Osservo Micha seduto sul letto, è adorabile quando appare così contento e solo perché ho accettato di accompagnarlo a fare la spesa.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa stamattina quando mi sono svegliata nel suo letto e per un secondo ci sono rimasta male quando non l'ho trovato lì, vicino a me.
È stato molto gentile per tutto il tempo, soprattutto nel prepararmi la colazione ma questo non rimedia al fatto che abbia completamente dimenticato ciò che mi ha detto ieri sera, ciò in cui io ho creduto.
Quelle sono stata parole davvero importanti per me e lui nemmeno se le ricorda.
Vorrei urlargliele contro, chiedergli se erano vere o erano solo frutto del suo stato ma non ho il coraggio di ascoltatre la risposta così decido che è meglio lasciar perdere.
''Micha, ho un problema.'' esclamo rivolgendomi a lui.
''Che succede?'' dice corrugando la fronte.
''Non posso uscire in pigiama.''
''Perché no? Sei bellissima così.'' replica fissandomi negli occhi.
Sento le guancia andarmi a fuoco e cerco di guardare altrove per nascondere l'imbarazzo.
''Dai, sii serio.'' dico.
''Mai stato più serio di così''
''Beh, a me non va proprio di farmi vedere in pigiama da chiunque passi, quindi te ne sarei grata se mi accompagnassi in camera mia a prendere qualcosa di decente da indossare.'' replico con un sorrisetto.
''Se proprio ci tieni.'' replica mentre si alza per uscire dalla stanza.
Lo seguo e lo guardo prendere una giacca per sè e passarmi una sua felpa.
''Mettila, fa freddo.'' afferma.
La metto e mi sta un po' grande, mi arriva fin sopra le ginocchia ma sempre meglio che farse vedere in pigiama.
Usciamo in fretta dalle scale ma veniamo fermati da una signora nelle scale, per un momento penso sia sua madre ma ho subito la conferma che mi sbagliavo.
''Ciao Micha.'' dice rivolto a lui mentre cerca di guardare verso di me.
''Salve signora.'' replica lui.
''E lei chi è?'' chiede indicandomi.
''Lei è Molly.'' risponde lui lanciandole una strana occhiata.
''Ah, quella Molly!'' esclama sorpresa facendogli l'occhiolino.
''Buongiorno, piacere.'' replico imbarazzata.
''Piacere mio.'' esclama lei dandomi un bacio sulla guancia.
''Adesso dobbiamo andare, ciao.'' esclama frettoloso Micha mentre mi prendere per una mano tirandomi giù dalle scale.
Entriamo in fretta in auto cercando di sfuggire agli sguardi curiosi dei passanti.
Micha mette in moto e partiamo.
''Chi era quella signora?'' chiedo curiosa.
''La mamma di Thamas.'' esclama prima di accendere la radio per porre fine alla nostra conversazione; probabilmente temeva soltanto che gli chiedessi come mai quella signora sapesse di me.
Lascio in sospeso la conversazione e mi prometto di chiederglielo più tardi.Quando arriviamo nel parcheggio vicino al dormitorio è pieno di studente che passeggiano in ogni direzione impegnati ad andare a lezione o concedendosi una pausa.
''Oddio, che vergogna!'' esclamo. ''Non posso farmi vedere così!'' piagnucolo.
''Oh, non preoccuparti, se qualcuno si azzarda a dire qualcosa lo prendo a pugni.'' detto questo scende dall'auto e viene ad aprirmi la porta tendendomi una mano.
Il tratto tra l'auto e l'entrata è piccolo ma in questo momento mi sembra non finire mai; quando finalmente entro in camera mio faccio un sospiro di sollievo e chiudo la porta alle nostre spalle.
Steph è seduta vicino alla scrivania mentre cerca di studiare qualcosa; quando il suo sguardo si posa su di me diventa improvvisamente furioso.
''Ti ho chiamate almeno 10 volte! Potevi mandarmi un messaggio! Dove diavolo sei finita tutto questo tempo?'' esclama ma quando nota Micha vicino a me si addolcisce.
''Non sapevo fossi con lui, beh, dopo mi racconti!'' aggiunge.
''Si, scusami!'' replico abbracciandola. ''Devo cambiarmi.''
Prendo un paio di jeans e una felpa e vado in bagno a cambiarmi.
Tolgo il pigiama e infilo in fretta i vestiti e le scarpe; quando esco Micha è seduto sul mio letto e Steph è tornata a studiare.
''Possiamo andare.'' esclamo rivolta a lui.
''Steph, noi usciamo, a dopo'' le do un bacio e usciamo dalla mia stanza.
''La mia felpa ti stava meglio.'' esclama quando gliela porgo.
Sento di nuovo le guance prendere fuoco ma non rispondo.Partiamo e in poco tempo raggiungiamo il supermercato.
''Allora, cosa ti serve?'' chiedo rivolto a lui.
''Dovrei saperlo?'' replica con un'espressione confusa.
''Non hai fatto una lista della spesa o qualcosa di simile?'' chiedo.
''No, in realtà ho bisogno di tutto.'' sorride e mi fissa speranzoso.
''Ho capito, partiamo da zero.''
Prendiamo un carrello e iniziamo a riempirlo con tutto quello che potrebbe servire, a partire dagli alimenti per la colazione fino a quelli per la cena.
Quando arriviamo al reparto dei dolci afferro la prima tolta con fragole che trovo.
''Bleah, ma cosa mangi?'' esclama lui prendendo una torta a cioccolato.
''È più buona.'' affermo mettendola nel carrello.
''Io non la mangio!'' replica ma, quando provo a rimetterla a posto mi blocca la mano e me lo ritrovo di fronte a troppa poca distanza da me.
''Puoi mangiarla tu, ogni volta che verrai a casa mia.'' mi sussurra.
''Sei così sicuro che verrò di nuovo a casa tua?'' chiedo con uno sguardo di sfida.
''Sicurissimo.'' afferma dandomi un bacio in fronte.
Poi si allontana prendendo il carrello e dirigendosi alla cassa.
''Dai scheggia, fai presto.''Paghiamo e mettiamo tutte le buste nel cofano dell'auto; in poco tempo siamo a casa sua e impieghiamo l'ora successiva a mettere in ordire e ripulire tutta la sua cucina mai utilizzata.
''Hai mai usato qualcosa che non sia il formo a microonde?'' chiedo ironica.
''No e non so cucinare quindi, se non vuoi che tutta quella roba venga buttata sarà meglio che venga tu a cucinarla.'' replica con un sorrisetto.
''Bel tentativo.'' replico spingendolo leggermente lontano da me.
''Ti va di restare a cena? Hai fatto colazione quasi all'una, penso tu abbia fame, no?''
''Micha penso sia meglio se me ne torni nel mio dormitorio.'' replico mentre la sua espressione diventa improvvisamente pensierosa e triste.
''Perché? Sono stato così bene oggi.''
''Micha, io ho un ragazzo e adesso vorrei tornare nella mia stanza se non ti dispiace.'' replico con un tono fermo.
Per oggi ho passato abbastanza tempo con lui, ho bisogno di stare un po' da sola e tirare la somme di questa giornata per capirci finalmente qualcosa in più.
''Bene! Ti accompagno.'' afferma con un tono duro.
Non spiccica una parola per tutto il tempo in cui arriviamo in auto e raggiungiamo il mio dormitorio.
''A domani.'' esclamo senza ricevere alcuna risposta.Quando entro in camera Steph è seduta sul mio letto.
''Bene, adesso racconta tutto.'' esclama appena mi vede.
Ordiniamo una pizza e passiamo il resto del tempo a parlare finché non diventa abbastanza tardi per andare a dormire; non posso saltare le lezioni anche domani.
Mi infilo sotto le coperte e mi addormento avvolta dal ricordo di questa giornata passata con lui.------------
Fatemi sapere se c' è qualche errore e cosa ne pensate.
Grazie a voi che continuate a leggere questa storia, tra poco in arrivo nuovi personaggi e tante novità 📖❤️
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Da quando ti ho incontrato
ChickLit(Auto conclusivo) (Completo) Quando Molly inizia a frequentare il college, lascia a casa colui che lei ha sempre considerato l'amore della sua vita e la sua famiglia perfetta per rincorrere il suo sogno: quello di poter lavorare in una casa editri...