Capitolo 1

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Finalmente suona la campanella che indica la fine della quarta ora . Intanto che aspetto l'arrivo del prof vado al mio armadietto per prendere i libri dell'ora successivamente .

Percorro tutto il corridoio e non posso fare a meno di notare tutte le persone che ridono , le doppiette felici ,....nel frattempo sono arrivata al mio armadietto e inserisco la combinazione e mi metto a pensare e osservare tutte le immagini che ho incollato alle pareti dell'armadietto per personalizzarlo come ha fatto il resto della scuola .

La maggior parte delle immagini sono mie e del mio migliore amico , Cameron .

Purtroppo tre anni fa è dovuto partire e andare in Inghilterra per ...per non so neanche io cosa perché non me lo ha voluto dire , ma so solo che ha avuto dei problemi .

Finalmente dopo questi anni che mi sono sembrati un'eternità è tornato la scorsa settimana e la sera stessa abbiamo fatto una festa .

Dal distogliermi dai miei pensieri sono due mani fredde toccarmi le spalle e congelarmi tutto il corpo in solo secondo per via del contatto e chiudo gli occhi  , con uno scatto veloce mi giro ed emetto un piccolo gridolino per lo spavento , apro velocemente gli occhi per vedere chi è, e vedo Cameron che sta ridendo per la figuraccia che mi ha appena fatto fare .

Mi metto a ridere anche io , non posso essere arrabbiata con lui , con il viso angelico , perfetto ,...

-hai preso un bello spavento- dice tra una risata e l'altra

-ci puoi scommettere- dico io
Prendo i libri dall'interno dell'armadietto e lo chiudo .

Ci incamminiamo verso la classe e ci sediamo ai rispettivi posti.

Arriva il professore e comincia a spiegare, cerco di prendere appunti ma non riesco perché mi sento arrivare da dietro la schiena delle palline di carta.

Mi giro per vedere chi è e vedo Cam che con una cannuccia fatta di carta prepara delle palline strappando un foglio e le inserisce all'interno di questa cannuccia per tirarmele e farmi innervosire .

-Cameron stai fermo- dico cercando di non farmi sentire dal prof

-Basta-dico dicendo un po' più forte cosicché mi senta e la smetta

-dai è divertente- dice lui protestando

-Dallas e Jonson avete finito di parlare ?- dice il prof interrompendoci .
si gira e continua la lezione .

Suona finalmente la campanella tanto aspettata dagli alunni .

Tutti escono dalle proprie classi e come dei bufali escono da scuola.

Mi incammino anche io e quando esco dal cancello tiro fuori il cellulare dallo zaino e anche le cuffiette, le inserisco nelle orecchie e accendo il cellulare per schiacciare «play» per la riproduzione casuale della mia playlist.

Mi avvio verso casa e quando sono a metà strada mi guardo attorno perché comincio a sentirmi osservata , come ogni giorno da quasi due mesi.

Continuo a camminare ma non vedo nessuno.

Entro nel vicolo che di solito uso come scorciatoia e tolgo un auricolare per sentire se c'è qualcuno anche se ne dubito visto che sono le 15:17 e non credo ci sia nessuno in questo vicolo scuro.

Rimetto l'auricolare e rifaccio partire la playlist.

Parte "One Call Away" di Charlie Puth e mi metto a canticchiarla visto che non c'è nessuno

-"Call me baby if you need friend" -

-Hai una bella voce ragazza!-

Sento come un brusio , mi giro per vedere e nell'ombra vedo qualcosa , anzi qualcuno ....

My stalker , my obsession  (Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora