Parte 28 - Molly

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Micha diventa sempre più insistenze, ogni giorno cerca di inventarne una diversa per passare del tempo con me e non posso dire che la cosa mi dispiaccia.
E da domani passeremo molto più tempo insieme durante lo stage e non so se sia un bene o no.
Prima mi ha chiesto di festeggiare con lui e ciò mi ha riportato alla mente quando me lo ha chiesto l'ultima volta, quando ha preferito uscire e ubriacarsi invece di passare del tempo con me; mentre io ero qui ad aspettarlo.
E questo mi spaventa.
Non so perché l'abbia fatto, perché sia scappato da me rifugiandosi nell'alcol invece di parlarmi, di discuterne insieme e trovare una soluzione.
Ho paura che diventi per lui un'abitudine, che scappi ad ogni problema, che usi l'alcol come una scusa.
E mi fa anche rabbia.
Volevo passare del tempo con lui, sarà anche egoistico e sbagliato ma è così e lui ha mandato tutto all'aria.
Non so se riuscirò mai a perdonarlo, se riuscirò a fidarmi ancora di lui, l'unica cosa che so è che ho bisogno di sapere perché l'abbia fatto.
Afferro il cellulare dal comodino e decido che per oggi posso smettere di studiare.
Cerco il numero di Micha e digito il messaggio.
<Penso di riuscire a dedicarti qualche ora stasera...>
Invio.
Mi risponde poco dopo e me lo immagino steso sul letto, col cellulare tra le mani, ad aspettare un mio messaggio.
<Non puoi proprio stare senza di me, vero?>
Sempre il solito coglione ma riesce a farmi ridere e ne ho proprio bisogno.
<Vuoi farmi cambiare idea?>
<Nono, passo a prenderti tra mezz'ora>
Poso il cellulare e vado in bagno a fare una doccia veloce.
Quando esco Steph è tornata ed è impegnata a mettere lo smalto.
''Steph, io esco.'' esclamo.
Solleva lo sguardo e ammicca.
''Fammi indovinare, esci con Micha?'' chiede curiosa.
''Si, sperando che non mi dia buca di nuovo.'' cerco di scherzarci su, ma la verità è che mi fa ancora male pensare a quella sera.
''Sta attenta.''
''Non ti preoccupare.'' le do un bacio ed esco.
Micha dovrebbe arrivare a minuti.
Mentre esco per dirigermi al parcheggio vedo la macchina di Micha arrivare e il cellulare mi squilla in tasca.
Taylor.
''Amore, tutto bene?'' mi chiede.
''Certo, perché?'' rispondo un po' incerta, non capisco il perché della sua domanda.
''Non mi chiami mai e credo che tu mi pensi ancor meno. Ci sarà mica un altro?'' chiede con un tono scherzoso.
Taylor mi ama tanto e di questo non posso dire il contrario ma non è mai stato stupido.
Ha sempre capito quando c'era qualcosa che non andava anche se non me lo faceva notare; mi lascia i miei spazi e a volta penso sia troppo buono con me.
E questa è una della ragioni per cui merita solo il meglio.
''No, scusami.'' esclamo con un tono dispiaciuto.
Quando scoprirà di Micha ci rimarrà malissimo.
Intanto lo vedo uscire dalla sua macchina e farmi cenno di raggiungerlo.
''Non ti preoccupare, la settimana prossima passeremo ogni secondo insieme, giorno e notte.'' esclama convinto.
''Ti amo troppo per lasciarti andare.'' continua.
''Ti amo anche io.'' esclamo con voce tremante.
''Ci sentiamo domani, ciao.''
''Ciao.'' saluto prima di riattaccare il telefono.
Guardo Micha e penso a Taylor.
Penso a quando io sia una persona orribile, a quanto stia facendo del male non solo a me.
Vorrei scappare, rinchiudermi in camera mia ma ormai è troppo tardi.
Micha sta venendo nella mia direzione.
Lo vedo correre e fermarsi a pochi passi da me, mentre io me ne sto lì, immobile.
''Ehi scheggia, che succede? Hai un faccia!'' esclama.
''Niente... Niente...'' farfuglio.
Lo supero e mi incammino nella direzione della sua macchina, apro lo sportello e mi siedo mettendo la cintura.
Micha mi raggiunge e fa la stessa cosa ma prima di ripartire si volta nella mia direzione e mi fissa un po' prima di parlare.
''Ok, che succede? Ho fatto qualcosa?'' chiede.
''No, niente.'' replico incapace di dire altro.
Non mi risponde, mette in moto e riapre bocca solo quando entriamo nel suo appartamento.
''Cosa ti va di mangiare? Possiamo fare della pasta, ti va?'' chiede.
''Certo.''
Micha inizia a tirare fuori gli ingredienti e ha un'espressione molto nervosa.
''Allora, come è andato il tuo studio?''
''Bene.'' rispondo senza aggiungere o chiedere altro.
Inizio a sentirmi fuori posto, non riesco a far a meno di pensare a Taylor.
Cuciniamo e mangiamo in silenzio, tranne che per qualche scambio di battuta innocente.
Quando finiamo e ripuliamo tutto la situazione è molto tesa, l'imbarazzo è palpabile.
Decidiamo di guardare un film per ingannare il tempo o semplicemente per riempire questo vuoto che si è creato tra di noi.
Cerco di mantenermi a distanza da lui per quanto il letto me lo consenta.
''Ok, adesso basta.'' esclama mettendo in pausa il film.
''Chi ti ha chiamata e cosa ti ha detto da averti sconvolta tanto?'' chiede con un tono di accusa.
''Taylor.'' rispondo con un tono incerto.
Parlare di lui con Micha non fa altro che farmi capire che persona orribile io sia.
''Chi diavolo è Taylor?'' chiede con un tono alterato.
''Il mio ragazzo!'' esclamo con un tono sicuro e una voce fin troppo alta.
Micha mi fissa con un'espressione impassibile, non parla.
La situazione inizia a spaventarmi.
''Perché sei andato ad ubriacarti invece di uscire con me?'' chiedo di punto in bianco.
Ho bisogno di saperlo, devo saperlo.
''Che diavolo ti importa? Tu hai il tuo ragazzo!'' mi urla contro.
''Anzi, non capisco che diavolo ci faccia tu qui!'' continua.
Si è alzato dal letto e inizia a camminare avanti e indietro gesticolando furiosamente.
''Hai ragione, ho sbagliato. Sarà meglio che vada.'' replico mantenendo un tono calmo.
Micha inizia quasi a farmi pausa, ha un'espressione tesa e i pugni chiusi.
Mi alzo e lo supero ma prima che riesca ad uscire dalla stanza mi afferra per un polso.
''Micha lasciami!''
''Non andare.'' è diventato improvvisamente vulnerabile, il Micha sicuro di sè e arrabbiato è sparito per lasciare il posto ad uno insicuro.
''Per favore.'' aggiunge.
''Micha, non posso. Non posso fargli questo.''
''E a me non pensi?''
Abbasso lo sguardo e mi rendo conto che Taylor non è l'unica vittima in questa situazione, ma lo è tanto quanto Micha e la colpa è solo mia.
Mi attira a sè e mi abbraccia stretta a lui; improvvisamente mi prende delicatamente in braccio e mi appoggia sul letto, sotto di lui.
Cerco di divincolarmi ma senza forse, mi sento inerme.
''Micha no.''
''Ascoltami.'' mi fissa speranzoso negli occhi e gli faccio un cenno di consenso.
''Ero spaventato, okay? Quello che provo per te mi fa paura. Non riesco a starti lontano nemmeno un minuto e quando ti ho vicino ho una maledettissima voglia di baciarti. Questo mi fa sentire così vulnerabile e debole e non so come affrontarlo; non mi è mai capitato prima d'ora e non ho la minima idea di come affrontarlo.''
Continua a fissarmi per qualche minuto prima di riaprire bocca.
''Ho sempre pensato di bastare a me stesso, di non aver bisogno di nessuno ma quando ieri sei andata via ho capito che mi sbagliavo e per la prima volta in vita mia mi sono sentito veramente solo.''
Mi stringe le mani e si avvicina a me.
''Ho bisogno di baciarti, lascia il tuo ragazzo, vieni a stare da me. Questo appartamento è vuoto senza di te ; ti prometto che diventerò una persona migliore, se tu mi dai la fiducia di cui ho bisogno io posso farcela.''
Sento gli occhi inumidirsi, non posso fare questo a Taylor, incasinerebbe la situazione più di quanto non lo sia già.
''Micha, non posso. Scusa.''
Mi divincolo e lui me lo lascia fare.
Fisso i suoi occhi colmi di dolore e odio mentre mi allontano senza che lui muova un muscolo.
Penso di aver sentito una crepa aprirsi nel suo cuore nel momento in cui ho chiuso la porta, lo so perché è lo stesso rumore che ha fatto il mio quando mi si è aperta la stessa crepa.

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spazio autrice.
ok, non so voi ma io ho amato questo capitolo e avrei voluto ammazzarmi da sola per quello che ha fatto Molly,
La situazione è davvero disperata.
Allora, cosa ne pensate? Aspetto le vostre opinioni.

Ps: ho aggiornato nonostante sia il mio compleanno ahahhhaha
amatemi  ❤️
Buona lettura 📖💕

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