madness

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"Le cose non cambiano, noi cambiamo"
Henry David Thoreau

Grillby sorrise prima di puntare due dita contro Undyne.

-vi darò il mio colpo migliore-

Alcuni proiettili azzurri vennero scagliati contro Undyne.

-UNDYNE NON MUOVERTI!-urlò Mettaton.

Undyne riuscì a rimanere immobile.

-guardati le spalle cara-rise Grillby.
-cosa..?-Undyne si voltò per vedere una pistola apparire davanti.

Si spostò ma venne colpita alla spalla destra, Mettaton distrusse la pistola con il suo cannone e corse vicino ad Undyne.

-stai bene cara?-
-ad essere sincera... Stavo meglio prima-
-distruggere così i miei giocattoli... Che modi scortesi, dovrò farvela pagare cara-
-non era Sans quello che doveva pagare il conto?-sorrise Undyne.
-vero... Ma sapete com'è... Chi rompe paga-

Da Papyrus e Leaf.

Si era fermata a metà strada, fissando dietro di se.

-LEAF DOBBIAMO ANDARE-
-non posso... Non posso lasciare che mio padre uccida nuovamente-
-LEAF...-
-mi dispiace Papyrus, devo fermare mio padre-

Leaf corse indietro, mentre Papyrus la inseguiva cercando di fermarla.

Da Sans e Alphys.

-Sans sono riuscita a collegarmi con le telecamere!-
-c'erano delle telecamere?-
-ehm... Si, ma lasciamo stare l'argomento e controlliamo dove sono gli altri-

Acceso lo schermo, poterono vedere alcune zone del sottosuolo, appena videro Mettaton e Undyne lottare contro Grillby, iniziarono a preoccuparsi.

-no,no,no! Non può accadere ancora!-Alphys iniziò a singhiozzare.
-non preoccuparti Alphys, vado da loro-

Leaf e Papyrus tornarono indietro.

-papà fermati!-
-Leaf...? Cosa ci fai qui?! Non dovresti essere qui!-
-papà basta, ti prego, torniamo a casa, sistemiamo tutto-
-non posso, non più-
-papà...-
-non è più tuo padre Leaf! È un demone, non si può salvare!-
-hai ragione Undyne... Sono un demone, anche se non mi ritengo tale-
-non la passerai liscia-
-al contrario...-

L'orologio iniziò a ticchettare fino a che le lancette si fermarono su un cuore celeste, alcune ossa azzurre circondarono Mettaton e Undyne.

-non potete muovervi-
-d-dannazione!-
-GRILLBY NON FARLO!-
-mi dispiace ma... Tempo scaduto-

nelle mani di Grillby apparve una lama rosso scura, tendente al nero, le lancette si erano mosse nuovamente, ferme sul cuore rosso.

-vi ho mai detto perché adoro uccidere? È una delle poche cose che mi fa sentire vivo-

-NON HAI MOTIVO DI CONTINUARE... POSSIAMO SISTEMARE TUTTO...-

Rimase in silenzio fissando il giovane scheletro, con la mano protesa verso Undyne e Mettaton.

-LO SO CHE C'È DEL BUONO IN TE... PUOI CAMBIARE, NE SONO SICURO, PERCHÉ IO... CREDO ANCORA IN TE! BASTA CHE PROVI UN'ALTRA VOLTA... TE LO PROMETTO, ANDRÀ BENE-

-ci sono cose che non possono cambiare... Persone che non sono BUONE e mai lo saranno-
-NON È VERO... TUTTI POSSONO ESSERLO-
-mi dispiace, non è così-
-

perché sei cambiato così papà? Perché?-
-credi che sia cambiato? Ti sbagli piccola mia... Sono sempre stato così, non hai mai visto cosa ero realmente perché sono stato bravissimo a nascondere questo lato di me-

Voltò nuovamente il viso verso Undyne e Mettaton, tagliò l'aria con il coltello che generò un'onda rossa, si videro già morti, quando un gaster blaster si parò davanti a loro.

-scusate il ritardo...-
-Sans?-
-FRATELLO!-
-ancora tu...-
-esatto compare... Ancora io-
-la finirai di mettermi i bastoni tra le ruote?-
-nah, ti mancherei troppo-

Grillby avanzò verso Sans con la lama stretta a due mani, l'occhio sinistro illuminato di rosso accesso, Sans fece il suo solito sorrisetto pigro.

-passerai sicuramente un brutto quarto d'ora-
-ma questo è tutto da vedere!-

Grillby mosse la lama verso il basso, Sans la schivò teletrasportandosi dietro Grillby.

-cosa c'è? Credevi che me ne sarei stato fermo mentre tu attacchi?-

La lama tagliava l'aria e lasciava una scia rossa dietro di se.

-papà...- sussurrò tra se e se Leaf.
-avanti Grillbz tutto qui?-

La lama colpiva il suolo e generava delle vene nere, quest'ultime iniziarono ad apparire anche sulla lama che iniziava a scomparire poco a poco.

-sembra che il tuo limite sia arrivato-

Il cuore rosso nell'orologio stava sparendo poco a poco, dopo ogni attacco o schivata era sempre più trasparente, fino a quando Grillby non fu in ginocchio.

-avanti Grillby... rimettiamo tutto apposto-
-non osare...-
-...?-
-non osare compatirmi!-
-non lo stavo facendo-
-allora cosa speravi di ottenere eh?!-
-rivoglio il mio amico-
-e per cosa? Per restare a guardare quando Frisk resetterà nuovamente? Per restare inerme mentre uccide ancora? Mentre perdo nuovamente mia figlia?!-
-non accadrà-
-ti sbagli Sans... Lo farà, come tutte le altre volte, non è per questo che non hai più speranza?-

Sans rimase in silenzio, Grillby rise, pieno di tristezza e dolore.

-questa è una delle nostre maledizioni Sans... Sapere ma non poter fare ASSOLUTAMENTE NIENTE per sistemare le cose... avere un happy ending... tutte menzogne, tutto un gioco perverso nelle mani di un bambino che tutti voi credete e continuerete a credere sia così innocente... Quando invece non lo è affatto-
-so che Frisk non è perfetto... Ha fatto degli errori, ma ormai è acqua passata-
-sei veramente un idiota se pensi che una persona possa cambiare-
-allora sono idota a pensare che tu possa farlo?-

Rimase in silenzio fissandolo negli occhi.

-so che sei lì Grillbz... So che ti ricordi di me, della nostra amicizia, avanti... andiamo a casa-

Gli porse la mano, Grillby abbassò il capo, sospirò.

-non posso credere che....-

alcune parole furono urlate ma tutto era come fermo.

-sia così...-

Una corsa di sparata nella neve per provare a fermare tutto.

- I D I O T A -

La lama aveva perforato quel corpo, silenzio e nient'altro, nemmeno un grido, nemmeno un pianto, poi un gemito di dolore, un respiro rapido, il pianto e poi un grido.

-cosa hai fatto?!-
-N-NON DOVEVA ANDARE COSÌ! NON DOVEVA...!-

Flowey aveva osservato tutto da lontano, perché non aveva fatto qualcosa? Avrebbe potuto...

Ma non aveva fatto nulla, si limitò ad osservare come una volta...

-mi dispiace... Non ho fatto niente per impedirlo-

Soffiò il vento che spostò la polvere da quelle mani, disperazione e un senso di vuoto, non sentì altro per qualche attimo.

DemonTaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora