Tragedia

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"Morire e far morire...
È un'antica usanza
che suole aver la gente"
Giorgio Gaber

5 anni dopo - oggi

Sangue... tanto sangue sulle sue mani, sul pavimento, sui mobili, aveva ucciso... amici umani, amici mostri, non importava più nulla.

Sentiva le fiamme che bruciavano tra la cenere, tra le carni... il sangue produceva uno sfrigolio incessante.

Non c'era ragione per continuare la vita di tutti i giorni, così una mattina, bruciarono tutti, urla e pianti, incessanti e assordanti.
Si era seduto a terra nel locale, fumando una sigaretta, aveva buttato all'aria ogni cosa, mobili, coltelli,  bottiglie, la sua camicia era sporca di sangue, impronte di mani sulle maniche (pun non voluta) le lenti erano leggermente macchiate di sangue e incrinate, la porta si aprí... e lo vide, lo sguardo scioccato e il corpo che tremava, l'aria esterna soffiava leggera all'interno del locale, Grillby sollevò pigramente il capo, vedendo quel  volto sbuffó, si tiró su togliendosi la polvere dai pantaloni e lo fissò con occhi vuoti.
-ho fatto qualcosa di... brutto... molto... molto brutto-
-Grillby... cosa hai fatto?-tremó in voce Sans.
Non rispose, le fiamme circondarono le mani di Grillby ed attaccò con una fiammata rossa mista a nero, Sans schivò in tempo il colpo e si teletrasportò via, si nascose, versando qualche lacrima azzurra, non poteva credere che il suo più caro amico fosse diventato un assassino spietato.

Sans vide Bellum accovacciato  tra la neve, su un corpo insanguinato, stava divorando un'anima con una fame innaturale, rideva e produceva suoni simili ad un animale che non mangiava da mesi, vide Grillby avvicinarsi a lui e porgergli un'altra anima, Bellum sorrise e la afferrò famelico, mentre iniziava a dare i primi morsi Grillby scostó la testa dall'altra parte e chiuse gli occhi in una smorfia di disgusto.
-Grillby... perché...? Non riesco a capire-sussurrò Sans.

Sans corse via, verso il castello, si era teletrasportato qualche volta ma era già stremato e sconvolto, quando vide Asgore e Toriel tirò un respiro di sollievo, raccontò tutto e non potè trattenersi nel piangere, Asgore radunò le truppe migliori e andò lui stesso sul luogo, trovò una città fantasma, corpi, sangue e cenere. -oh santo cielo...-
-signore cosa dobbiamo fare?-chiese un soldato umano.
-richiamate tutti... anche coloro in superficie, che nessun mostro e umano si trovi al di fuori del castello!-
Tutti si misero subito all'opera per richiamare le squadre in superficie.

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