<<Come fai a dirlo?>>disse Kira
<<Ehm..che?>>risposi io quasi svegliandomi da una trance,notai lo sguardo degli altri,ma in realtà non sapevo neanch'io perchè lo avevo detto,era un semplice presentimento,talmente forte da farmi parlare
<<Forse ha ragione!>>esclamò Scott,tutti lo guardarono scettici,me in particolare
<<Insomma pensateci un attimo>>continuò lui<<Theo è un bastardo,ha fatto soffrire ognuno di noi qui, ed è stato lui a riportare in vita le chimere,Corey ha seguito l'esempio di Hayden e,"il suo branco",se così può chiamarsi,è sempre più scarso e quindi potrebbe essere questo il motivo per cui ha riportato in vita Daeidia,prima non lo ha fatto perché non ne aveva bisogno, ma ora si; sapete ci sto pensando da un po'>>
<<Non hai tutti i torti>>concluse Malia<<Dobbiamo trovarli>>
Detto questo ci dividemmo in vari posti e nonostante non volessero che andassi con loro perché la lupa del Deserto,madre di Malia,cercava di uccidermi,non diedi ascolto a nessuno di loro e presi una direzione per conto mio.
Non capii esattamente quello che feci, ma qualcosa mi diceva semplicemente di uscire dalla scuola e camminare,non sapevo nemmeno dove stessi andando e come mi trovai lì,ero andato al cimitero di Beacon Hills.
<<Odio questo posto>>dissi tra me e me,seguii ancora il mio istinto e mi ritrovai vicino alla tomba di Laura Hale,Derek non veniva lì da un bel po',i fiori ormai erano appassiti da un pezzo, così li presi e li buttai via,mi resi conto che non dovevo essere lì, eppure non sapevo il perché continuavo a starci,ma era come se qualcosa volesse che io ci stessi.
Dopo un po' sentii una voce maschile chiamarmi
<<Stiles..sei tornato>>avevo già sentito quella voce,ma non ricordavo dove,così la segui e ogni volta che sentivo di essere vicino ad essa, si allontanava, fino a quando non mi trovai in una vecchia cappella: era sullo stile antico,molto gotico, con anche delle statue di angeli caduti e robe simile,era molto inquietante,se posso definirla.
Ad un certo punto mi sentii male,mi girava tantissimo la testa,la tempia sbatteva forte,quasi a voler uscire e caddi a terra,provai a rialzarmi,ma cadevo ancora e ancora,era inutile provarci,alzai la testa e notai che ero in ginocchio vicino alla statua di un angelo che pregava, o meglio, sembrava chiedesse pietà;mi aggrappai alla statua cercando di mettermi in piedi e stavolta non caddi, la statua però, si mosse rivelando una discesa di scale che portavano chissà dove,non volevo scoprirlo e feci per andarmene,ma la porta da cui ero entrato era chiusa e non riuscivo ad aprirla,l'unica speranza che avevo era scendere lì sotto.
Una volta sceso notai che non era buio,non molto almeno,c'era una sola direzione da poter prendere,mi feci coraggio ed iniziai a camminare: c'erano ragnatele e insetti ovunque,quel posto non era usato da anni e anni; su un muro notai che c'era scritto "Aiutatemi...stanno tornando" ,mi venne la pelle d'oca,chiunque lo aveva scritto era stato lì molti anni fa.
Erano ore che camminavo ormai ,ed ero a pezzi,quelle strade sembravano tutte uguali.
All'improvviso sentii un tonfo fortissimo dall'altra parte del tunnel e qualcosa mi colpì da dietro.Quando mi svegliai non ero più nello stesso posto,ero sempre sotto terra credo,c'erano tubi ovunque e questo mi ricordava uno dei tanti posti dove si nascondevano i Dread Doctors,mi alzai ignorando la testa che pulsava e iniziai a camminare,dopo un po' sentii delle voci
<<Voi non potete stare con loro!!>>
Conoscevo quella voce,era Theo,staccai a fatica uno dei tubi al muro e mi diressi in direzione della sua voce e lì il tunnel si apriva in una grande stanza,con tanto di tavoli da laboratorio e capii che doveva essere uno dei vecchi laboratori dei dottori,vidi Corey a terra con la testa sanguinante e Daeidia spaventata a morte che cercava di proteggerlo dal pazzo che aveva davanti,Theo mi vide e iniziò a parlare:<<Complimenti Stiles,mi hai trovato,anzi, ci hai trovati,ma dimmi,dove sono i tuoi amici? Non vorrai farmi credere che hai trovato i tunnel da solo vero?>>
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Damn Touch.[Al momento sospesa]
FanfictionBeacon Hills non è mai stata una città normale e questo Stiles lo sapeva. Nessuno dei suoi amici era normale,ma quello che lui non aveva immaginato era che in realtà...neanche lui era un semplice umano. Sapeva di essere intelligente e molto intuitiv...