10.

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Il giorno dopo mi sveglio alle 9; decido di saltare le lezioni per andare a parlare con la preside.

Appena mi alzo trovo un bigliettino sul mio comodino
Buongiorno Jess. Speriamo che stai bene.
Ci dispiace tanto che te ne vai, ci eravamo affezionate molto a te.
Ti vogliamo tanto bene.
Ti prego ripensaci, ci piacerebbe se rimanessi e cambiassi idea.
Ti vogliamo bene.
Barby e Hope.

Che carine che sono state, in effetti mi dispiace molto lasciarle perché mi ero affezionata a loro e anche a James.

Non so cosa fare, ho sempre sognato venire a Los Angeles e frequentare questo college e ora che mi si è presentata la possibilità sto rovinando tutto per colpa di un idiota.

Eh no, io sono Jessika Lopez, non mi sono mai tirata indietro e di certo non lo farò adesso.

Decido di rimanere e mi alzo per disfare le valigie, però per oggi salterò le lezioni e non ho neanche tanta fame.

Decido di andare a fare un giro nel giardino del college
È davvero un posto fantastico.

Mentre cammino vedo una persona seduta su una panchina con le mani che coprono il viso.

Faccio tutto il possibile per non fsrmi sentire ma purtroppo mi cade il cellullare e il ragazzo alza la testa.
Solo adesso mi accorgo che è Austin e che ha gli occhi rossi e lucido, deve aver pianto.

<<ehm...scusa>>
<<<no tranquilla, si è rotto?>>dice con la voce un po spezzata dal pianto
<<no però è vecchio e lo devo cambiare>>
Lui annusice. È strano dirlo ma mi fa male vederlo in quello stato, così mi avvicino a lui.
<<hey, tutto bene?>>
<<non sono affari che ti devono importare. Vattene. A nessuno importa di me>>
Io lo ascolto e me ne vado. Dopo aver fatto tre passi sento la sua voce sussurrare <<scusa>>.
Io mi volto incredula di quello che ho appena sentito.
<<Austin Collen che chiede scusa?>>quasi rido nel dirlo
<<si e non lo ripeterò una seconda volta>>
<<capisco>> dico
<<mi dispiace averti fatto quelle cose orribili, solo adesso me ne rendo conto>>
<<mi dispiace ma non ti credo. Siete tutti bravi con le parole sono i fatti che contano e io non li vedo>>
<<lo so che non mi credi perche sono stato crudele con te quando in realtà non mi hai fatto niente e invece sei qui ad ascoltarmi quando dovresti stare alla larga da me>>
<<si infatti hai perfettamente ragione dovrei stare lontana da te ma non posso perché lo so che ti è successo qualcosa>>
<<non sono affari che ti riguardano>>sbotta lui.
<<bene allora ciao io vado. Se vuoi parlare sai dove trovarmi, io sarò pronta ad ascoltarti>>
<<perche stai facendo questo?>>
<<perche io ho un cuore>> lui alza lo sguardo e ci fissiamo per qualche secondo. È dannatamente bello anche quando piange.
Basta pensare a lui adesso; così mi giro e me ne vado sicura del fatto che lui non verrà a bussare alla mia porta per spiegarmi cosa succede e perche si comporta così male con me, che non gli ho fatto niente.

Arrivo davanti alla porta e quando mi giro lo vedo camminare verso la mia parte.
Mi fermo un attimo ma in realtà mi sbagliavo; lui non vuole parlare perche mi passa dietro senza dire una parola e poi va verso una biondina che lo stava aspettando.

Non mi devo illudere, no questa volta non succederà. Non vuole dirmi niente? Bene. Che si portasse a letto quante ragazze vuole, non me ne frega niente di lui

Tra Odio E AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora