Worries

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PROSPETTIVA JESSICA

Come ogni routine che si rispetti, la vita scorre molto, molto, forse anche troppo lentamente per i miei gusti. L'unica cosa che potrebbe rompere questa routine è la possibilità di uscire da questo istituto una volta per tutte.

Del resto come ogni altra mattina che si rispetti, ero seduta al tavolo con le mie amiche. Loro stavano ancora mangiando, mentre io finì quasi subito.

Quando uno degli infermieri, si avvicinò a Ethel dicendole che "Il Dottor Smith l'attende nel suo ufficio, dopo la colazione".

Ecco è proprio questo che intendevo dire poco fa, sul come cambiare la routine giornaliera di una persona.

Successivamente Ethel si alzò dalla sedia assolta dai suoi pensieri, si incamminò verso porta senza salutarci. Guardai Brooke, ignorando la maleducazione della mora.

-Che cosa vogliamo fare, oggi? -

-Niente, come sempre del resto- Rispose lei

-Simpatica come sempre. - Ribadii

-Non so, diamo una mano all'Irish? Oppure stiamo in caffetteria, a sorseggiare caffè per tutta la mattina mentre aspettiamo di pranzare? - Propose Brooke

-Oddio, che proposte oscene. Stai attenta a non osare troppo altrimenti gli infermieri potrebbero pensar male - Affermai

-Non vedo alternativa migliore visto che fuori piove e noi due siamo ugualmente bloccare i questo buco dimenticato da Dio. - Constatò

-Si in effetti... E poi che ne dici se aiutassimo Niall e subito dopo andassimo a recuperare Ethel dall'ufficio del dottore? -

-Si, potrebbe anche fare. - Disse lei

-Ottimo allora inizia a sistemare ciccina. - Sorrisi invitandola ad iniziare

-Se non alzi anche tu quel misero sedere che ti ritrovi, entro breve, ti ritroverai a non aver più bisogno della chirurgia plastica per fartelo notare- Sputa acida

La guardai a bocca aperta, ero scioccata da ciò che disse.

-Che stronza-

-Si, me lo hanno detti in molti. Ora però muoviti. - Ordinò

-Ma che modi! - Sbottai

Lei mi guardò torva, senza aggiungere altro iniziò a sistemare i tavoli attorno a noi. Poco dopo essermi alzata, presi il carrello dove si portano via i piatti sporchi e lo portai da Niall in cucina. Solo dopo aver finito di aiutarlo, ci avviammo verso l'ufficio del dottore. Durante il tragitto trovammo Ethel, le chiedemmo che cosa le disse il dottore, ma lei ci liquido dicendoci che ci spiegato tutto una volta andati in camera sua.

Giunte nella sua stanza iniziò a frugare tra le sue cose, io e Brooke ci sedemmo sul suo letto.

-Allora che ti ha detto il dottore? - Chiesi per la seconda volta

-Dice che sabato, mi dimette. -

-Nooo. Dopo io resto sola! - feci una breve pausa -Però sono sempre felice per te, anche se avrei voluto che fossimo uscite assieme da questo buco! Ora chissà quanto mi ci vorrà prima che il dottore mandi via anche me- Continuai, ignorando lo sguardo omicida di Brooke

- Si, infatti sono felicissima. - Sbuffò Ethel

-Ma- La incitai a continuare

-C'è qualcosa che non quadra. Non so è come se stesse succedendo qualcosa di strano, non so spiegarmi cosa, però dev'essere qualcosa di brutto. - Ribadisce

Don't wanna go homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora