ventisette

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Mi svegliai per colpa della luce che entrava dalla finestra,dandomi molto fastidio.

Appena mi girai,trovai Calum intento a guardarmi,per poi sorridermi.

"Buongiorno principessa." - esclamò,schioccandomi un bacio sulla fronte.

"Buongiorno cinese." - risposi,mi mancava chiamarlo così e sfotterlo.

Sbuffò sonoramente,io cominciai a ridere mettendo la testa nell'incavo del suo collo.

Appoggiai una mano sul suo petto,e con la mia risata riuscii a contagiarlo.

"Mi manca chiamarti matricola.." - disse,guardando il soffitto.

"Fallo,no?" - chiesi ovvia.

"Nah,ho di meglio da fare." - rispose accarezzandomi la nuca.

"Tipo?" - gli domandai,ridacchiando.

"Fare cose sconce con te la notte.." - parlò,per poi scoppiare a ridere.

Scossi la testa,per poi ridere leggermente.

"Beh,non solo la notte.." - aggiunse,avvicinandosi alle mie labbra.

Lo baciai a stampo,mentre lui mi avvicinò sempre di più al suo corpo.

"Accontentati cinese,ne hai avute fin troppe stanotte." - sussurrai al suo orecchio.

Sbuffò sonoramente,provocando in me una piccola risata.

"A bada con gli ormoni,controllati." - parlai ancora,mentre ridevo.

Ridacchiò anche lui,per poi sfregarmi il pugno sulla nuca.

"Bimba cattiva!" - disse,mentre io cercavo di mollare la sua presa.

Ci riuscii,e dopo gli feci una linguaccia.

Lui mise il broncio,io sorrisi,per poi alzarmi dal letto.

"Facciamo delle crepes?" - domandai io,sciogliendomi i capelli e pettinandomeli con le mani.

Lui annuì,e velocemente si alzò dal letto.

Uscii insieme a Calum dalla camera dei suoi genitori,dirigendoci poi verso la cucina.

"Hai tutto,no?" - chiesi,avvicinandomi ai fornelli.

"Sì,la farina è qui,le uova lì,in frigo c'è il latte e il resto è tutto nella dispensa." - parlò indicandomi i vari mobili ed elettrodomestici.

Presi una ciotola,versandoci dentro latte e uova,per poi vedere che Calum teneva in mano la farina.

Cercai di prenderla,ma lui teneva la stretta troppo forte.

Per sbaglio,Calum strappò il sacchetto,sporcandomi tutta di farina.

"Sei morto!" - urlai,prendendo l'intero sacchetto e svuotandoglielo addosso.

Lui mi prese in braccio a mo' di sposa,buttandomi letteralmente sul divano del salotto,per poi stendersi sopra di me.

"Alzati,mi stai schiacciando!" - parlai con un filo di voce,dimenandomi.

"Chiedimi scusa!" - esclamò ridacchiando.

"No,mai." - risposi io.

"E allora rimango qua tesoro mio." - disse,accendendo la tv.

"Scusa scusa scusa Cal,alzati ora." - continuai,e lui si alzò.

Mi guardai,ero tutta piena di farina,per non parlare di Calum che sembrava un imbianchino.

Ridacchiai a quella vista,era davvero buffo.

Tornammo ai fornelli,Calum prese un altro sacchetto di farina,ne versai alcuni cucchiai nella ciotola,per poi girare il composto.

Intanto lui accese il gas della cucina,versai l'impasto nella padella e poi lo tolsi,una volta cotto.

Ripetemmo questa azione un paio di volte,ed uscirono tre crepes a testa.

"Ma grazie." - disse,quando portai le crepes farcite di nutella a tavola.

Non risposi,mi sedetti e cominciai a mangiare.

"Dove andiamo? Ti va di uscire?" - mi chiese,con la bocca piena.

"Non lo so,per me è uguale." - risposi,mettendo i piatti nella lavastoviglie.

"Mh,ti porto in un posto niente male...sali su,mettiti dei vestiti di mia sorella,che poi usciamo." - parlò,sorridendomi.














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sclero,addio,l'occhiolino di calum e ciao

veins; cth [#Wattys2016]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora