18- Tempo di noi.

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Un fresco profumo invade le mie narici. Una calda luce sfiora la mia morbida pelle. Mi svegliano i dolci rumori del lieve vento che soffia fuori.

Per la prima volta in vita mia posso dire di essermi riposata per davvero.

Solo che il materasso su cui sto dormendo non è il mio. Non è neanche un materasso.

Dove mi trovo?

«... non te lo lascerò fare! » Urla qualcuno da una stanza accanto.

Ma cosa succede?
Ho troppa paura di aprire gli occhi e ritrovarmi chissà dove. L'ultima cosa che ricordo è me che abbraccio Federico nel furgone dei gelati.

«... È finita! Rassegnati! È inutile girarci intorno! » Urla un'altra voce. È diversa. Più acuta. Molto probabilmente è un ragazzo.

« Quello che abbiamo fatto? Non ti ricordi nulla di noi due?!? »

Questa volta sono pericolosamente vicini.

« Non è colpa tua. » Oh accidenti, ma questo è proprio Federico! « Mi dispiace Amber. Ho sbagliato. Non dovevamo rimetterci insieme. »

Ma cosa sta succedendo? Litigano? Per quale motivo?

« Perché?!? Io ti amo! » Urla lei.

« Il mio cuore appartiene ad un'altra...» Confessa lui.

« Cosa?!?! »

Cosa?!?! Chi? Federico è innamorato di un'altra ragazza?

Perché stranamente mi sento tirata in causa.

Ora sono proprio nella stessa stanza in cui mi trovo io. Non devo farmi scoprire. Fingo di dormire ancora.

« È lei vero?!? » Credo che si stia riferendo a me.

« N-no. » Risponde Federico.

Oh...

Era ovvio... si insomma... lo sapevo già. Sarebbe una cosa assurda! Non è così? Federico innamorato di me! Suona così male che non sembra affatto vero.

E... per quale motivo ci sto così male?
Ho come un vuoto dentro. Mi manca l'aria. Ho la gola in fiamme.

« E allora chi è?!?»

« Non ti riguarda... ora basta! Basta Amber, questa volta per sempre. »

Di colpo cala un silenzio inquietante.

« Se pensi di lasciarmi in questo modo ti sbagli di grosso. » Sibila lei.

Sento il rumore dei tacchi alti muoversi verso l'uscita. Poi il suono di una porta aprirsi e chiudersi un secondo dopo.

« Lo so che non stai dormendo... »

Come ci è riuscito?

Apro gli occhi e vengo accecata da un soffitto di un bianco lucente.

Mi alzo a sedere e scopro di essere stesa su un divano letto.

« Hai sentito? »

Alzo le sopra-ciglia e annuisco. « Mi dispiace per quello che è successo. » A dire il vero no, neanche un po'. Sono contenta che Federico si sia liberato di quella arpia di Amber.

« Non fa niente, non è colpa tua. »

Questa frase non mi convince...

« C'è qualcosa che posso fare per te? »

« No non credo. » Dice avvicinandosi con la sedia a rotelle.

« Sicuro di star bene? Che cosa hanno detto i medici riguardo alla gamba? »

Dimenticami | Federico Rossi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora