Chapter 05

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I cancelli si spalancarono ed il fuoristrada entrò nella riserva mentre i cecchini sui torrioni iniziarono a sparare contro gli infetti che lo seguivano.

«Chiudete i cancelli!» tuonò Luke

I pesanti cancelli di ferro vennero chiusi e gli infetti che erano rimasti fuori furono messi in fuga dagli spari.

Luke scese dal fuoristrada e ordinò a Jonh di parcheggiarlo nell'hangar. La riserva sembrava più che altro una base militare attrezzata, con torrette di vedetta, bunker e tutto il necessario per sopravvivere in quel periodo. Le mura erano corazzate e non c'era altro modo di entrare se non dal cancello principale.

Si sistemò i lunghi capelli bianchi e premette poi un pulsante che si trovava sul suo polso meccanico nel braccio sinistro.

Dal suo polso partì un raggio che materializzò l'IA Kage davanti a lui sotto forma di ologramma di colore verde. L'uomo dai lunghi capelli e dal volto intellettuale aveva un'espressione allarmata.

«Qualche problema al rientro, signore?» chiese a Luke.

«Tutto ok, Kage» rispose il cyborg. «Purtroppo, però, non siamo riusciti a trovare Chloe. Spero stia bene e che abbia trovato riparo» Il suo volto si rabbuiò.

«Signore so che non è il momento» continuò Kage «ma ho analizzato i dati relativi alle ricerche sul campo che ha fatto la squadra di John e dalle analisi che ho compiuto assieme a Lory sono emerse cose a dir poco preoccupanti»

«Di che si tratta Kage?» Chiese Luke mentre si avviava verso i laboratori all'interno dell'edificio principale.

«E' un qualcosa su cui ho trovato riscontro anche dalle registrazioni della telecamera davanti al suo fuoristrada, signore, non più di dieci minuti fa» fece una pausa. «Si direbbe che gli infetti abbiano sviluppato una capacità alquanto singolare»

«Che intendi dire con "singolare"?» Stava attraversando un lungo corridoio con vetrate ai lati. Al di là di queste si potevano vedere uomini e donne seduti intenti a mangiare su lunghi tavoli di metallo. Molte persone erano in piedi e stavano osservando un ologramma al centro della mensa che mostrava quanto accadeva nel mondo. Qualche stazione di trasmissione era ancora attiva e aggiornava la popolazione mondiale con cadenza giornaliera.

Che cosa speravano di ascoltare? Che gli infetti stavano morendo e che a breve tutto sarebbe tornato come un tempo? No, le trasmissioni non avrebbero mai detto la verità. La prospettiva di un mondo che soffre ma va avanti e porta barlumi di speranza è sempre meglio di un'estinzione di massa.

«Signore? Ha sentito?» chiese Kage per la seconda volta.

Luke scosse la testa e guardò l'IA. «Perdonami, ero sovrappensiero. Che cosa volevi dire prima?»

«Le stavo parlando di ciò che ho scoperto. A dire il vero lo trovo curioso ed affascinante allo stesso tempo. Ci risulta che alcuni infetti siano stati in grado di plasmare il gene Z a loro piacimento ricorrendo all'intelligenza umana e non facendosi dominare dall'istinto animale»

Luke entrò nel laboratorio e si diresse verso uno schermo. Pigiò con la mano umana un pulsante e sullo schermo comparve il rapporto elaborato da Kage.

«Continua, Kage» disse il cyborg «ti ascolto»

«Come può vedere, signore» e fece scorrere le immagini sullo schermo «gli infetti hanno riottenuto un po' di controllo sul gene Z ed alcuni di loro sono stati in grado di far regredire la mutazione»

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