Capitolo 12

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Driin Driin Driiin.
Fui svegliata dalla suoneria del mio cellulare. Ma che ore erano?! Il cellulare lo trovai sotto il cuscino, wow. Era Ludo. 17 chiamate perse e 25 messaggi. Dio mio!
Risposi alla chiamata e una Ludo nervosa fece il suo ingresso
-Jennifer!! Ma dove siavolo sei stata?! Perchè non hai risposto a tutte le mie chiamate? Ero preoccupata! Sono le 11:20..come mai non sei a scuola?"
-"Ludo,dio mio,scusami. Davvero scusami tanto. Non ho sentito la sveglia. Oggi comunque..dovrei parlarti..è importante ecco.."
-"Jen tutto bene? Mi fai preoccupare.."
-"Beh non va tutto bene..ma tranquilla..oggi pome passa da me. Ti spiego tutto lì. A dopo Ludo"
-"Okay amore,a dopo."
Chiusi la chiamata e mi alzai dal letto. Altro giorno di scuola saltato. Ieri sera poi Dyl non è venuto più a causa di un allenamento all'ultimo minuto e perciò sono rimasta sola a casa a vedere film e mangiare schifezze. Mamma era stanca, è andata a dormire presto. Mi stiracchiai e decisi di sgattaiolare in camera di mamma. Piano aprii la porta e la richiuso dopo di me, per poi avvicinarmi lentamente al letto. Mamma era lì. Rannicchiata in un angolo. Ma cosa aveva sul petto tra le mani? Una..foto. Mi avvicinai più per vederla e..era nonna. Da giovane. Dio mio, che somiglianza con mamma..Sentii alcune lacrime pizzicarmi gli occhi..Avete presente quando state per piangere, vi si attorciglia lo stomaco e ricacciate indietro le lacrime perchè non siete da soli? Ecco, quanto puo' essere orribile?" Tanto. Mi ripetei in mente. Aprii la finestra e respirai piano l'aria estiva. Guardai verso il cielo e iniziai a dire..-"Mi manchi nonna. Tanto. Troppo. Una di queple mancanze che senti fin dentro le ossa. Non dovevi andartene, lo sai che io non sono mai stata forte. Non ero pronta a fare i conti con la morte, a fare i conti con l'idea che non sei più qui, a fare i conti con la paura di dimenticarmi la tua voce. Non ero pronta a ricordare ogni singola cosa che ti rendeva unica per poi rendermi conto che non avrò più modo di vedere tutte queste piccole cose. Mi manchi. Ti prego nonna,t-torna da m-me.."
Iniziai a piangere prima silenziosamente, poi alcuni singhiozzi uscirono involontari dalle mie labbra. Non li fermai. Avevo bisogno di sfogarmi. Ero scoppiata. Quando ci si tiene tutto dentro poi si scoppia e forse é la cosa più giusta per liberare un pó i tuoi pensieri e le tue lacrime tenure dentro per troppo tempo. Ad un certo punto una mano si fermò sulla mia spalla e mi girai velocemente. Era mia madre. Mi scrutò il viso di lacrime e poi mi abbracciò forte stringendomi a sè e accarezzandomi i capelli come faceva quando ero piccola e avevo paura del buio. Ricordo quanto questa cosa mi faceva sentire al sicuro,e anche adesso mi ci fa sentire. Io piansi sulla sua spalla e ogni tanto alcune lacrime toccavano la mia spalla segno che stava piangendo anche lei. Alzai il viso e dissi -"No mamma..non piangere ti prego..non piangere,shh."
Le asciugai le lacrime e le diedi un bacio in fronte. Lei mi disse
-"Oh tesoro. Come farei senza di te eh? Ti amo più della mia stessa vita, figlia mia. Ricordatelo sempre."
-"oh mamma. Ti amo anche io. Tanto."
Ci staccammo dall'abbraccio e mi disse -"Vado a fare una doccia tesoro per rilassarmi..se vuoi fai colazione..a dopo."
-"a dopo mamma."
Appena uscii dala stanza presi la foto e le diedi un bacio sopra. Sarai sempre dentro me nonna. Andai verso l'armadio e presi i pantaloncini che mi aveva regalato al mio compleanno. Li avvicinai al naso e sentii ancora il suo odore di vaniglia. Era rimasto lí. Era orribile pensare che non avrei mai potuto più sentire quel profumo che tanto amavo..Ed ecco di nuovo quelle lacrime. No fermati. Non piangere Jennifer..non piangere. Respira... Presi un bel respiro e li infilai insieme ad una canotta e dei calzini corti a caso. Scesi di sotto ma non mangiai nulla. Avevo un nodo allo stomaco che non mi permetteva di mangiare. Cosí iniziai a preparare qualcosa per pranzo a mamma. Misi sul fuoco l'acqua e quando bolii buttai gli gnocchi. Avevo deciso di farle gli gnocchi panna e salsiccia che le piacevano tanto. In seguito misi la panna in padella e in un'altra padella la salsiccia a pezzi. Quando la panna fu pronta ci misi dentro la salsiccia e feci stare altri 2 minuti il tutto per amalgamarli bene. Assaggiai la pasta dopo 15 minuti ed era pronta. Andai verso il lavandino e la scolai per poi mettere panna e salsiccia all'interno.
Presi un piatto e ci misi la pasta. Poi presi un altro piatto e misi per me solo un pó di frutta. Non volevo altro o avrei vomitato. Quando mamma scese di sotto sorrise e mi disse
-"Oh tesoro, grazie"
-"Di niente mamma"
Ci sedemmo a tavola e mangiammo in silenzio. Non avevamo bisogno di parole, sapevo già cosa avrebbe voluto dirmi. Me l'aveva detta in quell'abbraccio. E a me andava benissimo così. La aiutai a sparecchiare e poi lei salii di sopra a fare delle cose per lavor. Intanto erano le 2 ancora perciò mi misi a guardare un film 'Vicino a te non ho paura' che avevo sempre amato. Finii per le 3:30 e sentii il campanello suonare quindi andai ad aprire segno che era arrivata Ludo. Appena aprii mi abbracciò forte ed io inspirai l'odore di quella ragazza. Quell'odore di casa. Il profumo della mia metà.
Lei si staccó e mi guardò gli occhi,poi disse
-"Cosa è successo amore? Sono qui per te."
Andammo a sederci sul divano e io le raccontai tutto. Di come lo avevo saputo..dei pianti..del perche non ero a scuola..della distruzione di mia madre..della mia. Lei non disse nulla nel durante, ma mi guardava come per dirmi 'sono qui. Andra tutto bene' e di questo non avrei mai smesso di ringraziarla. Sapeva sempre tutto.
Appena ebbi finito le lacrime iniziarono a scendere silenziose. Lei le asciugo tutte. Una per una e poi mi disse
-"Jen..queste lacrime non devono uscire dai tuoi occhi..shh,non piangere. Va tutto bene. Sono qui. Ce la faremo, insieme. Non sei sola. Shh,non piangere.."
Si avvicinò e mi riabbracciò.
Avete presente quando stai per scoppiare e in quel momemto ti abbraccia qualcuno e scoppi in un pianto enorme? Ecco. Così era stato.
Ma quel qualcuno per me era la mia metà,la mia migliore amica. La sola e unica. Io la strinsi forte a me ancora di più e quasi riuscii a sentire il suo cuore e il mio toccarsi con i battiti.
Sorrisi e le dissi
-"Grazie. Grazie di tutto. Di esserci sempre, di rimanere, di essere semplicemente te. Grazie."
-"Oh tesoro,non devi ringraziarmi. Non vado da nessuna parte."
Sorridemmo insieme e poi lei disse
-"vedrai che tua mamma si riprenderà. Ce la farete siete fortissime. E ci sono anche io qui per tutto."
A quel punto parlammo un pò del più e del meno ma poi ci dovemmo salutare dato che aveva ripetizioni.
La abbracciai e le promisi che ci saremmo sentite stasera al telefono.
Dopo una ventina di minuti suonò di nuovo il campanello. Pensai fosse Ludo che aveva dimenticato qualcosa e invece mi trovai davanti Dyl.
Lui mi sorrise e mi disse
-"Piccola hey"
-"Dyl!"
Gli saltai addosso e lo baciai. Lui sorrise sulle mie labbra e mi strinse i fianchi. Ci staccammo e io dissi
-"Che ci fai quii?"
-"Volevo rimediare a ieri e mi mancaci tanto tanto."
-"Haha ti manco sempre? Anche tu manchi sempre a me."
-"Si piccola, sempre."
Ci sedemmo sul divano e lui mi disse
-"Piccola..tutto bene? Sei un pò strana.."
Ahi. Dovevo dirlo a Dyl..con tutto cio che era successo mi ero dimenticata..dio santo.
-"ecco..amore..devo dirti una cosa importante.."
Lui corrugò la fronte e disse
-" vuoi lasciarmi? No piccola. Spiegami almeno cosa ho fatto. Credevo andasse tutto bene..credevo mi amassi..cioe non capisco..io ..cosa ho fatto? C'è un altro? Chi e? Lo uccido subito. Adesso. "
Io lo guardai scioccata mentre si alzava dal divano per aprire la porta e lo fermai scoppiando a ridere. Lui si girò col sopracciglio alzato e disse
-"Cosa c'e da ridere?!"
Io risi ancora piu forte e dissi
-"Oddio..cio..è..tu..oddio..dovevi vederti. Sembravi una donna col ciclo che vuole uccidere qualcuno ahahah. Dio mio..no non è questo. Non c'e nessuno,non voglio lasciarti."
Lui sospirò e disse
-"Oddio. Menomale...e comunque non era divertente!!".
Io dissi -"Oh invece si. Dovevi vederti,ahaha. Gesù.."
Lui disse -"Ah ah ah..sisi
Comunque dimmi..cosa è successo allora?"
Io mi feci subito seria e come con Ludo gli dissi tutto. Lui mi strinse la mano come per incitarmi a continuare quando mi fermavo e deglutivo per le lacrime sull'orlo di uscire. Infatti dopo poco riuscirono. Lui mi diede tanti baci su tutti i punti in cui avevo pianto e mi bació. Sentii il sapore salato delle lacrime sulle nostre labbra. Poi mi disse. -"Piccola..ti prego non piangere. No,non piangere..sorridi che sei bellissima."
Io sorrisi. Come facevo a non farlo?! Era cosí perfetto per essere mio. Uno dei più sorrisi sinceri che avessi fatto, dopo Ludo.
Lo ringraziai e mi abbracció dicendomi
-"Tua nonna e sempre con te. Anche se non fisicamente ma ti guarda da lassù e vuole che tu vada avanti e sia forte. Non aver paura, ci sono io con te. Non ti lascio."
Dopo quelle parole mi sentii pronta a dirglielo. Perchè in quell'istante mi accorsi di quanto lo amassi. Avete presente quel momenti in cui ti rendi conto di tutto. Nel momento in cui ti chiedi se ami o no la persona che hai al tuo fianco, hai automaticamente la risposta. Io ce l'avevo. Era un SI che persino i sordi avrebbero potuto sentire.
Presi coraggio e dissi
-"Ti amo. Ti amo come non ho mai amato nessuno. Ti amo come si amano le stelle, i tramoni, il solo dopo una notte buia. Ti amo come se ti avessi amato sempre. Ti amo come se già avessi saputo che saresti arrivato e ti stessi solo aspettando per dirtelo. Ti amo. Ti amo,non dimenticarlo mai. Ti amo oggi, ti amerò domani e ti amerò sempre. Fino alla fine di tutto."
Lui mi accarezzò una guancia e mi disse
-"Ti amo anche io piccola. Più di quanto potessi mai immaginare."
Sorridemmo e ci baciammo. Fu un bacio ricco di amore. Sentii proprio i nostri cuori battere insieme.
Ad un certo punto lui si staccò,prese la mia mano e la.portò sul suo petto dicendo -"Ecco. Questo è l'effetto che mi fai. Questo è la causa dell'amore che io provo per te."
Ci sdraiammo sul divano insieme,io con la testa sul suo petto e lui con il braccio attorno a me. Avrei potuto rimanere così sempre. E finalmente ora potevo dire di essere felice. Si, perchè lo ero. Ero felice perché al mio fianco non avevo solo un fidanzato ma avevo un uomo. Ero felice perché lui mi amava.
Ero felice perché lui non voleva mai vedermi triste e avrebbe fatto di tutto per tirarmi su di morale.
Ero felice perché mi riempiva di attenzioni, coccole e affetto.
Ero felice perché finalmente avevo trovato l'uomo che cercavo.
Ero felice perché io dipendevo da lui e lui da me..
Ero felice perché io e lui guardandoci negli occhi ce ne andiamavamo lontano da tutto e tutti. Ero felice perchè sapevo che ora la certezza più grande sarebbe stato lui.

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