. « E tu chi sei per darmi ordini? » Si gira il cameriere, Luke.
« Sta lontano da lei. » Sibila Federico.
« Non sei tu a decidere al posto suo. »
Vedo la mano di Federico serrarsi in un pugno. La situazione sta degenerando. Devo intervenire.
« Fermi! Ora basta! Sto bene, Luke. È tutto apposto. » Mi alzo mettendomi tra i due.
« Sicura? »
« Sì, lui è un mio... amico. È ok. »
« Va bene, ma se hai bisogno chiamami. »
« Vedo che siete già entrati in confidenza. » Ringhia Federico alle mie spalle.
Mi sento fumare. Un calore fastidioso mi sale lungo il viso. Ho le vene pulsanti. C'è tanta di quella adrenalina in me che potrei esplodere.
Afferro con le unghie la mia borsa ed esco dal ristorante.
Sento dei passi seguirmi.
Cammino il più veloce possibile e mi allontano dalla confusione della città.
Mi ritrovo vicino ad un fiume.
I passi che mi seguivano sono ancora dietro di me.
« Che vuoi ancora?!? » Urlo.
« Ma che ti prende? Cosa ti ho fatto? »
Come osa...
Mi giro di scatto spaventandolo.
« Che cosa hai fatto? Vuoi sapere che cosa hai fatto? » Ringhio. « Mi hai umiliata davanti a quell'oca della tua ragazza. »« Bada a come parli. » Sibila.
« Non dirmi cosa devo dire. Io non sono niente per te, lo hai detto tu stesso. »
« Io non intendevo... »
« Oh, sì che lo intendevi. Sai perché? Perché tu sei un bastardo. Ti credevo un amico. E invece mi hai solo usato per far ingelosire la tua ragazza. »
« Questo non è affatto vero! »
« I fatti lo dimostrano. Perché continui a negarlo?!? Cosa vuoi da me? »
« Ti voglio vicino. » Risponde triste.
Dio, vederlo così fa male. Ma devo resistere, devo essere forte.« Per avere un'assicurazione per quando tu e Alma o cosa litigherete. »
« Come te lo devo dire, Amber è la mia ragazza. Ma questo non significa che noi due non possiamo essere amici. »
« Amici un corno! » Urlo lanciando la mia borsa a terra. « Stammi lontano. » Sibilo.
« No, aspetta lasciami parl... »
« Ho detto stammi lontano! » Urlo isterica.
« Ash! Ti prego. »
Si avvicina ed io indietreggio verso il fiume.
« Ho detto no! »
« Ascoltami ti supplico. »
« No! » Urlo.
Lui si fionda su di me e mi cinge i polsi.
« Lasciami! » Urlo dimenandomi dalla sua presa.
« Ferma! Ash! Fermati! »
Gli tiro un calcio alla gamba sinistra e lui molla la presa. Purtroppo perde l'equilibrio e cade in acqua.
Prima del rumore del tuffo ho sentito un crack.
Mi giro verso l'acqua e vedo Federico galleggiare a pancia in giù.
« Oh mio Dio! »
Non si muove.
Mi butto in acqua e lo giro. Ha un lieve taglio sulla testa, ma nulla di grave. Mi giro a vedere le sue gambe e scopro che l'osso del suo ginocchio è ben esposto.
Devo chiamare aiuto.
Subito.
***
SPAZIO AUTRICE.
Lo so che è corto. E mi dispiace. Ma per adeguarmi alla trama devo farlo. Nel prossimo capitolo mi dedicherò alla situazione del nostro piccolo Fede.
Vi piace la storia? Se si votate il capitolo con una ☆. Se avete qualcosa da esprimere fate pure. Seguitemi per eventuali aggiornamenti.
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Dimenticami | Federico Rossi.
FanfictionAshley Watson viene a conoscenza del suicidio di suo zio Iacopo, per debiti di gioco. Sua cugina Anna si trova in una posizione critica, con una vita sentimentale problematica, l'aggiunta della morte del padre la manderà in rovina. Ormai anche lei s...