Capitolo 11.

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Il giorno della partenza si stava avvicinando e Brandy ancora non era giunta ad una conclusione sul da farsi. Scegliere Oliver o i suoi amici? Scegliere gli amici e trascinarsi dietro anche Oliver? Ogni soluzione le pareva una scelta egoista nei confronti di qualcuno. E Matt? non le aveva ancor parlato.

Rimuginava in quel mare di pensieri da ore senza riuscire ad addormentarsi. Continuava a rigirarsi nel letto senza trovar soluzione.

Dopo svariate ore passate sveglia decise di alzarsi e cercare qualcos'altro a cui pensare, d'altronde il sonno l'aveva perso.

Prese una felpa ed uscì dalla camera dirigendosi verso la sala, ma nemmeno per quel breve tragitto quei pensieri lasciarono la sua mente.

La luce era accesa, qualcuno, come lei, non riusciva ad addormentarsi?! Sì, e aveva già immaginato chi si sarebbe trovata di fronte. Varcò la soglia della fredda cucina e senza sorpresa trovò Matt seduto al tavolo; stava sorseggiando un bicchiere d'acqua.

Era cupo in volto, la sua pelle aveva un colore grigiastro, sembrava malato. Le sue spalle un tempo forti e possenti erano sparire per lasciar spazio ad un corpo fragile e minuto. Brandy se ne rese conto solo in quel momento. Stava cadendo a pezzi sotto ai suoi occhi da chissà quanto tempo e lei non ne aveva mai prestato così tanta attenzione come in quel momento.

- Hei, anche tu senza sonno? - chiese, ma lui non le rispose, si limitò ad annuire con la testa senza alzare lo sguardo dal bicchiere ormai vuoto.

Gli si sedette affianco senza proferire altre parole limitandosi a fissarlo, quasi a cercare di capire cosa si nascondesse dietro a quel muro di tristezza e malattia. Nulla, ogni sua precedente intesa col ragazzo sembrava svanita, sgretolata come il loro rapporto. Non ne erano rimaste che le ossa, lo scheletro di un rapporto una volta florido e felice. Desolazione, nient'altro.

- Visto che ora siamo qui, solo io e te, raccontami quello che è successo -

Matt non alzò lo sguardo dal bicchiere, iniziò a farlo girare tra le mani. Pareva molto nervoso, Brandy gli prese le mani e lo fece voltare verso di lei.

Aveva gli occhi gonfi, rossi e colmi di lacrime. Da quanto tempo stava piangendo in silenzio in quella fredda e triste notte insonne?

Le si formò un nodo in gola. Non lo aveva mai visto in quelle condizioni e subito avrebbe voluto tagliarsi la lingua per avergli chiesto di raccontare. Il respiro le bloccò nei polmoni come il fumo della sua ultima sigaretta.

- Sto morendo Brandy. Non mi è rimasto nemmeno un mese. E scusa se non ho voluto dirtelo, ma ho pregato affinché ti innamorassi di un altro, che io passassi in secondo luogo. Non avrei mai potuto darti tutto quello di cui avresti avuto bisogno perché non sarei arrivato ad un nostro possibile matrimonio, non avrei mai visto nascere i nostri figli, non avrei mai potuto invecchiare con te. -

- Matt, io...-

- Aspetta, lasciami finire. So benissimo di averti fatta soffrire, so quanto tu mi abbia odiato in questi ultimi quindici giorni perché mi sono odiato anch'io, ma l'unica cosa che voglio che tu sappia è che non ho mai amato qualcuno così tanto come ho amato te. L'affetto che provo per te è qualcosa di talmente immenso da non poter essere quantificato ne con parole né tanto meno con i fatti. Ti prego, abbi cura di te. Io mi sto preparando ad andare in un posto migliore, tra molto tempo però ci rincontreremo lì. Ti amo -

Brandy non trattenne le lacrime, nemmeno ci provò. Avrebbe perso l'amore della sua vita per colpa di una malattia che se lo stava portando via più velocemente di quanto lei stessa potesse immaginare.

Strinse il corpo del ragazzo al suo. Non riusciva a crederci. Non voleva crederci.

Si alzò dalla sedia e con uno scatto d'ira cominciò a scaraventare a terrà qualsiasi cosa trovasse; il bicchiere, la sedia, sé stessa. Urlava, imprecava contro il Cielo.

- Prendi me, prendi me. Risparmialo - urlava

Matt ancora una volta si dimostrò tenace, la fece rialzare da terra e la strinse a sé accarezzandole i capelli, sussurrandole che sarebbe andato tutto bene. Ancora una volta dimostrava la sua forza, guardava in faccia la morte imminente e le diceva di fottersi. Non aveva paura.

Nel frattempo anche gli altri erano accorsi in cucina svegliati dal trambusto provocato da Brandy, ma nessuno proferì parola. Rimasero tutti col fiato sospeso, i pensieri incastrati, fermi. Inermi davanti a tutto.

Alcohol, cigarettes and love lostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora