Chapter 15

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«Yan!» L'aveva sentito chiaramente. Un unico, sonoro e nitido urlo proprio tra gli alberi dietro di lui. Non aveva impiegato molto ad identificare da dove provenisse, ma soprattutto aveva immediatamente compreso chi l'avesse lanciato.

Guardò Dave e prese a respirare lentamente, mentre il cuore aumentava gradualmente il suo battito. Le sue valvole cardiache iniziarono ad aprirsi e chiudersi molto più velocemente in una serie di schiocchi repentini mentre il sangue fluiva all'interno delle cavità beandosi di ossigeno fresco.

«Yan» chiese Dave vedendo l'amico immobile con il corpo scosso da fremiti. «Che ti prende?»

L'infetto alzò lentamente il muso, quasi come se gli costasse una fatica immensa muovere ogni singolo muscolo. Fissò Dave e con una voce simile ad un sussurro soffocato disse: «Chloe»

Quell'attimo per Chloe fu quasi inspiegabile. Aveva sentito un tremendo frastuono e subito dopo era stata scaraventata a terra. Sentiva ora un grosso peso sopra il suo corpo e la terra secca le si stava appiccicando addosso a causa del sudore. La temperatura non era infatti delle più confortevoli nonostante quei pochi alberi che costituivano quell'appezzamento boscoso. Aveva battuto la testa e un po' frastornata aprì gli occhi. Quello che vide di fronte a sé furono fauci spalancate irte di denti affilati e cosparse di una bava biancastra, l'odore che fuoriusciva dalla gola dell'infetto era quanto di più putrido avesse mai annusato.

«Tu non hai idea» disse l'infetto, «di quanto mi piacerebbe affondarti i denti nella carne e assaggiarti, divorandoti pezzetto per pezzetto» Si passò la lingua sui denti e solo allora Chloe notò che erano interamente costituiti di metallo e luccicavano alla luce del sole tra le fronde spogli degli alberi. L'intera testa di quell'infetto era un tripudio di innesti e placche metalliche e ai suoi lati spuntavano piccole strutture cilindriche il cui interno era interamente rosso.

Quelle strutture ad un tratto si accesero ed iniziarono ad aumentare di luminosità.

«Potrei ucciderti all'istante se solo volessi» continuò l'infetto, «oppure potrei tranquillamente incenerirti» Sorrise compiaciuto. «Non sono affatto male questi upgrade»

Chloe provò a muoversi tentando di liberare le braccia, ma il peso dell'infetto la opprimeva completamente. Teneva le sue zampe artigliate sopra il suo petto e le impediva di espandere del tutto la cassa toracica.

«Fossi in te» continuò l'infetto, «non mi ribellerei. Non sei nella condizione di poter dare ordini»

Come in un flashback che si fa vivo nella mente di una persona al solo sentir pronunciare una frase o una parola, così Yan sbucò dagli alberi e si avventò sull'infetto con gli artigli sfoderati. Affondò le lunghe dita artigliate nel torace dell'infetto e lo gettò a terra, liberando Chloe.

L'infetto si trovò con la schiena al suolo, con Yan che lo bloccava a terra stringendo la presa degli artigli nella sua carne. L'infetto ruggì di dolore e provò a scrollarsi di dosso l'avversario, ma ad ogni tentativo di movimento le fitte al torace aumentavano perché Yan stringeva sempre di più la presa.

«Hai intenzione di arrenderti o devo spappolarti le budella?» chiese retoricamente Yan con le fauci serrate e la bile alla bocca.

«Non so per quanto potremmo portare avanti questa cosa» l'infetto fece una pausa «Yan» disse poi sorridendo compiaciuto.

Yan rimase per un attimo sorpreso e per un breve lasso di tempo allentò la presa sulla carne dell'avversario. Lo osservò attentamente e dopo qualche secondo disse: «Aaron?»

«A quanto pare ci troviamo a lati opposti ora» rispose Aaron.

Yan lasciò andare la presa e si scostò lentamente. «Che cazzo ti è successo?» chiese.

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