Il paradiso. Ecco dove mi trovo. In un paradiso.
L'erba soffice e fresca accarezza i miei piedi. Il terreno è umido. Come dopo una lunga notte di pioggia. Il cielo sembra essere stato colorato da una cera d'azzurro. Le nuvole giocano con l'aria e trasparono con l'atmosfera a causa del perfetto e candido bianco di cui sono fatte.
È tutto così tranquillo. La quiete regna Sovrana. È così perfetto da non sembrare reale.
« MA INSOMMA ASH! TI VUOI SVEGLIARE! » Urla una voce familiare. Solo una persona al mondo mi chiama in quel modo. E quella persona sta per vivere una brutta esperienza.
« Sei sempre così discreto. Di nuovo nella mia stanza... » Dico con la voce impastata dal sonno. Vorrei saltarli addosso, graffiarli la faccia e buttare il suo cadavere in una conca. Ma sono troppo stanca per farlo.
« Avanti! Sono venuto dal treno apposta per te. » Che dolce. Forse mi limiterò solo ad ucciderlo senza graffiarli niente.
« Vattene via! »
Soffoco la mia faccia nel cuscino per fargli capire che sono seccata dalla sua visita.« Va bene. Lo hai voluto tu. Sai che la mattina amo cantare. E questa è proprio la canzone ideale. »
Non mi piace quello che sta per succedere.
Sento qualcosa tirarmi per le gambe. Trascinarmi e buttarmi giù dal letto insieme alle lenzuola.
« Vorrei ma non posto! » Inizia a cantare lanciandomi i cuscini. « E ancora un'altra estate arriverà. E compreremo un altro esame all'università... » Cavoli, che voce meravigliosa. Peccato che trovi fastidiosa qualunque cosa di prima mattina. « Poi un tuffo nel mare. Nazional popolare. Tanto la voglia di cantare non ci passerà. »
« A te di sicuro! » Gli urlo tirando un cuscino. Fede cade a terra mentre io mi agguato su di lui e cerco di soffocarlo con le lenzuola.
Ma è troppo forte e la situazione si ribalta.
Anna entra all'improvviso nella mia stanza.
« Che sta succedendo!?!? » Chiede con voce assonnata.
« Niente di che. Attività fisica di prima mattina. » Risponde Federico guardandomi con uno sguardo complice.
« Finitela voi due. C'è gente che dorme. »
Quando esce dalla mia stanza mi lascio trasportare dalle risate di Federico.
*
« SEI UNA PRIGRONA! » Mi urla Fede mentre entriamo nel parco.
« Oh! Ma taci. »
« Quaranta minuti per una misera doccia. »
« I miei capelli hanno bisogno di essere idratati. »
« E venti per cambiarti? »
« Ero indecisa tra questa canotta bianca o il top rosso. »
« Voi donne, bravo è chi vi capisce. »
A proposito di donne.
Questo parco ne è strapieno. E sono tutte in costume da bagno.« C'è una piscina qui vicino? » Chiedo.
« Sì! »
« Possiamo andarci? »
« Devi comprarti un pass d'ingresso. E costa un po'. »
« Tranquillo, non spenderemo nemmeno un centesimo. » Dico in tono maligno.
La piscina è proprio dietro il parco. A dividerli è un'alta recinsione.
« Ash! Cosa diamine vuoi fare? »
Mi aggrappo forte ed inizio a scavalcarla.
« Ci metteremo nei guai così? »
« Parli a me di guai? Dimentichi cosa abbiamo fatto. »
Fede sbuffa mormorando qualcosa di incomprensibile. E inizia a salire la recinzione. Ma è più veloce di me e mi raggiunge subito.
Sto per girare dall'altra parte per poter iniziar a scendere ma perdo l'equilibrio e cado.
Mi aspetto di toccare il suolo e invece affondi in qualcosa di fresco: la piscina.
Inizio a dimenarmi in acqua come una pazza e risalgo in superficie.
Sul bordo c'è Federico che sta ridendo di me.
« Che tuffo. È uno sport se non mi sbaglio? » Mi prende in giro.
« Spiritoso! Ora dammi la mano e aiutami ad uscire. »
La preda abbocca all'esca e cade in acqua.
« Ash! Accidenti! »
Questa volta sono io a ridere.
*
Dopo un pomeriggio gratis in piscina ci siamo resi conto che non avevamo un ricambio.
È sera ormai. Stiamo tornando a casa bagnati fradici e infreddoliti.
« Bella mossa. »
« Io? »
« È stata una tua idea. »
Ci avviciniamo a vicenda per scaldarci con i nostri corpi. Mi basta avvicinarmi a lui che subito divento una palla di fuoco. Profuma del cloro dell'acqua della piscina. Ma è un odore che ha lui sta bene. I suoi occhi tremano con lui dal freddo. Gli circondo la vita con le braccia e lo tengo stretto. E lui fa lo stesso con le mie spalle.
« Mi sono divertito però! »
« Anche io. »
« Sono contento di averti conosciuto. Sei una ragazza meravigliosa. »
O Mio Dio! Cosa ha detto?!?
« Anche tu... » Sussurro intimidita.
« Credo di provare qualcosa per te. »
« Cosa?!?! »
« È difficile spiegarlo. Perché neanche io lo so. »
« Dillo come ti pare ma dillo. »
« Ecco io... »
Non ci credo. Forse sta per dire ciò che penso io.
« Tu cosa, Fede? » Chiedo inspazientita.
« Io... MA COSA CAVOLO FA QUEL BASTARDO? !?!» Urla ad un tratto.
Ma cosa?
Sta guardando qualcosa dietro di me.
Mi giro e vedo una ragazza, che somiglia incredibilmente ad Amber, ed un ragazzo baciarsi su una panchina.
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Dimenticami | Federico Rossi.
FanficAshley Watson viene a conoscenza del suicidio di suo zio Iacopo, per debiti di gioco. Sua cugina Anna si trova in una posizione critica, con una vita sentimentale problematica, l'aggiunta della morte del padre la manderà in rovina. Ormai anche lei s...