Capitolo 9

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Ero in camera mia a sistemare i vestiti nell'armadio.

Finalmente era arrivata la mia stanza, e avrei potuto dormire nel mio letto.

Anche se un po mi dispiaceva non dover più condividere il letto con Zayn.

Pensai che dopo la giornata di oggi saremmo potuti diventare amici.

Mi aveva difeso, e aveva detto davanti a tutti che eravamo fratelli.

È vero forse l'aveva fatto solo perché si sentiva in colpa ma se voleva farsi perdonare ci era riuscito benissimo.

Non vedevo l'ora che rientrasse per potergli esprimere tutta la mia gratitudine, iniziando già ad immaginare le lunghe chiacchierate che ci saremmo fatti e la sensazione di poterlo finalmente abbracciare.

Erano le sette di sera quando finalmente sentii la porta di ingresso aprirsi e i suoi passi avvicinarsi lungo le scale.

Lasciai i miei vestiti e uscii dalla stanza correndogli in contro sorridente, pronto a ricevere un abbraccio ma tutto quello che ebbi fu uno spintone che mi fece cadere a terra.

Ancora frastornato stavo per alzarmi ma lui era già sfrecciato in camera sua.

-Si può sapere perché l'hai fatto?!- gridai andandogli incontro dopo averlo seguito.

Lui mi guardò con un espressione disgustata sul volto e scosse la testa con un sorriso amaro.

-Sparisci- disse a bassa voce.

Io continuai a fissarlo stupido quando lui mi fece sobbalzare urlando più forte - Sparisci!!-

-Ma si può sapere che diavolo ti prende Zayn, pensavo che dopo oggi noi-

-Dopo cosa? Ho sbagliato a difenderti hanno ragione sei solo un brutto frocio schifoso che merita di morire! Mi fai schifo!- rabbrividii alle sue parole. Non era mai stato così cattivo con me.

Per un secondo ebbi il terrore che lui avesse scoperto tutto e mi sentii morire.

Ma come era possibile? Eravamo stati attenti. Non poteva averci scoperti davvero.

Mi allontanai mordendomi il labbro e subito dopo lui mi chiuse in faccia la porta della sua stanza .

Non potevo crederci.

Mi chiusi in camera e mi rannichiai in fondo al letto prendendomi la testa fra le mani.

Non era possibile.

Adesso mi detestava più di prima.

'Che diamine faccio adesso!' Urlai sbattendo forte per terra il mio diario

Stepbrothers || Ziam Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora