capitolo 2

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Le mie speranze per una futura amicizia con Zayn svanirono quando la mia presenza gli fu imposta il giorno stesso in cui arrivai in quella casa.

A quanto pare la mia stanza sarebbe arrivata solo fra qualche giorno a causa di alcuni problemi col trasloco e fino ad allora, come aveva deciso Karen, avrei dovuto condividere la stanza con Zayn che ovviamente era contrario.

Mentre loro litigavano al riguardo io semplicemente sarei voluto sparire.
Non mi ero mai sentito così indesiderato nella mia vita e , credetemi, non è una bella sensazione.

Cercai di dire con un filo di voce che per me non c'erano problemi e che avrei potuto dormire sul divano fino all'arrivo della camera ma loro ovviamente non sentirono nemmeno la mia voce, sovrastata dalle loro urla.

-Tranquillo Liam tu starai con lui, ha un letto matrimoniale e può condividerlo benissimo finché c'è ne sarà bisogno. Chiaro?!- disse poi rivolta a Zayn, più infuriata che mai.

Lui con un'espressione rabbiosa sul volto andò via spingendomi probabilmente di proposito, ignorando le urla di sua madre che gli ordinava di tornate indietro.

Sparì per qualche ora è tornò solo dopo cena, quando ormai stavo sistemando alcune delle mie cose nella sua stanza, facendo attenzione a non toccare bene.

Karen mi aveva liberato qualche mensola e un po di spazio nell'armadio di Zayn, che ovviamente si infuriò maggiormente appena rientrato.

Dopo altre discussioni con la madre finalmente alle 12:30 di sera potei andare a letto.

Io ero già in pigiama quando lui arrivò non ci fu il problema di cambiarmi.

Dall'altro canto lui si spogliò completamente rimanendo solo in boxer e quando notò che lo stavo fissando fece un espressione disgustata spuntando un -non guardarmi mai più mentre mi spoglio brutto frocio- per poi mettersi sotto le coperte, proprio al mio fianco.

Dovevo ammettere che aveva veramente un fisico niente male, e sentire il suo calore accanto a me mi fece agitare un pò.
Girai il viso per notare subito che mi stava dando le spalle mentre con il cellulare in mano e le cuffie nelle orecchie faceva come se io non esistesse.

Rimasi un po deluso e iniziai a rigirarmi non riuscendo a trovare la posizione adatta per il nervosismo.

A un certo punto mi sentii scuotere e tolsi le cuffie che avevo messo anch'io, voltandomi per vedere cosa volesse.

La leggera luce che entrava dalla finestra illuminava il suo petto nudo e deglutii a quella vista per poi riportare lo sguardo al suo viso spazientito.

-Quante colte hai ancora intenzione di girarti?? Io voglio dormire!-

-Scusa- dissi a bassa voce dispiaciuto -non pensavo di -

-Senti- mi interruppe -mettiamo subito le cose in chiaro: tu non mi piaci, anzi direi proprio che ti detesto quindi, almeno finché sarò costretto a sopportare la tua presenza nella mia stanza fa il possibile per non disturbarmi chiaro?! Non voglio nè sentirti parlare né muovere? Inoltre devi tenere te e la tua robaccia lontano da me e le mie cose siamo intesi?-chiese ormai rosso in viso .

-Daccordo- dissi solo, per poi essere smosso violentemente a causa del suo girarsi poco delicatamente.

Sbuffò ancora un pò e qualche minuto dopo smise di sentire le sue lamentele silenziose così pensai che forse si era addormentato.

Mi alzai per andare a bere e rientrato in stanza non potei fare a meno di ammirare quanto brillasse la sua pelle bianca sotto la luce della luna.

Mi soffermai sul suo viso rilassato dal sonno e fissai a lungo le sue labbra rosse e carnose.

Zayn mi era piaciuto subito, fin da quando mio padre me lo aveva presentato un anno fa, in occasione del fidanzamento con Karen.

Ero sempre stato affascinato dal suo fare ribelle e violento, e devo dire che il suo stile lo rendeva davvero sexy.

Probabilmente lui si era accorto di questo interesse nei suoi confronti e sicuramente questo era una dei motivi del suo odio verso di me.

Ammira la leggera smorfia del suo viso quando sospirò disturbato probabilmente da un incubo.

Mi lecca le labbra meravigliato da tanta bellezza e desiderai di poterlo toccare, così seduto sul letto avvicinai le dita alla sua guancia per accarezzarla ma mi spaventa subito quando infastidito si mosse leggermente, così sgusciai fra le coperte e lentamente, quando fui certo che stesse ancora dormendo, mi avvicinai al suo corpo fino a sentirne il calore e il profumo.

Chiusi gli occhi e immaginai di poterlo abbracciare, mentre lentamente la stanchezza mi fece addormentare con il suo viso come ultimo pensiero.

Stepbrothers || Ziam Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora