Mixed feelings

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PROSPETTIVA ETHEL

Ancora non riuscivo a credere di aver ottenuto un lavoro come commessa per una marca di intimo famoso in tutto il mondo. A parte lo sconto dipendenti sull'intimo, non credo l'avrei usato in intimo così chic per me. Non riuscendo a credere ancora di lavorare per un marchio del genere, non voglio immaginare le modelle che lo portano sulle passerelle di Londra. Anche se miro tanto ad avere una sfilata tutta mia in giorno.

Per quanto riguarda il coinquilino dei ragazzi, se ne andò via prima ancora che il contratto gli scadesse e a dirla tutta a me non dispiaceva affatto dato che finalmente potevo avere un pò più di privacy. Anzi avevo finalmente una stanza tutta per me, quindi più privacy. Infine se avessi guardato la mia vita amorosa in terza persona avrei notato un pochino di più l'attaccamento del biondo nei miei confronti, tralasciando i sentimenti di Harry che erano abbastanza confusi come i miei nei suoi confronti. Anche se aveva delle ochette giulive che gli giravano intorno, un po' mi seccava che lui le assecondasse, anche se in realtà dovrei stare zitta dato che sto praticamente con il biondo o almeno credo.

Mercoledì 25 febbraio

Rientrai a casa nel tardo pomeriggio, dopo una mattinata davvero estenuante. Varcai la soglia della porta assicurandomi che in casa non ci fosse nessuno prima di farmi una doccia calda e rilassate prima di mangiarmi qualcosa.

Assciugai i capelli ed aver indossato un pantaloncino ed una maglietta da due soldi, poi andai in cucina. Senza rendermene conto trovai Harry bere un bicchiere d'acqua mentre guardava il cellulare.

-Ehy, ben tornato a casa! - Lo salutai

-Ciao piccoletta- Ricambiò lui

Posò il bicchiere nel lavello, rimise il cellulare nella tasca posteriore e venne ad abbracciarmi. Direi che ci abbracciammo in un modo piuttosto strano, perché da quello che sapevo io, due persone stanno una davanti all'altra cingendosi il busto con le braccia non che il ragazzo sollevi la ragazza facendola sollevare da terra aspettando che lei gli cinga la vita con le gambe.

-Hai mangiato? - Domanda preoccupato

-No, ho fatto una doccia prima perché non volevo avere un indigestione-

-Dai ora ti siedi sulla sedia che ti preparo un bel toast al formaggio. -

Disse adagiandomi sulla sedia che goffamente aveva appena spostato prima di adagiarmi sopra essa.

Si avvicinò al frigo prendendo gli ingredienti posandoli poi sul piano cottura, si girò guardandomi come se fosse indeciso di farmene un altro.

-Me ne basta uno, giusto per non sfondarmi a cena-

-Mangi ancora come una pulce, mi chiedo come hai fatto ad uscire dall'Istituto se mangi peggio di prima. - Constatò

-Che vorresti dire, con ciò? Non sembri felice del fatto che io sia uscita da la dentro. - Replicai bruscamente

-Non è quello che volevo dire. Scusami Ethel, non volevo offenderti in nessun modo e solo che mangi ancora poco per me. - Si giustificò

-Non devi preoccuparti, questa mattina ho mangiato due tazze di cereali. -

-Mi fa piacere. - Disse tornando a cucinare

Quando il toast al formaggio non si sciolse tutto il riccio me lo porto su un piatto, me lo posò davanti alla faccia ed io iniziai a mangiare con lui accanto a me. Finii di mangiare alla svelta, lavai il piatto ed andai in salotto seguita silenziosamente da Harry che continuava a scriveva imperterrito al cellulare. Sicuramente stava parlando con Laurel la sua ragazza (sgualdrina) attuale, mi chiedo perché non rinchiudano le persone come lei nell'istituto da cui sono uscita, anziché le ragazze con i miei stessi problemi. Anche perché sono le persone con pregiudizzi che portano le altre a far ciò che fanno credendo di portersi permettere di essere chissà chi per giudicare le atre persone. Questo è un argomento del tutto diverso, però ora torniamo a noi; "Come fai ad amare quella bionda ossigenata, oltretutto più finta della barbie!?" mi domandai accendendo la televisione.

Don't wanna go homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora