Non posso credere di essere qui, in macchina con Larry, diretto a questa cena. Non è proprio il mio tipo di serata, per non dire altro. Se avessi avuto una scusa migliore, avrei saltato senza pensarci. Ma no, Larry ha insistito, e ora eccomi qui, costretto a fare da babysitter ad Ashley.
Sì, quella Ashley.
Non è che io sia uno che si fa problemi con le ragazze... anzi. Ma c'è qualcosa in lei che mi ha innervosito fin da subito. Il modo in cui ha tentato di buttarsi addosso a me alla festa è stato quasi imbarazzante. Non era nemmeno passata mezz'ora e già cercava di portarmi a letto come se fossimo gli unici due al mondo.
Che poi, non fraintendetemi, mi piace quando una ragazza è sicura di sé, ma c'è un limite tra essere diretta e... beh, disperata. E lei? Ha superato quel limite a pieni voti.
E ora, eccoci qui. Larry sta praticamente ballando sul sedile del passeggero, tanto è entusiasta di vedere Lynn. È da una settimana che ci prova con lei, e pare che finalmente le cose stiano andando nella giusta direzione. Ottimo per lui, davvero. Solo che ha deciso di portarmi dietro per cosa? Per tenergli compagnia?
No, la realtà è che vuole che io tenga occupata Ashley.
Chi lo sa, magari Ashley non sarà così appiccicosa stasera. O magari passerò l'intera cena a guardare l'orologio, contando i minuti fino a quando sarà socialmente accettabile andarmene.
All'ennesimo mio sbuffo di disapprovazione e frustrazione, Larry sbotta guardandomi con un'espressione truce. «Potresti smetterla? Stai innervosendo anche me», dice.
«Ti rendi conto in quale casino mi stai trascinando? Credevo che fossimo cresciuti per questo genere di cose», ribatto mentre tengo gli occhi sulla strada davanti a me. Non manca molto alla destinazione.
«Oh, andiamo! Ti è sempre piaciuto uscire con le ragazze, non fingere il contrario».
«Non fingo proprio niente. Se fosse stato chiunque altro avrei gioito con te come una scolaretta in calore, ma si tratta di quella psicopatica, e sinceramente non mi va di farle da babysitter mentre tu ti perdi tra le gambe della sua coinquilina nella stanza a fianco».
«Perché non la sopporti, si può sapere? Che diavolo ti ha fatto a quella festa?» Domanda sconcertato Larry.
«Non dirmi che Lynn non ti ha spifferato niente in questa settimana. Sei rimasto attaccato al telefono a ogni ora», gli faccio notare.
«Parlavamo di cose più interessanti», si giustifica lui. «Comunque, l'unica cosa che mi ha detto è che Ashley è una brava ragazza, molto carina e propensa a fare nuove conoscenze. Forse è un po' esuberante, ma che t'importa? Devi solo conversarci».
Un po' esuberante? Ashley è un animale selvatico che non vede cibo da anni. In questo caso il cibo sarei io.
«La verità è che io odio queste cose, e tu lo sai. Non vado agli appuntamenti a due, figurati se riesco a sopportare un appuntamento a quattro», preciso tanto per chiarire la situazione.
«Non è un appuntamento a quattro».
«Due ragazze, due ragazzi, due bottiglie di vino, una casa tutta per loro, di sera, con sushi d'asporto e ormoni impazziti. Se non è un appuntamento questo...»
«Io dico che la serata sarà divertente», replica Larry con ottimismo.
Appena arriviamo davanti alla casa delle ragazze, mi prende subito una sensazione di disagio e nervosismo. Larry, invece, sembra un ragazzino su di giri con troppi zuccheri nel sangue. Si sistema i capelli nello specchietto come se dovesse partecipare a un servizio fotografico, poi scende dall'auto e io lo seguo controvoglia.
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Lights, Love, Action!
ChickLitAshley Puckett ha vent'anni e un sogno proibito: diventare una sceneggiatrice di film a luci rosse. Ma in un piccolo paese come Maysville, nel Kentucky, dove la mentalità chiusa regna sovrana, mantenere segreto il suo desiderio è un lavoro a tempo p...