I'm mess

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PROSPETTIVA BROOKE
Ero stanchissima, passai la notte in bianco a causa dei miei attacchi improvvisi e del mio dolore fisico. Per quanto Zayn fosse "sobrio" cercava di aiutarmi.
Riuscì a dormire dopo uno dei tanti attacchi. Finchè Zayn non iniziò a cullarmi dolcemente tra le sue braccia. Mi risvegliai poco prima di lui, lo guardai mentre riapriva gli occhi, dalla sua espresione notai la confusione più totale, poi stropicciandosi gli occhi si guardò attorno.
-Buongiorno, come ti senti?
-Buongiorno. Sto bene, davvero anche se mi dispiace doverti chiedere di andartene.-
-Tu starai bene?-
-Da quando ti preoccupi per me?- Chiesi corrugando la fronte
-Da quando ho capito di provare per te e di non volerti perdere.-
Disse posando le sue labbra sulle mie.
Avrei voluto averlo incontrato in un altra circostanza magari, ma la vita si sa é imprevedibile.
-Tornerò presto te lo prometto.-
Sussurrò queste dolci parole, però ahimè non sapeva che per noi due non ci sarebbe stato futuro. Per quanto io lo amassi nel mio piccolo,  sapevo che non avrebbe retto ad un altra perdita. Per quanto lui mi amasse non sapeva che quella probabilmente sarebbe stata una delle ultime sere passate assieme.
Durante il giorno riuscí a mettere in atto il mio piano per scappare da qui.
Entrai nell'ufficio del dottore con l'aiuto di Duma.
Una volta dentro feci la telefonata che mi avrebbe permesso di attuare il tutto. In una manciata di minuti riuscì a dire ciò che dovevo. Nel mentre Duma riuscí ad intrattenere il dottore per chiedergli le dimissioni come da me richiesto dopo diversi tentativi che andarono a buon fine. Gli promisi di dargli un gruzzolo di soldi che gli permetterà di mantenersi finché non avrà un nuovo lavoro o almeno quanto basta.
Probabilmente nessuno crederebbe di aver ancora qualcuno su cui fidarsi ciecamente.
Tornando a noi, questa sera avrei incontrato Zayn e dovrò trovare il modo di allontanarlo da me, una volta per tutte.
Il giorno trascorreva tranquillo, io e quei pochi pazienti dimenticati, ci spostavamo da una stanza all'altra come zombie per la solita routine giornaliera programmata dal dottore. Stranamente prima di cena Duma se ne andò salutandomi con un caloroso abbraccio,
-Stai attenta la fuori.-
-È il mondo che starà attento a me! Davvero non preoccuparti me la caverò benissimo e tu avrai un futuro migliore lontano da qui-
-Arrivederci Brooke, tante care cose.-
-Buona serata Duma.-
-Forse un giorno ci incontreremo-
Con ciò se ne andò via.
Dopo cena come previsto vidi Zayn. Solo dopo esserci salutati con un bacio gli chiesi di parlargli in privato.
-Devo parlarti, ti va di giocare a scacchi? Non voglio insospettire gli infermieri-
-Si, va bene.-
Diventò irrequieto, il suo sguardo lasciava trapelare ogni tipo di emozioni. Raggiungemmo la libreria dove trovammo la scatola di legno per giocare a scacchi, ci sedemmo su una poltrona e posammo in mezza noi la scatola, intanto che sistemavano le pedine iniziai a parlargli.
Non ci volle molto per mandarlo in escandescenza, provai a farlo ragionare finché l'odore di bruciato ci interruppe, qualcosa non andava. Inizialmente ci fu un silenzio tombale, finchè non venne interrotto dalle urla strazianti provenienti da ogni parte. Zayn spaventato afferrò il mio polso trascinandomi fuori dalla biblioteca. Le fiamme non erano ancora estese, vorremmo lungo il corridoio finché non iniziarono a rompersi i vetri per il calore condensato nella stanza che si stava formando. Tornammo indietro in cerca di una via d'uscita, ci guardammo attorno e notammo la finestra della biblioteca che non aveva le sbarre. La rompemmo con una sedia prima di uscire a turno da essa.
Non seppi esattamente quello che successe in quel momento, però una cosa era certa non avrei potuto far molto per i pazienti che erano rimasti in quell' edificio in fiamme.
Potevamo sentire le loro urla di terrore, ed era come essere in uno di quei film horror, consapevole che era tutta una finzione solo che tutto ciò è reale.
L'unica cosa che potevamo fare in quel momento era quello di allontanarsi da li cercando aiuto, però a chi lo avremmo chiesto se non passava mai nessuno. Dovetti sperare che gli infermiri di turno li aiutassero.
Durante la fuga afferrai il braccio di Zayn fermandolo per mostrargli il sentiero del santuario che usavo solitamente, finché un enorme esplosione ci fece scaraventò violentemente a terra. Un istante dopo sembrò andare tutto a rallentatore ai miei occhi, guardai Zayn svenuto a terra con il viso sporco. Gli andai incontro cercando di svegliarlo in tempo prima di dar tempo alla seconda esplosione di avvenire mentre eravamo li. 
Appena si riprese lo aiutai ad alzarsi affermandogli  la vita con una mano e con l'altra portai il suo braccio dietro il mio collo, cercando di raggiungere il prima possibile la strada principale dove a breve avrei dovuto trovare il mio amico, ma le cose non andarono come previste. Sentivo che qualcosa dentro di me si stava per spezzare, non riuscivo a trattenermi oltre. Iniziai a piangere silenziosamente.
-Andrà tutto bene, te lo prometto. -
Ebbi appena il tempo di finire la frase che Zayn biascicó qualcosa che non compresi, finchè non lo ebbi svenuto tra le braccia. Con enorme fatica lo adagiai per terra, ripresi un po' di fiato prima di continuare il cammino trascinandolo per le spalle con fatica fino a raggiungere il punto d incontro stabilito dal mio complice.
Prospettiva Ethel
Mancava poco alle due del mattino stavo finendo di cucire l'ultimo vestito di una sfilata finché non iniziò a suonare il telefonino. Mi alzai dalla scrivania per rispondere al telefono attaccato alla presa senza guardare chi fosse la persona che chiamava.
-Pronto?-
-Ethel, sei tu?-
-Si, chi parla?-
-Sono Brooke, ti ricordi di me vero Eth?- chiese con gentilezza
Pochi istanti dopo le risposi, non mi aspetto una chiamata da parte sua.
-Si, mi ricordo di te. Come stai? -
-Mi fa piacere. Ho bisogno del tuo aiuto. Ascoltami attentamente, non lo ripeterò due volte. È successa una cosa brutta questa sera... Ho bisogno che tu ti prenda cura di Zayn per me, hai capito? Se lo farai te ne sarò eternamente grata, ma ora bando alle ciancie e dammi il tuo indirizzo vengo a prenderti-
-Non capisco che cosa vuoi dire con ció. Che cos'è successo a Zayn!? Come mai sei fuori dall'Istituto?il dottore ti ha fatto uscire, e perché devo darti il mio indirizzo?!-
Non ricevetti alcuna risposta da parte sua, così mi limitai a dargli il mio indirizzo nella speranza che una volta incontrata dal vivo rispondesse alle mie domande.
Presi lo stretto necessario ed uscì dal mio appartamento.
Pochi istanti dopo un furgoncino scuro si fermò davanti a me, un po' intimorita per via della paura vidi il finestrino abbassarsi, un ragazzo dai capelli rossi dal viso familiare mi saluto educatamente finchè non comparve la faccia di Brooke, il suo viso era più scavato dall' ultima volta che le feci visita ed era anche più sporco del solito.
-Sali principessa, non abbiamo molto tempo Zayn non sta affatto bene.-
Non me lo feci ripetere due volte, salii sul furgoncino che andò dritto al St Thomas' Hospital di Londra. Durante il tragitto chiesi informazioni a Brooke, ma l'unica che ebbi era il nome dell' autista che guidava il furgoncino. È il famosossomo Ed Sheeran. Inizialmente ero sconvolta di saper che una ragazza come lei conoscesse un cantante famoso, e secondo perché ci ha coinvolto in tutto questo(?). Ad ogni domanda posta, la mora dava risposte vaghe o diceva che meno sapevo e meglio era.
Giungemmo all' ospedale in un batti baleno.
Appena ci fermammo scesi dal furgoncino, aprì lo sportello posteriore per poi correre dentro l ospedale chiedendo aiuto.
In fine rimasi con Zayn in ospedale come richiesto da Brooke.
Inizio flashback
Durante il tragitto, rimasi accanto al guidatore, mentre Zayn e Brooke erano nel posto del passeggero dietro. Lei iniziò a parlare poco prima dell arrivo.
-Dopo questa sera io e te non ci rivedremo più, Ed fingerete di non esservi mai conosciuti. Per quanto riguarda Zayn, spero solo che lui possa capire.-
-Non ho capito niente però va bene. Anche se non mi sarebbe dispiaciuto andare al concerto di Ed senza prendere il biglietto-
Il rosso rise di gusto sdrammatizzando la situazione che si era creata, poi quest ultimo aggiunse
-Che furbetta!-
-Ed è fantastico Ethel, forse un giorno potrebbe anche aiutarti- Disse Brooke prendendosi una pausa  -Appena sarai dentro gli infermieri ti chiederanno cosa gli sarà successo, e tu dovrai dirgli che c'è stata una violenta lite con il tuo ex ed era nei paraggi del parco dove ti ha protetto. Infine indossa le mie scarpe così sarà più credibile. Ricordati di non dire mai la verità su questa sera, avrai una vita migliore te l'ho assicuro.-
-mi spiace interruppere ma siamo arrivati- Affermò Ed
Con la coda dell occhio notai Brooke prendere la mano di Zayn allungando si verso di lui, gli stringeva la mano tra le sue mentre gli sussurrava qualcosa che probabilmente solo Ed capì il suo significato.
"Ti amo così tanto, amore mio"
Disse prima di lasciargli un casto bacio a fior di labbra.
-È ora-
Fine Flashback
Poco prima prima delle sette del mattino chiamai i ragazzi, senza dir niente di tutto quello che era successa quella notte.

Don't wanna go homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora