A cena col vampiro

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Entriamo in un mondo Urban Fantasy fatto di vampiri e ragazze innocenti.
A cena col vampiro è un libro che sinceramente mi ha lasciata perplessa. All'inizio, quando ho letto la trama, ero convinta di essermi imbattuta in un libro bellissimo. La copertina, la trama e i primi capitoli mi hanno lasciato entusiasta, poi all'improvviso tutta l'eccitazione iniziale è andata a scemare. È un bel libro, certo, ma i protagonisti non sono riuscita ad apprezzarli per niente. Lei l'ho trovata immatura e stupida, ma di questo non mi sono sorpresa molto perché fondamentale le protagoniste femminili non le ho mai pienamente apprezzate (anche se questa l'ho odiata parecchio), ma il protagonista maschile, che di solito prediligo sempre anche se è un pazzo assassino, mi ha proprio disturbato.
Mi sembrava un ragazzino viziato che non è mutato per niente durante la storia e che mi lasciava spesso con l'amaro in bocca.
La storia è molto carina e se potessi tornare indietro nel tempo la leggerei di nuovo (forse), ma ho avuto la sensazione che non sia stata sviluppata bene.
I pretesti per diventare un libro fantastico c'erano tutti, e fino a un certo punto la scrittrice ci era riuscita, ma proprio verso la fine mi cade e mi ritrovo a provare un odio profondo verso la protagonista che ho trovato veramente troppo stupida. Già lo era durante tutto il libro, però mi aggrappavo alla speranza che avesse un minimo di buon senso. Alla fine, dandomi parecchi pizzichi sulla pancia, sono anche riuscita ad accettarla perché la storia sembrava carina, ma ho trovato il suo comportamento del tutto irreale e dettato solo dall'esigenza di far proseguire il racconto.
E un altro fatto che mi ha disturbata di questo libro è il finto triangolo amoroso dove già dall'inizio il lettore sa chi sceglierà la protagonista (scelta stupida ed insensata senza alcun fondamento). Ma tralasciando tutto questo, il libro finisce in modo che più appeso non si può e ti costringe subito a prendere il seguito. Io però, alimentata dalla stupidità della protagonista, non ho iniziato il secondo. Proprio non ce la facevo. Comunque infondo è uno di quei libri che si può leggere e forse per le persone che si stanno appena affacciando del mondo del paranormal romance e Urban fantasy può anche andare, ma di certo, se dovessi metterlo a confronto con altri libri dello stesso genere, beh non la spunterebbe. E infine, come dice stesso la trama: Ma come ci si può innamorare di un mostro?
Domanda che mi sono ripetuta per tutto il libro ma a cui, purtroppo, non ho trovato risposta.

TRAMA: È un massacro quello cui assiste Violet una notte nel cuore di Londra. Sei ragazzi pallidi e bellissimi uccidono in pochi minuti una trentina di uomini adulti, armati di bastoni d’argento, muovendosi con agilità incredibile e forza sovrumana. Quando viene presa in ostaggio da loro Violet scopre chi sono: vampiri. Anzi, la famiglia reale vampira in guerra con quella umana, guidata dallo spietato principe Kaspar. Violet ha davanti una sola scelta: farsi trasformare. Diventare una predatrice che si nutre di sangue umano, ma in grado di vivere per sempre. Violet però rifiuta, e solo il fatto di essere la figlia di un’alta personalità del governo inglese fa sì che non venga immediatamente uccisa. Rimarrà perciò prigioniera nel palazzo principesco e segreto dove vive la corte dei non morti, un mondo che si rivela al di là della sua più selvaggia immaginazione, dove avvengono feste sontuose, dove nulla è vietato e uno sbaglio può condurre alla morte. Ma è Kaspar il più grande pericolo, perché al di là della brutale violenza che è capace di esprimere, Violet vede in lui qualcosa di diverso, capace di scaldarle il cuore ed eccitarne i sensi, di attrarla come una fiamma attrae la falena. Ma come ci si può innamorare di un mostro?

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