Molly
Micha è in piedi davanti a me e mi fissa come se fosse ipnotizzato.
Ha un espressione persa e allo stesso tempo concentrata ma fatica a reggersi in piedi; ha gli occhi rossi e lucidi e puzza tremendamente di alcol.
Mi assale un senso di rabbia che si impossessa di me.
È andato in giro ad ubriacarsi e a fare chissà cosa mentre io aspettavo un suo messaggio e ora si presenta alle 3 di notte di fronte alla mia camera ridotto come uno straccio.
Lascio che la rabbia si impossessi di me e lo spintono; recupera l'equilibrio prima di cadere a terra appoggiandosi al muro e fissandomi diritta negli occhi.
''Cosa vuoi?'' esclamo lasciando trapelare l'odio che provo nei suoi confronti.
''Sei bellissima.'' replica avvicinandosi a me.
''Non è quello che ti ho chiesto.''
''Ma è l'unica cosa a cui riesco a pensare.'' ammette.
È ubriaco e probabilmente domani non ricorderà nulla di quello che sta succedendo ora ma non posso fare a meno di credere alla sincerità delle sue parole.
''Torna a casa.'' esclamo abbassando la voce.
Non voglio attirare l'attenzione o che qualcuno esce in corridoio e ci veda qui, tanto meno Steph.
''Non posso.'' dice con tono di sfida.
''Certo che puoi, allo stesso modo in cui sei venuto te ne vai pure.''
''Non posso, sono troppo ubriaco per guidare fino a casa.''
''Ok, allora resta qui fuori! Buonanotte'' affermo mentre mi giro per tornarmene a letto.
Micha però mi afferra per i fianchi tirandomi a lui.
''Vengo con te.''
Cerca di superarmi per raggiungere la porta ma lo spintono via prima che possa entrare e chiuso la porta della stanza alle mie spalle.
''Non puoi entrare in camera mia, Steph sta dormendo!'' gli grido contro cercando di mantenere un tono moderato.
''E ora nemmeno tu.'' replica cercando di trattenere una risata.
Fisso la porta chiusa e realizzo che ha ragione, non posso rientrare in camera mia, sveglierei Steph.
''Bravo! Sarai contento adesso! Ti odio!''esclamo sedendomi a terra vicino alla porta chiusa.
Mi prendo la testa tra le mani e impreco sottovoce.
Micha si siede accanto a me e cerca goffamente di stringermi a sè.
''Non fare così.'' mi sussurra vicino all'orecchio.
''Ancora qui? Non credi di aver già fatto abbastanza per stasera?'' dico mantenendo un tono accusatorio.
''Non posso andarmene da solo, accompagnami a casa.'' esclama con un tono quasi di supplica.
Lo fisso per un momento valutando la sua ipotesi.
Non posso restare qui fuori per il resto della notte ma non posso andare a casa sua con lui.
Tra le due ipotesi non so quale sia quella peggiore.
''Hai un letto in più?'' chiedi infine timidamente.
''Certo.'' replica.
Sembra quasi che sia tornato in sè se non fosse per il fatto che continua a barcollare mentre ci alziamo e ci incamminiamo verso l'uscita dei dormitori.
''Sei venuto fin qui a piedi?" chiedo.
''No, in auto.'' risponde cercando di riacquistare le sue facoltà mentali.
''Perché?'' chiedo infine.
Raggiunge l'auto e va verso il posto di guida senza rispondermi; lo sorpasso prima che possa entrare in auto e mi siedo su sedile del conducente.
''Non puoi guidare in questo stato.'' affermo.
Cerca di dire qualcosa ma lo interrompo.
''Sono le tre di notte, non è stata la mia serata migliore e non ho voglia di litigare con te. Voglio solo dormire.'' lo guardo come per supplicarlo così, senza aggiungere una parola va a sedersi nel posto vuoto accanto al mio.
Mi osserva mettere in moto con lo stesso sguardo che aveva mio padre la prima volta in cui mi ha messo una macchina in mano; continua a fissare la strada e me per altri cento metri in assoluto silenzio prima di decidersi a parlare.
''Non ho fatto altro che pensare a te, tutto il tempo. Avevo bisogno di vederti.'' dice rispondendo alla mia domanda di poco fa.
Non so cosa replicare, sono ancora troppo arrabbiata con lui per poter anche solo pensare di tornare ad avere un rapporto civile con lui.
Continuo a guidare in silenzio seguendo le sue indicazioni fino ad arrivare in un condominio; sembra ben tenuto e l'ideale per uno studente del college.
Usciamo dall'auto e si aggrappa a me per salire le scale fino a che non raggiungiamo il suo appartamento; fruga tra le tasche e dopo vari tentativi riesce ad aprire la porta.
L'interno è molto semplice, addobbato col minimo essenziale ma accogliente.
''Vieni...'' biascica tirandomi verso una camera alla fine del corridoio, la sua.
Si butta sul letto trascinandomi con sè, cerco di divincolarmi ma la sua stretta è troppo forte.
''Micha, per favore.'' cerco di supplicarlo.
''Non ho intenzione di lasciarti andare." mi sussurra all'orecchio.
Improvvisamente si solleva rimanendo in equilibrio su di me mentre mi tiene le mani ferme.
Avvicina il suo volto al mio e mi guarda fisso negli occhi.
"Lo so che sono un coglione, okay? Non ne faccio mai una giusta e non mi merito una ragazza come te. Tu sei perfetta ed io non so nemmeno cosa significhi amare qualcuno. So solo che quello che provo per te è molto più di quello che io abbia mai provato per qualcosa o qualcuno in vita mia. Quando ci sei tu non ho bisogno di nient'altro, solo te. Nessuno mi ha mandato un confusione così come fai tu, nessuna mi ha mai fatto venir voglia di essere una persona migliore come fai tu."
Interrompe il contatto visivo e inizia a fissarmi le labbra.
Non ho ancora assimilato tutto quello che mi ha detto, so solo che non vorrei essere in nessun altro posto ora se non qui.
Avvicina lentamente il suo volto al mio ma, quando ormai le nostre labbra sono a pochi millimetri di distanza, si stacca completamente da me mantenendosi a distanza.
"Non posso, non così."
Scende dal letto ed esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle e lasciandomi col fiato sospeso mentre penso alle sue parole e a quello che stava per succedere se il suo autocontrollo non avesse avuto la meglio.
Il confine tra noi due sta diventando sempre più sbiadito ed io sono più confusa che mai.
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Da quando ti ho incontrato
ChickLit(Auto conclusivo) (Completo) Quando Molly inizia a frequentare il college, lascia a casa colui che lei ha sempre considerato l'amore della sua vita e la sua famiglia perfetta per rincorrere il suo sogno: quello di poter lavorare in una casa editri...