Finzione o realtà?

2.3K 151 16
                                    

Non lo sopporto , giuro che se ne avessi avuto la possibilità lo avrei già strangolato. Perché si deve ostinare a fare l'idiota?! Per di più mentre lavora, è del tutto inaccettabile e sconsiderato. Finché non si dà una regolata ho deciso che lo ignorerò bellamente e che non si faccia strane idee sul fatto che io possa essere gelosa, perché non è assolutamente questo il motivo per cui sono così infuriata ma lo sono a causa del suo comportamento borioso e infantile: quell'idiota deve crescere. E così, carica e motivata, raggiungo il mio ufficio dopo aver salutato Kevin e Lucy. Apro la porta e vedo il mio fantastico collega seduto sulla poltrona a fissare un punto indefinito fuori dalla finestra, mi sembra pensieroso. "Buongiorno Granger" esclama con un tono neutro senza nemmeno girarsi verso di me, "Ciao" rispondo io sedendomi al mio posto. "Prima è passato Kevin, a quanto pare ieri una spogliarellista gli ha fornito un po' di nomi. Dobbiamo andare a fare colazione in un bar babbano e incontrare, per caso, una coppia sposata. Il marito era un assiduo cliente della vittima" continua a non guardarmi in faccia, che odioso! Come se la colpa fosse mia! "Bene" continuo a fissarlo, si girerà prima o poi! Come non detto, il principino dei miei stivali si alza in piedi e indossa la giacca "Bene, andiamo" mi alzo anche io imitandolo. Appena fuori dal ministero mi afferra le mani senza fiatare, mi guarda intensamente negli occhi (finalmente!) e subito ci smaterializziamo in un vicolo vicino a quel presunto bar. Sto per incamminarmi ma lui mi blocca prendendomi per un braccio "Ascolta Granger, so che sei sulle tue per il mio comportamento di ieri al locale, sappi che se ti aspetti delle scuse non le riceverai, non sei né la mia fidanzata né tantomeno mia madre, e io faccio quello che voglio." Lo gelo con lo sguardo, brutto idiota di un furetto! Come si permette di parlarmi così! Manco fosse il padrone del mondo! Fa un respiro profondo, quasi stanco dopo essersi prodigato a sbattermi in faccia quanto io poco valga per lui, in effetti mi sento un po' offesa... Riprende il discorso "Comunque propongo una specie di tregua fra colleghi, dopo il lavoro sarai libera di insultarmi quanto vuoi, stessa cosa che potrò fare io, ma vorrei davvero instaurare una pacifica convivenza durante l'orario di lavoro, altrimenti finiremo per stancarci il doppio e a fare le cose male." In effetti ciò che ha detto è sensato, tralasciando la parte iniziale, non posso di certo oppormi, so che mi ero ripromessa di ignorarlo ma per il bene della missione farò uno strappo alla regola. "Sono d'accordo con te" Sembra quasi essersi rilassato dopo la mia risposta, mi guarda negli occhi e sorridendo mi dice "Tregua?" "Tregua.". Raggiungiamo l'entrata del bar, mi affido completamente a Malfoy non avendo visto nessuna foto degli individui che stiamo cercando, si avvicina al mio orecchio sussurra "Eccoli la" puntando lo sguardo su una coppia seduta vicino alla finestra. Ci avviciniamo mentre io non ho idea di cosa devo effettivamente fare, quello sciocco poteva almeno avvertirmi sui suoi piani dopo aver sbandierato il suo desiderio di mantenere pace e serenità! Lo vedo bloccarsi davanti al loro tavolo con un'espressione sorpresa "Non ci credo, non mi dica che lei è... no, incredibile! Lei è Jack Buckley!? Il grande genio delle televendite!?". L'uomo sembra essere lusingato, beh devo dire che Malfoy ha fatto le sue ricerche e si è preparato un bel copione per incastrarlo. "Si, sono io! Con chi ho l'onore di parlare? Ci siamo già visti?" La moglie sembra ignorare la conversazione dei due preferendo squadrarmi da capo a piedi, quasi dovesse analizzarmi. "Non credo signore, sono Alex Bay, lavoro per il canale 45" così dicendo si avvicina e gli porge la mano, che il genio delle televendite sembra afferrare subito con vigore "Sà, lei è una leggenda dalle nostre parti" dice Draco continuando ad adularlo. E, probabilmente come il mio collega aveva previsto, ci chiede di accomodarci con loro. "E dimmi, chi è questa deliziosa signorina?" dice lui spostando lo sguardo famelico su di me, mi sta letteralmente mangiando con gli occhi e la cosa non mi piace per niente. Sto per rispondere dicendo che sono un'amica di questo Alex, quando il biondo mi afferra per i fianchi in un modo quasi possessivo attraendomi a sé e facendomi arrossire dalla testa ai piedi "Lei è Kate, la mia fidanzata". Io dovrei essere... cosa!? Ma che diamine ha in testa quell'idiota! Giuro che quando esco di qui lo concio per le feste, per ora mi tocca fare buon viso a cattivo gioco. Così porgo la mano a quel viscido, che vuole addirittura esporsi con un elegante baciamano sotto gli sguardi infuocati della moglie, che si limita a guardarmi con aria seccata e a dire "Io sono Hilary, piacere". Ci accomodiamo e Draco posiziona il braccio sulla mia spalla, il che mi fa uno strano effetto, ma mi fa anche infuriare perché mi sembra che se ne stia un po' approfittando per mettermi in imbarazzo. Jack e il mio fidanzato iniziano a discutere di televisione e vendita, ma quanta roba si è imparato Malfoy? Un libro intero!? Dopo un po' sento lo sguardo dell'uomo posarsi su di me, più precisamente sul braccio di Malfoy intorno alle mie spalle "Siete una coppia molto affiatata vedo" mi limito a fare un sorriso tirato, mentre Draco sorride apertamente e dice "Beh, in effetti non siamo stati sempre così, ci siamo conosciuti a scuola e non facevamo altro che punzecchiarci, la prendevo in giro puntualmente ogni giorno." Afferma con un piccola risata, poi si volta verso di me e mi guarda negli occhi, sto letteralmente andando a fuoco "Litighiamo anche adesso spesso e volentieri, ma, a differenza di prima, facciamo sempre pace, perché ci amiamo." così dicendo si avvicina al mio viso, mentre io impotente guardo quegli occhi stupendi fissarmi con una luce nuova, sbaglio o c'erano delle allusioni alla nostra litigata di prima? Inaspettatamente mi bacia e non posso fare altro che rispondere al bacio, non devo destare sospetti. Ho i brividi e non so perché, non mi sono mai sentita così in vita mia, sento che vorrei approfondire, che vorrei di più, voglio assaporare quelle labbra a lungo, e mentre lui mi accarezza il viso mi sento bene, mi sento al sicuro. Dopo poco ci stacchiamo ed io sono sconvolta, non so cosa fare, ci fissiamo per pochi secondi per poi sentire Jack complimentarsi con noi "Siete proprio una bella coppia, a quando il matrimonio?" domanda sghignazzando, "Io direi il più presto possibile! Tu che dici, amore?" dice Draco con un tono smielato, guardandomi intensamente negli occhi. Ho paura a parlare, credo di non avere più la voce a causa delle troppe emozioni, ma non posso mandare tutto all'aria proprio ora, così mi schiarisco la voce e rispondo sorridendo "Concordo pienamente, tesoro". Devo uscire di qua al più presto, ho bisogno di aria, mi sento soffocare e la mia testa sta per esplodere a causa di tutte le domande che mi sto facendo: Perché l'ha fatto? Non era necessario. Voleva forse rendere la nostra relazione più realistica per convincere l'uomo? Mi sembra abbastanza idiota da crederci anche senza effusioni in pubblico. E perché mi ha guardato così? Con quella luce negli occhi? Stava forse fingendo? Ma come si può fingere qualcosa che sembra così vero, profondo. E perché ha detto che sono proprio la sua fidanzata? Voleva proteggermi dagli sguardi famelici di Jack? O voleva semplicemente imbarazzarmi? Non capisco più niente, so solo che devo uscire. Draco sembra notare la mia espressione confusa e preoccupata, così dopo aver inventato una scusa e aver ottenuto il numero di telefono di Jack, mi accompagna fuori sempre tenendo il braccio intorno alla mia vita. Raggiungiamo velocemente il vicolo, il colore del mio viso è ormi lontano dall'essere vagamente naturale, sono sopraffatta dal caldo e non a causa del clima, visto che è piuttosto freddo. Lui sembra ignorare ciò che è appena accaduto prendendomi le mani per smaterializzarci, ma io non glielo permetto, eccome se non glielo permetto, non può di certo scappare via così dopo il nostro bacio. Voglio spiegazioni e risposte alle domande che mi sono fatta là dentro per tutto il tempo. Incrocio le braccia e prendo coraggio "Prima di andare, voglio sapere perché mi hai baciata" lo guardo seria, e leggermente ansiosa. In risposta lui mi fissa stranito, come se fosse ovvio il motivo per cui si è comportato in quel modo. "Era parte della recita, tu eri la mia fidanzata e mi sembra che gli innamorati si scambino odiose effusioni in pubblico" il suo tono è infastidito, sembra quasi che mi abbia dovuto fare un favore baciandomi quando invece ha fatto tutto da solo! "Non mi sembrava necessario, il tipo ci aveva già creduto, perché baciarmi senza motivo!? E soprattutto perché hai detto che sono la tua fidanzata?" Mi sta facendo arrabbiare, con i suoi modi altezzosi, mi sembra il Malfoy di Hogwarts. "Ferma un secondo, mi sembra che tu ti stia immaginando un po' troppe cose. Ho detto che sei la mia ragazza perché è stata la prima cosa che mi è venuta in mente; riguardo al bacio, non volevo avere dubbi, quello stupido doveva crederci al cento per cento e solo con un gesto del genere potevamo convincerlo del tutto.". Perché ho come la sensazione che mi stia omettendo qualcosa? Andiamo, le sue giustificazioni reggono ben poco e non vuole essere sincero con me perché come al solito deve nascondere i sentimenti. Insomma, io... io ho provato qualcosa con quel bacio, e credo che anche lui abbia sentito qualcosa. Si può parlare di attrazione fisica, certo, ma rimango dell'idea che sia stato più profondo di quanto sembra. Non voglio che si chiuda in sé stesso come al solito, voglio il suo parere su quel bacio e se non lo otterrò con le parole, lo otterrò in un altro modo. Mi avvicino a lui (sono piuttosto audace oggi, devo ammetterlo), metto le braccia intorno al suo collo e mi avvicino al suo viso. Ho fatto tutto fin troppo velocemente, perché lui riuscisse a bloccarmi. Mi sta fissando, vedo di nuovo quella luce nei suoi occhi, quella scintilla luminosa e piena di vita che mi fa sentire speciale, protetta. Mi avvicino alle sue labbra, sono intenzionata ad avere una risposta e la otterrò, non importa come e non mi interessa se devo caricarmi di tutto il coraggio grifondoro che ho in corpo. Non sposto lo sguardo dai suoi occhi, le mie labbra sono ormai a un palmo dalle sue, e sussurro scandendo le parole lentamente "Dimmi che quel bacio non era nulla, che non hai sentito niente, che era solo per la recita e che non lo volevi davvero" sospiro e lui sospira insieme a me "Guardami negli occhi e dimmi la verità, dimmi che non ci hai messo passione, dimmi che sei rimasto disgustato al solo pensiero di aver baciato una mezzosangue". Rimaniamo in silenzio e a quella distanza ravvicinata non so quanto ancora posso resistere, voglio baciarlo, voglio sentire di nuovo quelle sensazioni meravigliose, voglio sentirmi viva come mi sono sentita in quel bar, e non mi interessa se a darmi quello che voglio sarà un idiota borioso, arrogante, vanitoso e pieno di sé, perché sento che c'è dell'altro in lui, voglio scoprire cosa nasconde e smascherarlo una volta per tutte da questa messa in scena che va avanti da anni ormai. 

Together until the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora