(Nell'immagine: Cameron Brooksfield)
Buio, buio e un rumore insopportabile dritto nelle orecchie, come un fischio lungo, senza fine. Il fastidio, che Sammy provava fin dentro il cervello, era talmente forte, da non permettergli di aprire gli occhi ma, di una cosa era sicuro:
Era salvo.
Cameron, infatti, con un gesto fulmineo, lo spinse a terra salvandolo dal colpo di pistola che, altrimenti, l'avrebbe sicuramente ucciso, dritto, al centro del petto.
Si passò una mano sul volto, cercando di riprendere conoscenza ma, l'unica cosa che riuscì a vedere di primo acchito, furono le scarpe nere della divisa dei tanti poliziotti che, appostati in punti strategici sin dal suo arrivo, erano usciti dall'ombra per andare avanti col piano.
Cameron, infatti, aveva pensato di usarlo come esca. L'obiettivo, era quello di far parlare David Asselhoff che, come tutti si aspettavano, data la sua scarsa intelligenza, non si era fatto aspettare poi così tanto, ammettendo di aver preso i soldi da Kyle e, successivamente, cercando di uccidere Sammy, non prima, però, di mettere le mani sulla busta bianca, in realtà contenente solo un mucchio di fogli di carta, che Sammy aveva mostrato più volte al criminale, spacciandola per una mazzetta da cinquantamila dollari.
Non erano riusciti ad arrivare a Glenn Chapman, almeno per il momento ma, per la sezione narcotici, fu comunque un grande passo avanti. Di certo, la testimonianza di David, che erano del tutto certi di ottenere per le vie brevi, sarebbe stata un punto chiave per la risoluzione di tantissimi casi e avrebbe dato il via a una bella pulizia generale in città.
Sammy riuscì ad alzarsi aiutato dal braccio muscoloso di Cameron.
«E' andato tutto secondo i piani, amico.» disse l'agente, con un gran sorriso in volto, dandogli qualche pacca sulla spalla e osservando l'arresto di David, poco lontano da loro.
«Non ho trovato Kyle.» fu l'unica cosa che disse Sammy, osservando la stessa scena.
«Hai appena sventato una banda criminale di una certa importanza, credo che trovare un ragazzino non sarà poi tanto difficile.»
**
Tornare a casa, da solo e con un pugno di mosche in mano, fu per Sammy una vera e propria botta. Si guardava intorno alla ricerca di un minimo indizio, alla ricerca di qualcosa, che potesse tornargli in mente, anche solo una parola ma, pensandoci bene, l'uomo, del suo giovane ragazzo, sapeva veramente poco.
Con Kyle tutto era stato piuttosto veloce: l'incontro, il sesso, l'amore improvviso, la convivenza durata troppo poco e la sparizione.
Non pensava che avrebbe mai potuto amare qualcun altro che non fosse Mark e, a dirla tutta, scoprire di provare solo una grande attrazione nei confronti dell'amico di una vita, ed essere invece realmente innamorato di un ragazzino undici anni più giovane, tra l'altro visto sì e no, quattro volte, era una scoperta piuttosto scioccante per l'uomo.
In ogni caso, l'unica cosa che contava, adesso, era ritrovarlo e, con un solo biglietto tra le mani, piene di parole di addio che non dicevano niente, uscì dal suo appartamento.
**
«Sei sicuro di non avere altro?»
«No.» disse, per l'ennesima volta, Sammy, osservando la lettera stropicciata tra le mani di Cameron.
L'agente, con gli occhi talmente chiari da sembrare quasi bianchi, lo osservava con un misto di comprensione e pietà. Non sapeva cosa significasse amare. In tutta la sua vita, Cameron Brooksfield, si era affezionato solo a un altro essere vivente: Spookey, il suo labrador color cioccolato.
«Non avete mai parlato che so...di un'altra città? La sua città natale, magari?»
«Ha parlato solo di Las Vegas...cioè, sua madre a quanto pare è là.» mormorò, per poi sgranare gli occhi, improvvisamente, osservando l'amico che, a sua volta, ebbe la stessa reazione.
Nota Autrice:
Piccolo capitolo! I know, ma è un'anticipazione di ciò che accadrà! Ne vedrete delle belle, spero di non deludervi! <3
PS: Che ne pensate di Cameron? Ho trovato un tizio che rispecchia proprio l'immagine che avevo in mente *_*
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Love Made Me Do It
RomanceSpin-off di Glasses Love: la storia di Mark, Brady, Sammy e Kyle. La storia può essere letta singolarmente.