Capitolo 18

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...

Vidi da lontano qualcuno, si girò.
Potevo notare i suoi occhi, il suo sorriso anche lontana due chilometri.
Cominciai ad urlare il suo nome molte volte in modo che mi sentisse .
Continuava a sorridere senza dire mai nulla .

«Cameron! Cameron! Cameron mi senti?!»

Lui cominciò a venire verso di me molto silenziosamente e lentamente.
Lo aspettai ferma immobile.
Solo in quel momento mi accorsi del posto in cui mi ritrovavo.
Era una discoteca, era vuota, non c'era musica.
Ceravamo solo noi.
Lui arrivò verso di me, e gli andai incontro.
Lo abbracciai, sentii il dovere di abbracciarlo.
Strinse le sue braccia attorno al mio esile corpo.
Appoggiai la mia testa al suo petto.
In quel momento mi sentii protetta, tra le sue calde braccia mi sentivo a casa, mi sentivo sua.
Mi baciò dolcemente la nuca.
Alzai il viso e lo guardai attentamente meglio occhi per pochi secondi che sembravano durare ore.
Sarei stata così ancora per molto.
Lo guardavo.
Lui mi guardava.
Noi ci guardavamo.
I suoi occhi intensi, mi ci potevo perdere dentro, quegli occhi color nocciola,
"quando vedi il mare in un paio di occhi marroni è la fine" .
Ed io vedevo il mare, vedevo l'oceano dentro quegli occhi.
Mi avvicinai al suo volto e lui fece lo stesso .
Le sue labbra si scontrarono molto lentamente con le mie, erano morbide e carnose.
Era stato un bacio dolce, passionale, un bacio che non ci si aspettava, un bacio che è piaciuto.
Era dolcissimo.
Le sue labbra morbide non si staccarono dalle mie ma rimasero ancora un po' attaccate; eravamo come in sintonia.

"Bip bip bip bip"

My stalker , my obsession  (Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora