19) Senza più ciocche

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[4 mesi dopo.]

-Vuoi tu, Pete, prendere Christine come tua legittima sposa, amarla e onorarla per il resto della tua vita, finché morte non vi separi?-

Questa vita... questa storia piena di monologhi interiori e frustrazioni mentali, non poteva essere da meno nel giorno del mio matrimonio.

Eravamo in pochi quel giorno, due cuori, anzi tre.
Erano presenti anche suor Anastasia, Claudia e Paolina.
Commozione, ma anche malinconia aleggiavano nell'aria quel giorno, io non so cosa stessi provando in quel momento; forse felicità, forse malinconia.

Non che gli altri non fossero voluti venire, avevamo deciso di sposarci in segreto, in sorpresa in una cappella all'aperto.

-Sonia, su tesoro porta le fedi!- Le sussurrava vicino all'orecchio suor Anastasia dall'ultima fila, pur avendo altre tredici file vuote su cui sedersi.

Posando gli occhi su suor Anastasia, la vedevo come una spettatrice della vita di un uomo che per caso, ha deciso di fare qualcosa di folle, qualcosa che gli avrebbe cambiato la vita, ma che inevitabilmente l'avrebbe cambiata ache a lei.

Ecco che, quel tesoro che la vita aveva deciso di farmi trovare, ormai priva delle sue bellissime ciocche bionde che avevamo deciso di rasare dopo il primo ciclo di chemioterapia perché stavano cadendo troppo velocemente, ma con altrettanta leggiadria e bellezza ci accingeva a portare gli anelli, piano, adagio, osservandoli teneramente nel frattempo.

Confusa? No, era semplicemente contenta di cio che le stava succedendo intorno, non sapeva però cosa volevamo noi da lei.
Passo dopo passo si avvicinava a quello che doveva sembrare un'altare infiorato, si avvicinava a noi.
-Sei stata brava!. Le sussurrai dopo essermi chinato per prendere il cuscinetto bianco dove erano legate le fedi.

-Grazie!- Rispose lei alzando gli occhi e tirando fuori la lingua, divertita.

-Scambiatevi gli anelli- Ordinò il prete, cosi facemmo.

Ora l'anello che le avevo messo era intorno al dito della donna che amavo, lo stesso era per me, eravamo uniti.
Ci baciammo, dimenticando quasi tutto il resto, tutto girava intorno a noi in quel momento e tutto era in silenzio in quel turbinio di emozioni, spezzato dal suono del mio nome.

-PETE.-
proveniva dal fondo, mi giro.
Era la persona che per anni ho odiato, che mi riempì sempre di aspettative e che sin da piccolo mi trattava come se fossi un investimento sulla sua vita.
Era quello per cui scappai di casa per 3 volte da adolescente.

Era mio padre.

Era lì , immobile, con uno smoking grigio che sembrava piu grande di una taglia per lui, uno sguardo assente, perso, cosi come la sua posizione, come se stesse scrutando qualcosa o qualcuno, sull'attenti.

Inizialmente rimasi sbigottito, chiusi gli occhi stringendoli nella paura che fosse un qualche scherzo della mente, dello stress, e invece no.
In quella dolce amara sorpresa, dopo qualche secondo di silenzio, scesi lo scalino bianco dell'altare, poggiando la scarpa sul prato verde, non staccavo lo sguardo dal suo.

Qualcosa di magnetico, attraente, non mi permetteva di distogliere lo sguardo da lui, nonostante tutto non correvo, non camminavo deciso verso quella che ancora in quel momento non mi sembrava del tutto la sua sagoma, ero indeciso sul cosa fare, pensando velocemente tra il mix di emozioni che si stava creando.

Tutti guardavano me e lui, una collisione tra stelle, quando prima di scontrarsi e di fondersi, si sfidano in un ballo intenso.

-A... abbracciami.- Singhiozzò d'un tratto, alzando le braccia verso di me, mentre il labbro inferiore cominciò a tremare.
-Papà...- Risposi, dopo avergli buttato le braccia al collo, in quella situazione ambigua ma che serviva al mio animo per risollevarsi, per allegerirsi di almeno qualcosa.

Tutto si concluse là, perfettamente imperfetto.
Quella giornata fini, erano tutti sbigottiti, perfino Christine che organizzò tutto.

Solo Sonia battè le mani.
Quella piccola, tenera frugoletta...

battè le mani.


Salve! Questa è la nuova parte di #UnCieloBiondo!
Dopo tanto tempo senza essere aggiornata, serviva qualcosa di dinamico!
Vi invito a premere sulla stellina e commentare scrivendo le vostre emozioni leggendo questa parte!
Grazie... :)

UN CIELO BIONDO [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora