Parte 29 - Micha

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Sento il cuore frantumarsi in mille pezzi.
L'unica ragazza a cui ho mai aperto il mio cuore ha reagito alle mie parole semplicemente andando via, chiudendomi fuori.
Mi sento escluso, ferito, ingannato, incazzato con lei, con me, con tutto questo mondo ingiusto e meschino da cui ho avuto di tutto tranne quello che più conta: l'amore.
Per la prima volta in vita mai ho capito cosa significa amare una persona, cosa significa avere qualcuno che riempia i tuoi vuoti, qualcuno che riesca a farti sorridere anche quando non ne hai voglia, qualcuno con cui sia speciale anche fare la spesa.
Molly è stata l'unica persona in grado di farmi desiderare di essere qualcuno di migliore, l'unica di cui mi è mai importato il parere.
Mi sembra di essere in un film, di interpretare non solo la parte di quello sfigato che si ubriaca per amore ma anche di quello che ama ma non è ricambiato.
E fa male, dannazione.
Fa maledettamente male sapere che lei non ricambia i miei sentimenti; adesso che ne ho la certezza mi sembra che tutto quello che ho fatto negli ultimi giorni sia stata solo un'inutile perdita di tempo.
E ora mi ritrovo qui, solo in un appartamento che odio, che non fa altro che ricordarmi di lei e di come, andando via, mi ha spezzato quel cuore che non sapevo nemmeno di avere.
Sento ogni parte del mio corpo cadere a pezzi e la cosa peggiore è che so che l'unica persona in grado di rimettere insieme tutti i pezzi distrutti del mio corpo è proprio quella che ha causato la mia rottura.
Fisso la porta chiusa e vorrei farla a pezzi.
Romperla centimetro per centimetro fino a che non ne rimanga più nulla, fino ad eliminare qualsiasi barriera tra di noi.
Ho sempre pensato che quella del ragazzo fosse solo una scusa per tenermi lontano, per farmi impazzire e farsi desiderare; non ho mai avuto una ragazza o una sorella ma so come funzionano queste cose.
Basta fare la preziosa e tenersela cara per un po' e subito il coglione di turno finisce ai tuoi piedi.
E stavolta non è andata diversamente.
Mi sono innamorato di lei come solo uno stupido sa fare; imparando a ritagliarmi un piccolo spazio nella sua vita, cercando di diventare la sua quotidianità, imparando ad amarla e a farmi amare.
Diavolo, le ho aperto il mio cuore!
Ma stavolta è diverso; lei non ha fatto giochetti, non c'era nessun secondo fine, lei non voleva fare la preziosa per farmi cadere ai suoi piedi; lei lo faceva perché ama un altro, perché non le importa di me.
Probabilmente mi dava corda solo perché gli facevo pena.
E la cosa peggiore era che io ero disposto a tutto per lei, qualsiasi cosa.
E domani sarò costretto anche ad andare a quello stupido stage, se potessi tornare indietro la manderei al diavolo prima, quando non sapevo nemmeno come si chiamava.
Avrei dovuto lasciar prendere quando ho iniziato a desiderare di poter passare più tempo con lei, quando ho capito che non mi era indifferente.
Me la sono cercata io, ho fatto di testa mia e ho sbagliato; solo perché per una volta ho cercato di seguire quel maledettissimo cuore.
Non so cosa farò domani, come mi comporterò, in questo momento non so nemmeno cosa provo per lei.
Non penso di odiarla, non ci riuscirei; non posso darle la colpa di qualcosa che ho causato io, qualcosa di cui sono io l'artefice.
Non riesco ad odiarla nemmeno se ripenso al modo con cui è andata via, come se non si fosse nemmeno accorta di averli distrutto, come se non le importasse.
Eppure, nonostante il dolore che sento, nonostante in questo momento odi ogni cosa he mi circonda, l'unica cosa che vorrei è averla qui; anche solo per guardarla semplicemente.
Anche solo per riempire questo vuoto che sento propagarsi sempre di più dentro di me.
Fa male ed è un dolore a cui non sono abituato ed è questa la cosa che più mi spaventa, non sapere come affrontarlo.
Prendo una bottiglia di vodka e mi stendo sul letto a sorseggiarne un po' mentre ripenso alla prima volta in cui l'ho incontrata.
Mi sembrava così innocente, così ingenua ed è forse proprio questo quello che mi ha fatto innamorare di lei.
Il fatto che a guardarla sembri tanto delicata ma che infondo sia tanto forte a fare invidia a chiunque, perfino a me.
Il cellulare squilla; per un momento penso che sia lei ma ovviamente non è così.
Mio padre.
''Che c' è?'' rispondo.
''Micha, sii più gentile, sono tuo padre! Allora ci vediamo domani?'' chiede.
''Non lo so, probabilmente, se ho voglia.''
Lo sento sospirare, non deve essere stato semplice per lui avere a che fare con me, probabilmente anche lui si è completamente stufato di me.
È così facile abbandonarmi.
''Volevo dirti solo che per domani è tutto apposto, ho detto a tutti di non dire nulla di me e te.'' replica.
Sembra quasi che voglia accontentarmi, che voglia rendermi felice.
Ma non ho tempo di pensare a lui o al suo stupidissimo stage a cui non ho voglia di andare.
''Ok. ciao.''
E riattacco senza dargli il tempo di rispondere.
Non so se Molly si aspetti di vedermi o meno domani né tanto meno se gli importi, non so ancora se voglio perdere le speranze con lei o riprovarci.
So solo che per ora ho bisogno di bere e dormire.

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cosa ne pensate di questo capitolo interamente dedicato alle riflessioni di Micha?
preferite più azione? fatemi sapere.
un bacio a tutti e grazie ancora perché mi dedicate il vostro tempo ❤️📖
ps: fatemi sapere se ci sono errori,grazie 💕

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