Giochi o fai sul serio?

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Che soddisfazione aver lasciato senza parole il grande Draco Malfoy, sono veramente fiera di me! Il problema è che non so dove si è cacciato, sono in ufficio da tre ore e ancora non è tornato... mi devo forse preoccupare? Aspetto ancora un po', se non si fa vivo chiamo Kevin. Non finisco neanche il mio ragionamento che la porta si apre: quell'idiota è li, con i capelli arruffati e la camicia stropicciata, che mi guarda con un ghigno degno di lui. Cosa diavolo ha combinato?! Decido di alzarmi in piedi e di affrontarlo "Alla buon'ora Malfoy, dove eri finito?" dico incrociando le braccia al petto con uno sguardo indignato. Lui si gratta il capo, chiude la porta e si va a sedere al suo posto, ignorandomi bellamente e senza guardarmi neanche di sfuggita. "Sto parlando con te" stavolta alzo la voce, mi sta facendo innervosire con quel suo comportamento da menefreghista. Finalmente mi guarda, ma è come se non lo stesse facendo, ha evidentemente la testa altrove "Cosa vuoi?" mi domanda iniziando a giocare con una biro tra le mani. Ok Hermione, conta fino a dieci, lo sta facendo apposta, vuole farti arrabbiare. Faccio un respiro profondo e prendo parola "Visto che sembri difficile di comprendonio, ti rifaccio la domanda. Dove sei stato durante l'orario di lavoro?" sorride, quasi pavoneggiandosi, ed io inizio ad avere qualche presentimento... insomma, so della fama che aveva ad Hogwarts, so che dal suo letto sono passate moltissime ragazze, e guardando come è conciato... Ma non avrà davvero... "insomma quanto ti ci vuole a rispondere!?" giuro che adesso lo crucio, possibile che non sappia dare una semplice risposta!? Finalmente vedo che sta per parlare, sempre con la sua aria da superiore "Diciamo che sono stato in compagnia..." La sua allusione non ha certo bisogno di essere chiarita. Non ci credo. Non ci posso credere. Io lo ammazzo. "Stai scherzando spero. Durante l'orario di lavoro devi lavorare, non andare a divertirti con qualche sgualdrina" Giuro che quel sorrisetto dalla faccia glielo tolgo con un bel ceffone, sono infuriata, sento che la mia faccia si sta infiammando, ma poco mi importa, mi ha davvero stancata il suo comportamento da idiota. "Uuuuhh... gelosetta Granger? Se volevi venire a letto con me bastava dirlo" Ora basta. Vado verso la sua scrivania con l'intenzione di dargli uno schiaffo, ma lui è più veloce e nel frattempo si alza in piedi e mi blocca il polso "Volevi picchiarmi Granger? Vuoi cadere così in basso?" Sibila scandendo lentamente ogni parola con uno sguardo glaciale "Se non vuoi avere danni collaterali, vedi di non prendermi più in giro" gli rispondo io a testa alta. Lui mi molla il polso e con un certo sarcasmo mi risponde "Io prenderti in giro? ma se hai fatto tutto da sola?" Sono confusa, che sta dicendo? Io ho fatto tutto da sola? Mi sembra che sia lui quello che mi ha chiaramente detto di essere andato a letto con una prostituta durante l'orario di lavoro. "Se ti calmi e ti siedi ti spiego cosa ho fatto stamattina" mi dice gentilmente, come se qualche parolina riuscisse a farmi passare il nervoso che ho addosso. Prendo posto sulla sedia davanti alla sua scrivania e mi appresto ad ascoltare "Ebbene?" domando indignata. "Sono stato in compagnia di Kevin. Siamo andati al locale che frequentava spesso la vittima per trovare delle prove o delle piste" Cosa!? Non poteva dirmelo subito? Che razza di idiota, lo ammazzo davvero stavolta. "E perché hai fatto tutta questa sceneggiata! Mi hai fatto veramente arrabbiare! Inoltre ora sono anche offesa, mi hai preso in giro!" E continua a ridere, ma perché diavolo ride in un momento simile!? Ne ho abbastanza, di lui e dei suoi giochetti idioti. Mi alzo e vado a sedermi alla mia scrivania, ha raggiunto il limite. "Eddai Granger... Mica mi terrai il muso" non lo guardo nemmeno in faccia. Stupido furetto platinato che non è altro, lo odio, non lo sopporto. "Granger? Vuoi davvero ignorarmi!?" Eccome se voglio ignorarti brutto stronzo, lo so che ti fa infuriare, ma te lo meriti. Una cosa però non ho ancora capito, perché dovrei essere gelosa di lui? Forse devo iniziare ad accettare il fatto di essere un po' interessata a lui, anche perché gliel'ho pure detto, inconsciamente, ma gliel'ho detto.
Dopo mezz'ora di silenzio dove ognuno ha continuato il suo lavoro lo sento alzarsi velocemente e dirigersi alla mia scrivania "Hey... Puoi darmi il resoconto dell'analisi di Mark sul corpo della vittima?" Mi chiede gentilmente, come se un tono diverso potesse cambiare la rabbia che mi scorre nelle vene, non rispondo e continuo con le mie pratiche. Lo sento sbuffare "La vuoi piantare di fare l'offesa e rispondermi? Io ho bisogno di quelle pratiche, è il mio lavoro non è un gioco" mi dice alzando il tono di voce. Io allora mi alzo in piedi, gliela faccio passare io la voglia di avere quella faccia da schiaffi "ma sentilo! Non è un gioco!? Che strano, perché a me sembra proprio che tu ti diverta parecchio quando sei al lavoro, o sbaglio!?" "Ma questo cosa c'entra?! Stavo solo scherzando, è incredibile quanto tu sia insopportabile!" "Parla quello che si crede il padrone assoluto del mondo! Che ha sempre ragione e che si può permettere di giocare con i sentimenti degli altri!" Ops... Forse questa mi è scappata... Mi guarda stranito, devo inventarmi qualcosa, e in fretta, mi sposto dalla scrivania e vado vicino alla finestra, lui mi segue "che vuoi dire? Non dirmi che prima ho giocato con i tuoi sentimenti" il cuore mi batte veloce, pensa Hermione pensa, mi giro verso di lui, siamo molto vicini "ma che dici?! Intendevo quando mi prendevi in giro a scuola, sai, fa male essere odiati e considerati feccia, anche dal proprio peggior nemico" me la sono cavata, più o meno... Spero di essere stata credibile. Lui continua a fissarmi e, avvicinandosi ancora di più, dice "non ti credo, mi stai mentendo" no no no no no! E adesso che faccio!? "Non mi interessa se tu mi credi o no! Fatto sta che sono infuriata!" Dico alzando di nuovo la voce. "Ma perché diavolo lo sei! Non ti ho fatto niente di grave!" "Mi hai presa in giro, ridendo di me!" Rispondo io. "Mi hai fatto sentire una stupida! E non mi hai chiesto nemmeno scusa!" Sembra davvero esasperato dalle mie lamentele "e va bene!" Urla allargando le braccia mollemente "volevo vedere se saresti stata gelosa! Soddisfatta?!" Spalanco gli occhi, sorpresa "volevi... Volevi vedere se mi sarei ingelosita? Perché?" Vedo le sue gote leggermente arrossate, che anche lui provi un leggerissimo interesse per me? "Che domande sono! Volevo... Volevo semplicemente farti uno scherzo e prenderti in giro" certo, come no... Riprendo la sua frase di prima, tanto per irritarlo e farlo confessare "non ti credo, mi stai mentendo" incrocio le braccia al petto in attesa di una risposta. Lo vedo in difficoltà, sta pensando a una risposta, lo so, sembra che finalmente stia per parlare e... Qualcuno bussa alla porta. Che nervoso! Come si suol dire, un "tempismo perfetto".

Together until the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora