9.

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Mancano ancora quaranta minuti alla fine dell'ora più lunga della mia vita. Non ne posso più, ormai non ascolto più la prof e penso soltanto a quanto Austin sia idiota da avermi fatto una cosa del genere.
Io non gli ho fatto niente.

Dopo dici minuti mi arriva sul banco un bigliettino
Piaciuto lo scherzetto piccola?
Giuro che adesso mi alzo e gli tiro uno schiaffo. Ma che faccia tosta ha?
Decido di rispondergli
Lasciami in pace Austin, non sono in vena di altri scherzi da parte tua oggi. E non chiamarmi più piccola

Glielo rilancio dietro e dopo due secondi mi arriva un altro bigliettino

Agli ordini piccola. Che ne dici di uscire stasera e di dimenticare tutto quello che è successo?

Ma è pazzo? Pensa veramente che io voglia uscire con lui?

Ma certo.....
In un'altra vita però...

Glielo rilancio dietro ma la prof mi vede...oh cavoli!!!

<<signorina Lopez ha la cortesia di alzarsi e venire a leggere quel biglietto?>>
<<cosa? No prof. Non capiterà più. Mi scusi>> intanto Austin ride.

<<signorino Collen, perche non viene lei qua a leggerlo?>>
No ma perché non sta un secondo zitto questo ragazzo?!!

<<con molto piacere professoressa>>. Giuro che adesso lo strangolo.

Lui si alza, viene verso il mio banco per prendere il bigliettino e poi va verso la cattedra.

<<prego, inizi pure>> lo incita la prof

<<che ne dici di uscire e dimenticare tutto quello che è successo?
Ma certo...>>

E l'altro pezzo? Io non ho accettato.

Tutti mi guardano e il prof manda al posto Austin che intanto sta ridendo.

Mentre passa vicino a me dice <<ops ahah>>
Quanto lo odiooo...


Finita quest'ora mi dirigo in mensa con James e Hope
<<dov'è Barby?>> chiedo.
<<è uscita perché è venuta sua mamma a trovarla>> dice Hope

La fila in mesa, oggi è più lunga del solito.
Dopo dieci minuti entra Austin con una ragazza che ride.

Mi spinge e passa, poi prende un vassoio e si rigira

<<certo che l'educazione non sai proprio cos'è Collen>>

<<sta zitta, lui sa quello che fa>> risponde la ragazza che è vicino a lui

<<sta zitta tu oca>>
<<come mi hai chiamata scusa? Tu non sai chi sono io>> ma perché non mi lascia in pace?

<<oh certo tu sei una delle tante ragazze che Austin si porta a letto, per poi illuderle e lasciarle sole>>ribatto io

<<lasciala in pace Jessika>> interviene Austin

<<oh che paura. Sennò che mi fai?>>

<<e va bene, l'hai voluta tu...>>dice e mi rovescia in testa tutto il sugo della pasta.

Basta, basta, basta.

Le lacrime iniziano a rigarmi il viso.

<<perche Austin? Perche?
Non vedi che ti comporti come un bambino?!>>dico e corro via.

Basta, adesso basta veramente, faccio le valigie e ritorno a Miami.

Per fortuna non c'è nessuno in camera e posso fare tranquillamente la valigia.
Non voglio dirlo ai miei genitori, voglio che sia una sorpresa che la loro figlia ha decisi di ritornare con loro.

Mentre preparo la valigia, mi arriva una chiamata skype.
Sono i miei migliori amici.mi sono mancati tantissimo e sentire le loro voci mi mette di buon umore.
Rispondo e passo tutta la serata a parlare con loro, poi ci salutiamo e riprendo a fare la valigia

<<Jess, dai dovrai pur mangiare qualcosa, sei pallidissima>> mi dice Hope.
<<no non ho fame>>
<<ma quindi hai proprio deciso di andartene?>> mi chiede Barby

<<si ragazze, questo posto non fa per me. Sono stanca di Austin e se resto qui lui continuerà a fare quello che gli pare>> dico a malincuore

<< ci mancherai molto>> dice James
<<anche voi a me>> dico e ci abbracciamo
<<dai ora andate a mangiare è tardi>>
<<sicura che non vuoi che rimaniamo con te?>> chiedono Hope e Barby
<<no tranquille andate a mangiare>>
Loro annuiscono ed escono dalla stanza seguite da James che mi fa l'occhiolino. Che simpatico, riesce a farmi ridere anche in momento come questi.

Passo la serata a vedere Pearl Harbor, un film la cui fine è abbastanza triste e dopo aver pianto per la morte di uno dei protagonisti, mi metto a dormire.

Ripenso a tutto quello che è successo e sono sicura che se non sarebbe stato per Austin sarebbe andato tutto molto bene.

Tra Odio E AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora