perdere

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"Peccato è tutto ciò che oscura l'anima"

André Gide

Era uno spirito intrappolato, controllato da Grillby per non sprecare energia magica, ma quel corpo, quell'anima, ormai era rotta, tenuta insieme dall'odio e dal dolore del suo padrone.

-oh giusto... Ti starai chiedendo come è possibile che un morto ritorni dall'oltretomba vero?-rise sollevando le spalle.

Sans fissava Grillby e Mettaton.

-beh con una mia piccola invenzione, un minuscolo orologio, che contiene le anime di chiunque muoia per mano mia, magnifico vero? C'è voluto un po per sistemarlo ma ne è valsa la pena-
-

cosa intendi fare?-
-a parte ucciderti intendi? Beh... Cambiare le regole, l'anima di Frisk mi sta tornando molto utile, ma non ti dirò cose che potrebbero annoiarti, quindi lascierò voi due a discutere mentre io... Metterò fine ad una questione lasciata in sospeso-

Grillby sparì.

-Mettaton avanti sono io... Sono Sans!-
-il mio obbiettivo è eliminarti ma non temere... Renderò i tuoi ultimi istanti di vita... Assolutamente fantastici- sia dagli occhi che dalla bocca iniziò a sgorgare un liquido nero e vischioso.

Sans fu attaccato da un raggio di luce sparato da Mettaton, riuscì ad evitarlo schivando,ma non voleva rispondere agli attacchi, non lo avrebbe mai fatto.

-Mettaton ti prego! Non voglio attaccarti!

Ma l'amico non pronunciava parola o dava segno di sentire, ciò che rimaneva di Mettaton era solo un'ombra, un frammento, un ricordo sbiadito di quello che una volta era.

Da Grillby.

Osservava la cella, non si udiva nessun suono, né un gemito né un gridolino trattenuto, non voleva farlo ma era necessario, se voleva lo stesso potere che aveva Frisk era costretto, poco prima di toccare la maniglia sentì dei passi che si allontanavano da lui, si voltò e li vide correre via, con l'inutile speranza di avere qualche possibilità di fuga,sul suo viso comparve un sorriso stanco, non aveva voglia di inseguirli ma se volevano giocare a questo gioco, doveva accontentarli.

-avanti Asriel, puoi farcela, resisti!-Lo spronava Frisk.
-non ce la faccio Frisk, sono troppo debole-

Asriel aveva perso quasi tutti i suoi HP, lo stesso valeva per Frisk, tutti ridotti a 1, Papyrus era poco più avanti di loro.

-SIAMO QUASI ARRIVATI!-

Papyrus aveva raggiunto l'uscita, teneva le porte aperte per facilitare la fuga dei due bambini.

-ci siamo quasi!-sorrise Frisk.

Con la coda dell'occhio vide una lancia nera, lo fece di istinto, fu come se il mondo si fosse bloccato, silenzio, un maledetto silenzio ed il suono di un corpo che cadeva a terra.

-no... No.... No!!!!-

Da Sans.

Non aveva fatto altro che schivare, era al limite delle forze, Mettaton sorrideva, un sorriso malato, sadico e freddo.

-HAHAHAHAHAHAHAHA! Non vincerai Sans! Non puoi vincere!-rideva.
-Mettaton fermati! Puoi resistergli so che puoi!-

Mettaton non si fermava, non ci riusciva.

-non posso restare qui per sempre... Mi dispiace Mettaton... Perdonami-pensò.

Evocò un gaster blaster e fece fuoco, la figura di Mettaton sparì, lasciando lo scheletro da solo.

-devo trovarli... Devo... Devo...-La sua vista si fece buia ed una voce in lontananza lo chiamava.

Da Grillby.

-PERCHÉ LO HAI FATTO?!?-urlò Papyrus piangendo.
-perché altrimenti non avrei potuto essere in controllo-

Asriel fissava il corpo senza vita di Frisk, era diventato freddo così velocemente, non riusciva a piangere, sentiva solo il rimbombare delle parole di Papyrus e Grillby.

-COSA VUOI DIRE?-

Grillby fece spallucce per poi sorridere aprendo un occhio, prese l'orologio, le lancette si fermarono su un cuore rosso e due scritte apparvero davanti a Grillby.

-non farlo ti prego-
-mi dispiace ma c'è una persona che devo salvare-
-NON PUOI FARLO!-
-invece posso... D'altronde-un sorriso al limite dalla sanità si formò sul volto.

-I O. S O N O. D I O-

Poi buio.

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