Chapter 02

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«Corri!» il grido di John le arrivò chiaro e distinto. Non serviva altro, non occorreva dire nulla di più, la sua espressione ed il suo sguardo attonito parlavano da soli. Sapeva cosa ci fosse dietro di lei, sapeva cosa stava per accadere, sapeva che cosa avrebbe dovuto fare.

Chloe chiuse gli occhi, certo sarebbe potuta scappare, ma a quale scopo? Gli Infetti raggiungevano una velocità di 60kmh, era praticamente impossibile sfuggire alla loro fame. Avrebbe potuto correre verso la jeep, ma in questo modo gli Infetti avrebbero assalito la squadra. No, non c'era altra soluzione, doveva restare lì, se gli Infetti avessero avuto qualcosa da mangiare, gli altri si sarebbero potuti salvare.

Eccola stava arrivando, lenta, inesorabile, col suo mantello nero e la falce acuminata. L'Infetto era proprio dietro di lei, sentiva il suo fiato sul collo, l'odore acre e pungente delle esalazioni della pelle putrefatta attaccata a brandelli sull'esoscheletro, l'aprirsi di una bocca irta di denti e il colare della saliva densa e bianca.

Era arrivata, era arrivata e l'avrebbe portata via da quel mondo, non avrebbe più rivisto la riserva, continuato le sue ricerche, chiacchierato con i suoi compagni, evitato gli sguardi maliziosi di John, litigato con Lory...

Bang!

Chloe aprì gli occhi. Matt imbracciava uno Scar-H SV ed aveva sparato un colpo secco nella testa dell'Infetto. Il sangue della creatura schizzò su Chloe mentre la bestia cadde a terra con un tonfo sordo accanto alle zampe di altri tre Infetti, questi ultimi chinarono la testa ed annusarono il corpo del loro compagno. Alzarono lo sguardo e ringhiarono furiosi contro la jeep.

«Andiamo via di qui!» tuonò Lory a John scuotendolo. John accese immediatamente il motore della jeep e pigiò il piede sull'acceleratore. Il mezzo partì di colpo e con una sterzata si girò su se stesso puntando nella direzione da cui era venuto.

Chloe ci mise poco a capire che cosa stesse per succedere ed iniziò ad allontanarsi cautamente dagli Infetti. Questi ultimi non esitarono un momento a correre dietro alla jeep, dimenticandosi di Chloe.

La ragazza iniziò allora a correre verso l'unico luogo che poteva offrire un po' di protezione, un semplice bosco di alberi oramai inariditi le cui fronde erano diventate quasi color pece. Quasi tutti gli alberi erano oramai divenuti neri, si era pensato all'inizio che si fossero anneriti a causa dei continui morsi degli Infetti sui loro tronchi, dato che utilizzavano le cortecce per pulirsi i denti dalla carne umana. In seguito si era scoperto che gli alberi erano divenuti neri a causa del terreno, che non riusciva più a produrre il nutrimento necessario. L'aria stessa dunque ne aveva risentito e l'ossigeno iniziava a diminuire mentre aumentavano in maniera molto lieve le quantità di azoto.

Chloe corse dentro il boschetto, ma quando vi fu entrata continuò a correre: sapeva che gli Infetti si sarebbero stancati presto di inseguire la jeep e sarebbero ritornati indietro. Doveva allontanarsi il più possibile e trovare un luogo sicuro prima del calar del sole: a quel punto sarebbe stato impossibile restare in vita.

Corse finché il cuore non le impose di fermarsi, allora si aggrappò ad un tronco e si lasciò cadere a terra. Aveva bisogno di riposo, ma non poteva restare in quel punto per troppo tempo.

«...zzz...frsch...Chloe...frschz...» la ragazza trasalì, ma poi si accorse che era il comunicator. Lo prese da dentro la tasca degli shorts e premette il tasto per parlare. Lo schermo si accese e comparve l'immagine di un ragazzo dai capelli bianchi e lunghi con una cresta sulla testa, un occhio verde ed uno rosso.

«Pronto? Luke sei tu?»

«Chloe! ...frsch...finalmente hai risposto!»

«Luke è successa una cosa terribile, gli Infetti stanno seguendo John e gli altri...»

«Sono in salvo non ti preoccupare, sono arrivati da poco ed i cecchini hanno ucciso i due Infetti che li seguivano»

Chloe tirò un sospiro di sollievo

«Chloe dove sei?» continuò Luke

«Sono in un bosco» rispose la ragazza «non ho idea di dove io sia però»

«Trova un posto sicuro, verremo a prenderti il prima possibile»

«Luke tra poco tramonterà il sole, non dovete uscire di notte»

«Neanche tu dovresti stare lì fuori da sola, non insistere e non dirmi quello che devo fare. Aspettaci in un luogo sicuro e tieni il cuminicator acceso. Vengo a prenderti!»

Chiuse la comunicazione. Chloe decise di allontanarsi da quel posto ed iniziò a camminare quasi senza sapere dove stesse andando. Luke sarebbe venuto a prenderla proprio come aveva fatto quella volta dinanzi alle barricate della città, l'aveva salvata quella volta e l'avrebbe salvata anche questa, ne era certa.

Seguitò a camminare, controllando di tanto in tanto la posizione del sole e ciò che riusciva scorgere oltre i tronchi degli alberi. La maschera le stava creando un fastidio assurdo e il filtro era oramai esaurito.

«Questo non ci voleva» Osservò il comunicator e fece partire una scansione dell'aria. Dopo qualche secondo sullo schermo comparve un grafico a torta dove una fetta di esso recava la percentuale 20%. Non era un granché, ma consentiva la respirazione senza troppe ripercussioni fisiche. Qualora l'ossigeno fosse sceso al di sotto dell'11% avrebbe rischiato la morte.

Si tolse allora la maschera ormai inutilizzabile e la gettò a terra, non avrebbe trovato un altro filtro così facilmente e quello che aveva di riserva era nello zaino che aveva lanciato nella jeep.

Ripensò alle parole consolatrici di Luke e da una parte fu felice che i suoi compagni fossero salvi e i due Infetti morti.

Si bloccò immediatamente.

«Due?»

Non ci aveva fatto caso, non ci aveva dannatamente fatto caso, eppure li aveva visti, erano partiti in tre a rincorrere la jeep, dannazione li aveva visti! Non era possibile che avesse sentito male né che avesse visto male. Luke aveva detto che le sentinelle ne avevano uccisi due.

"I cecchini hanno ucciso i due Infetti che li seguivano"

«Cazzo...» disse.

Un urlo spaventoso si udì al limitare del bosco.

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