al cioccolato appena sfornate, succo di frutto, caffè e dei pancake; e mi chiedo quanta gente debba mangiare qui.
Mi prepara un piatto colmo di cibo e inizio a mangiare; è semplicemente delizioso.
''Allora, voi due frequentate gli stessi corsi?'' chiede sua madre.
''In realtà no, solo economia.'' replico prendendo un'altra fetta di torta. ''Questa torta è deliziosa.''
''Grazie'' replica ''E come vi siete conosciuti?'' domanda ancora.
''Abito nell'appartamento affianco, la mattina andiamo insieme.''
''Beh, sono contenta che mio figlio abbia compagnia.''
L'amore per suo figlio che le trapela dagli occhi mi rende così geloso, avrei voluto avere anch'io una madre così; una che ti prepara le torte e si preoccupa per te invece di pensare solo ai vestiti e al conto in banca.
''Io devo andare o farò tardi, la ringrazio per la colazione.'' dico notando l'orario.
''Oh, non dirlo nemmeno, è stato un piacere.'' esclama lei con uno sguardo dolce.
''Thomas ci sentiamo dopo.''
Saluto il mio amico ed esco da casa sua andando in direzione della mia auto.
Salgo e metto in moto, in meno di 5 minuti sono nel parcheggio della scuola.
Quando raggiungo l'ingresso noto Molly seduta sui gradini dell'ingresso e mi dirigo verso di lei.
È assolutamente bellissima, il sole la illumina e mi sembra un angelo.
Un angelo dannatamente arrabbiato o almeno è quello che ne deduco dalla sua espressione.
Ha lo sguardo infuocato e ho la tentazione di scappare via.
Appena mi avvicino a lei si alza venendomi incontro e mi afferra per una mano trascinandomi in un angolo più appartato.
''Ma che problema hai?'' esclama infuriata.
Ed è assolutamente magnifica ed eccitante.
Ho una dannata voglia di baciarla in questo momento, mentre mi urla contro e mi fissa come se volesse uccidermi.
Un sorriso mi compare sul volto e non posso fare a meno di ridere.
''Ma sei un completo idiota o cosa?'' chiede.
''Cosa ho fatto stavolta?'' chiedo disperato.
Ne ho fatte così tante che adesso non ricordo perché è arrabbiata con me.
''Hai anche il coraggio di chiedere? Non hai il diritto di intrometterti nella mia vita come se fossi una tua proprietà!'' dice mentre mi punta un dito contro.
''A cosa ti riferisci precisamente?'' chiedo confuso.
''Hai detto a quel ragazzo di non uscire con me stamattina!'' afferma.
''In realtà gli ho detto di non avvicinarsi a te.'' preciso. ''Non era riferito solo a stamattina, non deve uscire con te in nessun momento della giornata.''
''Ma tu sei completamente pazzo!'' esclama sgranando gli occhi.
''Può darsi.'' dico facendole l'occhiolino.
Sto cercando di mantenere la calma e restare tranquillo, questa giornata è iniziata bene, non voglio rovinarmela.
E poi con lei mi riesce facile sorridere, questa ragazza è uno spasso.
''Sei al corrente che manca poco all'inizio delle lezioni?'' le dico.
Guarda l'orologio e sgrana gli occhi.
''Mi farai arrivare in ritardo ancora una volta!'' dice mentre si incammina. ''Sei insopportabile.''
L'afferro per un braccio in modo che mi guardi.
''Le lezioni possono aspettare, davvero volevi uscire con quel tipo?'' chiedo mantenendo un'espressione seria.
Molly distoglie lo guardo dal mio, sappiamo entrambi qual è la risposta, ma ho bisogno di sentirmelo dire da lei.
''Beh, in realtà no, ma questo non cambia le cose. Non ne avevi il diritto.'' dice mantenendo un tono arrabbiata.
''Bene, ne deduco che sei in debito con me, ti ho evitato un'uscita noiosa. Non ringraziarmi.'' esclamo sorridendo mentre la libero dalla mia presa e ci incamminiamo verso l'aula.
''Che tipo che sei! Io in debito con te.'' sbuffa mentre camminiamo.
''Puoi farti perdonare, stasera a cena.'' dico con un tono speranzoso ma cercando di non farglielo notare.
Non deve scoprire che è diventata il mio punto debole.
''Ho il ragazzo! L'hai dimenticato?'' chiede in tono di sfida.
''Un ragazzo che non è qui.'' puntualizzo.
''Ci vediamo alle 8. Buona giornata scheggia.'' replico stampandole un bacio in fronte prima di superarla e sparire dalla sua visuale.
Non le ho lasciato il tempo di replicare o di lagnarsi ancora; stavolta ho vinto io.

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