Capitolo 16

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21 ottobre 2015

Mamma io lo amo!! LO AMO LO AMO LO AMO!!!
Io amo Zayn Malik!
L'ho abbracciato mamma ed è stata la sensazione più bella che avessi mai provato! L'ho portato al nostro scoglio non offenderti mamma, lui se l'è guadagnato, è stato così dolce con me! Abbiamo passato il pomeriggio insieme e abbiamo parlato tanto, mamma io lo amo e voglio baciarlo così dannatamente tanto!
Ricorderò per sempre questa giornata!

Flashback
-Ti prego lasciami mi stai facendo male non voglio!- gridai mentre il professore mi teneva fermo per un braccio mentre con l'altro cercava di sbottonarmi i pantaloni.

-Tu non decidi niente qui quando lo capirai?!- disse per poi tirarmi uno schiaffo facendomi intontire per un po.

-Non capisco perché hai iniziato a ribellarti Liam era tutto così perfetto, non mi sembrava ti facesse tanto schifo che c'è hai conosciuto qualcun'altro?- chiese arrabbiato mentre mi teneva fermo il viso guardandomi negli occhi.

-No Tristian, è che ho capito che è sbagliato, noi dobbiamo smetterla, tu sei il mio professore e n-noi ci stiamo mettendo neo guai!-

-Ma è proprio questa la cosa eccola te liam- disse sulle mie labbra -ci divertivamo così tanto io e te amore, cos'è cambiato?- disse poi facendo scendere la mano nei miei pantaloni.

-Ti prego Tristian tu stai diventando violento mi hai fatto tanto male in questi giorni io non ce la faccio più!- lo supplicai disperato.

-Sei stato tu a volerlo Liam! Io ti amavo e ti desidero ancora, non puoi decidere di chiudere così stavamo così bene insieme sei crudele! Non capisci che lo faccio per noi? Noi dobbiamo stare insieme noi ci amiamo!- cercò di convincermi lui.

-Smettila sei disgustoso- dissi cercando di scostarlo -tu non mi hai mai amato volevi solo il mio corpo ed è ciò che continui a prenderti contro la mia volontà- dissi singhiozzando -è finita Tristian non voglio più andare avanti con te e tu devi lasciarmi andare ti supplico- dissi ormai a pezzi.

-Non posso lasciarti andare Liam tu mo appartieni, nessuno deve separarci tu sei mio, non te ne pentirai Liam ti farò stare bene e-

-Che diavolo stai facendo brutto pervertito togli le tue sudice mani da liam!- gridò una voce proveniente dalla porta dell'aula dove mi portava di solito.

Quando vidi il suo viso arrabbiato venirci incontro mi vergognai così tanto.

Lui aveva ancora la mano nei miei pantaloni ed era così vicino a me, avrei voluto sparire piuttosto che farmi vedere da Zayn in quelle condizioni.

Nascosto il viso mentre lui mi toglieva il professore di dosso e lo buttava per terra, per poi afferrare velocemente la mia mano e trascinarmi di corsa fuori dalla scuola.

Ci fermammo per riprendere fiato e quando mi resi conto di quello che era appena successo mi sentii mancare le forze così mi piegai sulle ginocchia e iniziai a piangere distrutto proprio lì davanti a Zayn.

Lui si piegò alla mia altezza e mi prese il viso tra le mani.

-Hey Hey shh Liam tranquillo è tutto finito ok? Sei al sicuro adesso- mi tranquillizzò.

Io lo guardai negli occhi trovandoci così tanto amore che non mi controllai e impulsivamente lo abbracciai bisognoso, continuando a piangere sulle sue spalle.

Lui sembrò sorpreso e all'inizio si irrigidì ma poi piano piano avvolse le sue braccia attorno a me e iniziò ad accarezzarmi teneramente la schiena.

In quel momento ispirai il suo profumo e mi sembrò così dolce, tanto da chiedermi come avessi fatto a sopravvivere senza sentirlo per così tanto tempo.

Dopo un po lui mi tirò su e mi convinse a salire con lui sulla moto.

-Vuoi andare a casa?- chiese dolcemente.

Io scossi la testa senza guardarlo in viso e lui mi prese il mento alzandolo e incastrando i suoi occhi splendidi nei miei.

-Vuoi andare al mare?- chiese poi speranzoso.

Io sorrisi lievemente vedendo che si era ricordato del mio posto e annuii, seguendolo poi sulla moto e tenendomi stretto a lui.

Mi sentivo così al sicuro al suo fianco che sarei voluto rimanere così per sempre, stringendolo forte a me e respirando quel suo profumo dal quale stavo diventando dipendente.

Una volta arrivati gli porsi la mano invitandolo a venire con me.

-Sicuro?- chiese lui sorpreso.

Io annuii sorridendo e lo guidai fino al mio scoglio dove ci sedemmo entrambi e dove in silenzio iniziammo ad ascoltare il suono delle onde.

E parlammo.

Parlammo tanto.

Gli raccontai tutto, la morte di mia madre, niall , Tristian, i miei voti truccati, il fumo.

E lui ascoltò attentamente, senza mai interrompermi.

Poi iniziò a parlarmi lui.

Mi raccontò di suo padre, di come solo quattro anni fa lo avesse perso e di come non riuscisse ancora a superarne la perdita.

Mi raccontò dei suoi amici nella vecchia scuola, delle ragazze -tante purtroppo- e infine del matrimonio, di come la scelta di sua madre di riposarsi lo avesse devastato.

Riuscivo a capire ogni suo singolo sentimento.

Noi Infondo eravamo uguali, più simili di quanto credessi.

Poi entrambi smettemmo di parlare e improvvisamente lui si fece un po più vicino a me.

Mi porse la mano, che io presi e lasciò che appoggiassi la testa sulla sua spalla, per poi appoggiarvi la sua.

Chiudemmo gli occhi entrambi e rimanemmo lì per delle ore.

Ed io non potevo esserne più felice.

Stepbrothers || Ziam Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora