Capitolo 15

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Nulla.

Ci rinunciai , gli avrei parlato più tardi .
Entrai in camera mia e chiusi la porta alle mie spalle , andai verso il mio comodino e presi dal cassetto gli auricolari .
Mi stesi a pancia in su , verso il soffitto , misi gli auricolari nelle orecchie . Presi il cellulare e cliccai su "play" per far partire la mia playlist con tutte le canzoni .
Cominciai ad ascoltare la musica , il mio rimedio per tutto . Ascoltavo musica quando ero triste, quando ero felice, quando tutti mi stavano contro.
La musica era il mio tutto.
Sentii un forte rumore , ma non era la musica .
Mi alzai , tolsi un auricolare dall'orecchio e ascoltai .
Stavano bussando alla porta .

«avanti!la porta è aperta»

La porta si aprii molto lentamente provocando un lieve cigolio .
Mi alzai dal mio comodissimo letto , tolsi anche l'altro auricolare e poi posai il cellulare sulle lenzuola .
Davanti a me si presentò la figura di un Cameron triste , lo osservai dalla testa ai piedi , aveva le nocche delle mani gonfie e rosse .

«C-Cameron cosa ti-ti é successo?»

Rimase in silenzio e nel frattempo chiuse la porta dietro di se venendo verso il mio letto , sedendosi .

«io-io , mi dispiace»

«ti dispiace per cosa Cameron , ti dispiace per avermi portata via dalla mia famiglia? Ti dispiace avermi quasi fatto morire due volte? Dimmi cosa ti dispiace? Dispiace a me non essere morta , non c'è la faccio più io con questa vita .»

Ero in lacrime, non riuscivo più a tenermi nulla dentro, dovevo dirgli tutto.Non mi importava se lui poi sarebbe stato male o no, ma io dovevo dirgli la verità, dovevo dirgli quello che pensavo, su di lui, su come la mia vita sia cambiata, su tutto. Non voglio continuare così la mia vita, fino a una settimana e mezza fa non avrei mai pensato di poter arrivare ad un certo punto, sinceramente neanche di essere rapita.
Lo sento prendere un respiro profondo come se dovesse liberarsi per poi cominciare a parlare.

«senti...credo sia ora di dirti la verità»

Io annuisco solamente e lo incito a continuare con lo sguardo.

«allora...hai presente quando me ne sono andato dall'America per andare in Europa ? Ecco, io non ti ho detto il motivo per proteggerti, per far sì che a te non succedesse nulla di grave, quella volta, tre anni fa, ero entrato in brutti giri per colpa di alcuni amici che avevo all'epoca e sono dovuto andarmene perché qui mi davano la caccia. In Europa ne ho passate tante, ma è stato la che ho conosciuto il mio gruppo, ci siamo uniti quasi subito . Per primo ho conosciuto Nash che mi è sempre stato accanto anche nelle missioni che facevamo e poi con il tempo tutto gli altri.
Sono ritornato qui, in America, 6 mesi fa. Non te l'ho subito voluto per essere sicuro che nessuno mi stesse alle costole cosicché quando sarei tornato da te avrei potuto tenerti al sicuro senza qualcuno che avrebbe potuto portarti via da me .»

Fece una pausa di pochi secondi che sembrarono secoli.
Non potei credere alle sue parole, tutto quello che aveva fatto, tutto quello che ha fatto.
Non me lo sarei mai aspettata da una persona come lui.

My stalker , my obsession  (Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora