Show my love for you has never been my strong point

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PROSPETTIVA ETHEL

Ero seduta su una delle poltroncine assieme a Jessica, presso Starbucks. Le spiegai come mai ebbi una settimana infernale con le mie coinquiline, la ricciolina non poteva far a meno di affermare che erano delle "Stronze finite". Cercò anche di trovare una soluzione al problema, però oltre al trasferimento come disse lei c'era anche la possibilità di far dare una calmata all'attuale ragazza di Harry e per fare ciò dovevo parlargli.

-Magari dopo lo chiamo- Dissi

-Forse, bisognerebbe provare. Sempre se non ti manda a quel paese prima.- Constatò Jessica

-Vuoi che faccia lo stronzo, con me? Oddio dopo sabato scorso potrebbe anche essere, ma nel dubbio tentar non nuoce.- Ribadii

-Chiamalo ora. Se è libero puoi raggiungerlo o farti raggiungere.- Disse Jessica

-Dici? Non lo so, magari dopo.-

- No. Ora o mi arrabbio-

La mia amica mi incitò a modo suo di chiamarlo, così feci lo chiamai pur di far smettere la mia amica di assillarmi con quel "Chiamalo, ora. o Muoviti!". Rispose al quinto squillo con un semplice pronto, rimasi un attimo in silenzio prima di dirgli che ero io e che volevo parlargli dal vivo. Con tutta la finezza di questo mondo mi mandò a fanculo, aggiungendo un "non chiamarmi più, sgualdrina". Non sapevo se ridere o piangere a quelle parole, scambiai un attimo uno sguardo d'intesa con la mia amica prima di riagganciare sentendo in sottofondo la voce della mia coinquilina.

-Che cafone- Affermò Jessica

-Lascia stare, non capisce niente.-

Dissi gettando il telefono sul tavolino davanti a noi.

-A me importa, perché non ci si comporta così con gli amici o almeno quelli più cari! Comunque sia io andrei a casa sua a dirgliene quattro, sperando di trovarlo a letto con quell'oca giuliva della tua collega o coinquilina che sia lasciandoli entrambe insoddisfatti.- Aggiunse lei

-Jessica! Per piacere che brutta visione!-

-Cosa?! Se lo meriterebbe.- Disse con un ghigno

-Oltre al fatto che dovrei stalkerarlo e non ne ho alcuna intenzione, anche perché ho una mia vita alla fine.- Gli ricordai

-Fa come vuoi. Ora però devo andare, ci vediamo domani pomeriggio?- Chiese preparandosi

-Ti faccio sapere. Ciao Jeh - Le diedi una bacio sulla guancia

Rimasi seduta al tavolo da sola a fissare il mio caffè, finché non mi chiamò Niall. Guardai il display del telefono come se fosse un'oasi in mezzo al deserto del Sahara.

Ebbi appena il tempo di salutarlo che mi chiese dove fossi. Gli risposi dopo di che mi disse di aspettarlo dov'ero.

Aspettai l'arrivo del biondo, che non tardò ad arrivare con il fiatone. Lo guardai invitandolo a sedersi per riprendere fiato, gli passai il caffè ordinato apposta per lui e chiesi di che cosa avesse bisogno.

-Devo parlarti di Harry.-

Ci guardammo negli occhi così a lungo, che per un attimo pensai di essermi persa nei suoi.

-Sta male è sempre peggio. Beve come una spugna, torna a casa e non dorme affatto delle volte.- Iniziò a raccontarmi

-Beh non vedo cosa centro io con lui.- Dissi interrompendolo.

-Centri e come se centri. Da quando ho parlato con quell'oca della sua ragazza, mi ha detto che non ti sfangava poi ho chiesto a Jessica e ho fatto due più due ed eccomi qua.- Ribadii

- Niall, io... -

Questa volta fu lui a interrompere me, posando un dito sulle mie labbra. A quel contatto capì che mi mancava tantissimo.

-Ti ho amato come non ho mai amato nessun altro in vita mia, mi manchi certe volte ed altre ti vorrei uccidere lo confesso. Però ci tengo di più alla nostra amicizia, forse non era destino che noi stessimo assieme-

Lo disse con un tono dispiaciuto, abbassando lo sguardo, poi rialzandolo facendo si che i nostri occhi si incontrassero.

- Ti ho amato come non ho mai fatto, ho provato a far funzionare la cosa davvero.-

- A quanto pare non è stato sufficiente, però non sono qui per parlare di noi.- Sospirò prima di riprendere a parlare - Devi andare da lui, fargli capire che ci tieni a lui e che lo ami. -

Le parole sembrarono morirgli in bocca. Gli ricordai che attualmente io ero fidanzata con un ragazzo fantastico, ma lui non volle ascoltare ragioni. Prima di andarsene mi stampò un bacio sulla fronte poi aggiunse "Qualsiasi cosa ti dirà, tu stagli accanto ha bisogno di te".

Dopo la discussione con Niall, andai da Elijah per il resto della giornata. Quelle parole mi ronzarono tutto il tempo per la testa, non sapevo come comportarmi e cosa avrei fatto una volta seguite le parole di Niall. La cosa che mi preoccupava di più era la reazione di Elijah, mi sarebbe dispiaciuto lasciarlo per stare con altro ragazzo.

Quella sera stessa a casa di Elijah, parlammo un pò del più e del meno finché non mi riportò a casa. Entrai cercando di fare piano, sgattaiolando in camera per andare a dormire data l'ora che si era fatta.

Diverse ore dopo il telefono prese a suonare. Maledì la persona che mi chiamò e maledì il fatto di non averlo spento. Risposi con un pronto impastato e sentii la voce della mia amica tremolante.

-Jeh?-

-Vengo da te sta notte, non so dove altro andare-

-Ok, ti aspetto. Sono nel mio appartamento.- Le dissi

-Arrivo- Aggiunse infine lei riagganciando

Aspettai la mia amica, ferma sul divano. Nell'attesa non potevo far a meno di preoccuparmi per Harry e della sua situazione emotiva...







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