Capitolo 23

2K 97 39
                                    

Sono passati quattro mesi da quando ho deciso di stare con Shinichi. Quel giorno abbiamo fatto un altro biglietto e siamo tornati a Beika. Shinichi ha spostato il suo studio investigativo a casa sua, a Beika. Noi siamo andati ad abitare lì, ovviamente. E' stata una scelta mia. Quella casa rappresenta tanto per noi: la nostra infanzia, i nostri momenti.
Oltretutto voglio recupare tutti gli anni che sono stata lontana dai miei amici e dalla mia famiglia.

Mi sono accorta anche di quanto sia diventato famoso e importante. Essendomi isolata dalla sua vita per dieci anni non sapevo assolutamente che fosse riuscito a diventare così famoso. Adora lavorare e molte volte porta me con lui, ammesso che non sia pericoloso. Quando risolve i suoi casi è sempre lo stesso e i suoi occhi brillano di quella luce fantastica. E poi ci sono i suoi soliti modi: mani in tasca, sorriso furbo, sguardo apatico ma concentrato o pensante. Oppure quando si siede e mette le mani giunte. Non è cambiato per nulla in questo.

Quando mi hanno visto spuntare qui a Beika con Shinichi, tutti hanno subito capito. Hanno accettato molto felicemente la cosa, soprattutto mamma e Sonoko. Anche papà non ha avuto niente in contrario. D'altronde, con tutto quello che può dire, so benissimo che per lui, Shinichi, è come un secondo figlio.

Anche Shiho ci ha fatto i complimenti e ci ha augurato buona fortuna per il nostro futuro. Shinichi mi ha detto di sapere quello che lei prova per lui, ma è sicuro che Shiho non lo mostrerà più perché è semplicemente fatta così. Non adora mostrare le sue parti deboli facilmente. E Shinichi è un suo grande lato debole. Diventa un lato debole quando ti innamori di lui. Lo so per certo, ci sono passata.

Oggi, dopo quattro mesi, tornerò ad Hokuei con Shinichi per andare nella mia vecchia casa per prendere le cose che ho lasciato lì. Non ho più sentito Haru dopo quel giorno. Nè al telefono, nè per email. E sono sicura di aver fatto la cosa giusta per farlo stare meglio.

Io e Shinichi siamo già in aereo, ma ancora non siamo decollati. Manca poco e non mi sento pienamente pronta a rivederlo. Appoggio la mia testa sulla sua spalla e lui mi accarezza i capelli. In questi quattro mesi tutto il dolore sembra non sia mai esistito. Adesso sono veramente felice. E la sua mano che mi accarezza dolcemente mi fa sentire ancora meglio.

-Adoro quando posi la tua testa su di me-

Sorrido e guardo fuori dal finestrino mentre l'aereo prende velocità e decolla. Tokyo diventa una miniatura e il monte Fuji si vede in tutta la sua maestosità. Ma dopo breve sia Tokyo che il monte Fuji scompaiono lasciando spazio a tantissime nuvole candide e bianchissime.

L'autunno è arrivato ed è anche passato e questi primi giorni invernali non sono poi così male. Fa molto freddo, ma il sole non manca mai. L'unico problema è il modo di vestire: in questo periodo, per vari motivi, ho difficoltà nella scelta di cosa devo indossare.

-Tesoro, va tutto bene?-

Adoro quando mi chiama in quel modo. Mi fa capire che sono l'unica cosa che conta nella sua vita. Lo guardo e sprofondo nei suoi occhi che non hanno mai smesso di incantarmi.

-Si, tutto apposto. Stavo pensando che fingere di non amarti è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto. Ti odiavo. Ma solo perché ti desideravo troppo-

Lo vedo arrossire un po' e poi si china leggermente per darmi un bacio. Restiamo un'altra ora sull'aereo e poi scendiamo a Tottori. Resteremo solamente una notte quindi non abbiamo grandi valige: solamente un borsone.

-Pronta per andare da lui?-

-Non molto, ma devo farlo. Sapevo che sarebbe successo prima o poi-

Shinichi decide di noleggiare una macchina. I fondi economici non ci mancano, ovviamente. Andiamo nella mia vecchia casa e quando arriviamo mi fermo lì a fissarla, proprio come ho fatto il giorno in cui l'ho lasciata per sempre.

Io e Shinichi ci guardiamo in viso e grazie ad un suo sorriso mi prendo di coraggio e andiamo a suonare davanti al portone. La porta si apre quasi subito ed esce Haru con i suoi capelli biondi e perfettamente lisci. Mi guarda dalla testa fino ai piedi e resta molto sorpreso notando il mio pancione. Eh già, sono incinta di quasi quattro mesi. E' femmina. Apro le braccia e lui mi abbraccia subito. Mi da un bacio in guancia e continua ad abbracciarmi. Quando si allontana, si avvicina a Shinichi per stringergli la mano. Entrambi sorridono, sembrano abbastanza sereni. E sembra anche una serenità molto sincera. Pensavo una reazione diversa da entrambi. Meglio così. Ci fa accomodare in casa, ma Shinichi va via e dice che preferisce lasciarci da soli. Entro e mi fa sedere sul divano.

La casa non è cambiata di una virgola: stessi mobili, stessi odori, stessi quadri. E' identica a quattro mesi fa. 

-Quindi, ti vedo in forma. Sono contento che tu stia bene, veramente-

-E a te come va? Hai incontrato qualcuno?-

-Non ancora, non me la sento di cercare qualcuno per il momento. Sai, ero molto abituato alla nostra vita. Improvvisamente si è stravolto tutto. Perfino cucinare da solo è diventato noioso-

Quando lo sento parlare i sensi di colpa mi assalgono. Sapevo che sarebbe stato molto difficile per lui, ma io non mi pento di quello che ho scelto.

-Sono sicura che troverai qualcuno che ti vuole bene. Qualcuno con cui passerai il resto dei tuoi giorni-

-Magari un giorno. Quindi, come mai qui?-

-Sono tornata a prendere le mie cose e poi devo darti una cosa-

Apro la mia borsa e cerco un po' dentro finchè non trovo quello che stavo cercando. Richiudo la borsa e do quello che ho in mano ad Haru.

-Cos'è?-

-È l'invito per il mio matrimonio. Lo so, potrebbe essere troppo difficile venire per te dopo tutto quello che è successo. Vedermi all'altare con Shinichi potrebbe farti solamente soffrire di più. Ma mi piacerebbe davvero tanto averti lì-

Apre l'invito e guarda tutti i dettagli del matrimonio: data, cerimonia, testimoni, ristorante in cui ceneremo.

-E' fra due mesi. Sarà in pieno inverno. Pensavo che avresti scelto un giorno estivo o primaverile. Devo pensarci, Ran-

-Non possiamo farlo in estate perchè la bambina sarebbe troppo piccola. Haru, io e Shinichi vogliamo averti presente nella vita di nostra figlia. Sei importante per me, non dimenticarlo-

Lui sorride e si alza venendo a toccare il mio pancione che ancora non è molto grande. Poi mi guarda e sorride.

-Va bene, Ran. Verrò al tuo matrimonio e cercherò di essere presente nella vita della piccola...come la chiamerete?-

-Kyoko Yukiko Kudo-

-Suona bene, mi piace davvero molto-

-Grazie Haru-

Prendo tutto quello che mi serve con l'aiuto di Haru ed esco fuori dove ci sta Shinichi ad aspettarmi. Saluto Haru e salgo in macchina. Ci sistemiamo in hotel e mi affaccio dalla finestra per vedere il panorama. Sento le braccia di Shinichi avvolgermi da dietro e fermarsi sul mio pancione. Metto le mie mani sulle sue e mi giro la testa per baciarlo. Torno a guardare quelle meravigliosi luci che si confondono in una tempesta di colori.

-Staremo sempre insieme vero, angelo mio?-

Si abbassa e da un bacio alla mia pancia per poi alzarsi e dare un bacio a me. 

-Shin, ti amo-

-Anch'io. Più di ogni altra cosa al mondo-

Fine

~Quel Che Ero 2~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora