What happens?

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PROSPETTIVA LIAM

Biip... Biip...Biip

-Maledetta sveglia! - Imprecai

Spensi la sveglia solo dopo averla trovata. Mi girai nel letto per dar un bacio a Sophia prima di andare a volontariato. Sono stato male per un po', perciò oggi sicuramente sarebbe stata una giornata davvero interessante. Dopo essermi lavato e vestito, andai oltre.

Appena scesi dall'auto, sentii una strana sensazione; "Eppure non mi sembra di essere stato via così tanto" pensai tra me e me mentre entravo nell'edificio. Qualcosa non andava, i pazienti avevano una strana divisa -tipo i carcerati-. Continuai a guardai attorno stupefatto, andai in caffettiera nella speranza di trovare uno dei miei amici e capire che stesse succedendo. Varcata la soglia, salutai Niall che venne ad abbracciarmi, notai solamente che gli infermieri/e avevano la stessa divisa bianca e che Niall teneva il suo solito abbigliamento quotidiano.

-Amico che sta succedendo qua dentro!?-

-Sono cambiate un sacco di cose da quando ti sei ammalato. Oddio non che prima non sia cambiate, però sabato scorso sono arrivati un sacco di scatoloni, con cianfrusaglie varie.-

-Immagino che una di queste sono le divise da carcerati per i pazienti, il brutto è che sono tetre oltretutto. - Affermo a malincuore

-E' vero, sono tutte grigie. Bleah! Ora mi spiego meglio, il dottore ordinò a tutti gli infermieri di prendere gli indumenti delle persone dandogli la divisa da "carcerato". Infine ci sono nuove regole e altre attività da scegliere anziché lasciarli liberi per i corridoi e il giardino.

-L'ho notato, ma come si può fare questo a queste povere persone? - Chiesi

-In più qualche giorno fa il dottore ha fatto chiamare Jessica, per dirle che a fine mese sarebbe potuta tornare a casa. Il bello è che non manderà a casa solo lei ma anche altri pazienti. Però da quello che ho capito, quelle poche persone che se ne andranno da qui cambieranno clinica. - Continuò lui

Rimasi sbalordito dalle sue parole, richiusi la bocca velocemente per evitare che i moscerini entrassero e continuai a discutere della situazione. Discutemmo fino a che non fu ora di pranzo.

Una volta che finirono tutti di mangiare, in silenzio andarono in giardino come richiesto dal dottore a prendere l'unica ora di aria fresca permessa per tutti prima di rientrare. Altri invece andarono in biblioteca a leggere un libro con uno degli infermieri per aver un dibattito, mentre un altro gruppetto di tre massimo quattro persone andarono in un'altra sala a dipingere tele con gli acquarelli. Questo posto stava diventando un vero e proprio carcere per i pazienti. Cercai Brooke e Jessica, però trovai solamente la ricciolina, in una sala con altre tre persone che dipingevano un vaso vuoto dove dentro doveva esserci della frutta. Mi avvicinai a lei sorridendogli,

-Liam- Salutò

-Come va? -

-Bene, più o meno. Scusa se ti sembrerò scontrosa, ma che ci fai qui? Non dovresti essere con Brooke, di solito siete come gli inseparabili- Disse con disinvoltura mentre dipingeva

-Non la trovo e poi volevo stare con entrambe. - Feci una pausa- Sai, ho saputo che a fine mese te ne andrai da qui. -

-Si è vero, però mancano ancora due settimane e mezzo se va bene alla fine di questo mese, anche se non so più che giorno sia oggi. -

-Oggi è mercoledì quattro marzo- Le sussurrai

-Oh, fantastico ora so che manca un infinità alla mia liberazione- Disse sarcastica

-Forse è meglio se ti lascio in pace. Comunque prima di andarmene, per caso sai dove potrebbe essersi nascosta Brooke? E con Lou come va? - Gli domandai

Don't wanna go homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora