cinque

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"Che cosa vuoi?" - domandai,arrabbiata.

"Guarda che questa é camera mia,la tua é quella affianco." - mi disse,ridendo sotto i baffi.

Alzai gli occhi al cielo,o meglio al soffitto e me ne andai.

"Scusa,non volevo,non sapevo quello che facesse Luke.." - continuó.

"Beh,dovevi pensarci prima." - risposi.

Iniziai a bussare,ormai la mia mano era tutta rossa e indolenzita.

Quelle porte sembravano di cemento armato.

"Uhm,perché non vieni in camera mia Cath?" - mi domandó,divertito.

"Cosa ci trovi di divertente mio caro filippino?" - ribattevo.

"Sei buffa quando bussi alla porta,e lo sei ancora di piú se lo fai da arrabbiata,mia cara matricola." - rispose,togliendo la mia mano dalla porta.

Sbuffai,seguendolo.

"Non mi devi piú chiamare matricola,ti ricordo che io ti do ripetizioni di economia,quindi sono molto più intelligente di te." - esclamai,aprendo la porta di camera sua.

"Vabene,matricola..!" - affermó,fiero.

Entrai nella sua stanza,era davvero molto grande.

Mi guardai intorno per un po',quando ad un certo punto lo vidi fissarmi.

"Che?" - chiesi irritata.

Fece spalluce,quando si fiondó letteralmente su quello che apparentemente era il suo letto.

Risi a quel suo gesto.

Mi sedetti su un altro letto che si trovava lí.

"Di chi é questo?" - domandai,saltellandó da seduta sul materasso.

"Di Hayes,il fratello di Nash,lo conosci?" - chiese a sua volta.

"Si,boh,forse." - mi soffermai a guardare il suo braccio,mentre lui mi guardó alzando un sopracciglio.

Indicai le sue vene.

Strinse la mano in un pugno,facendole risaltare ancora di più.

"GiappoChina,tu sei il mio nuovo dio." - esclamai,ipnotizzata.

Mi avvicinai a lui,camminando poggiata sulle ginocchia.

Rise molto,fin quando non gli tirai un piccolo schiaffo sulla coscia.

"Ahiaa! Mi hai ucciso!" - si lamentó,alzandosi dal letto.

"Esagerato! Non faccio mica cosí male!" - dissi.

"Niente più vene." - parló,uscendo dalla sua camera e lasciandomi sola.

Uscii fuori,seguendolo.

"Caaalum! Eddai!" - urlavo quasi,quando lo presi per un polso.

Lo sentii ridere.

"Tu non stai bene.." - mi disse,continuando a ridere.

"Me lo dicono in molti. Sei offeso? Daai!" - continuai velocemente.

"Si,molto." - affermó,serio.

"Non volevo tirartelo cosí forte!" - risposi,continuandolo a seguire.

Si giró di scatto,prendendomi il polso e avvicinandomi sempre piú a lui.

"Tu mi farai impazzire." - disse,per poi lasciarmi andare.

Spazio autrice!
Ehi,mi presento,per chi non mi conoscesse già.
Mi chiamo Helena,sono la "scrittrice" di questa storia malata,gn.
Scusate per il capitolo insensato,ma non avevo molte idee,scusatemi.
Commentate e stellinate,al prossimo capitolo!
-hele,,♡

veins; cth [#Wattys2016]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora