Eiko era stesa sul divano,immobile ormai da ore,avevo chiamato Scott, ma ancora non arrivava ed era normale erano le tre del mattino.
Mi avvicinai a lei, le misi una mano sulla fronte e successe qualcosa.
Era buio.
Tutto buio.
Cercai di guardarmi attorno ma non vedevo niente,avevo paura, faceva freddo.
Poi tutto intorno a me si fece più chiaro,a chiazze e capii che questa doveva essere una di quelle visioni di cui parlava Peter.
Mi trovavo in una foresta,vicino a quella dannatissima casa degli Hale,quello che ne restava almeno.
Camminai per un po' e avevo sempre più freddo.
<<Fa sempre più freddo Stiles..>>
Quella frase. No,doveva essere uno scherzo.
<<Ti piacciono gli indovinelli?>>
Ero terrorizzato,mi guardavo intorno,il mio respiro era sempre più affannato e non sapevo che fare.
<<C—chi è?>>chiesi tremante<<Non è divertente..>>
<<Sei tu che cerchi me...>>
<<Di cosa stai parlando?>>
<<Se vuoi trovarmi devi superare le tue paure più grandi>>
E poi sparì tutto,ero di nuovo in casa mia,Eiko era ancora priva di sensi ed io stavo per cadere all'indietro,mi girava la testa.
Alzai lo sguardo e Scott era pietrificato a guardarmi.
<<Stiles...>>esitò<<Che hai?>>
<<Che è successo..?>>chiesi confuso
<<Sangue...stai piangendo sangue..>>
Corsi in bagno e un urlò strozzato mi fuoriuscì dalla bocca,avevo del sangue che colava dai miei occhi,si era fermato ma era terrificante.
Ero sul punto di crollare,stava diventando troppo per me,chiusi la porta a chiave,aprii l'acqua e iniziai a piangere crollando a terra.
Ero disperato,mi rialzai e cercai di ripulirmi la faccia, ma ovviamente era inutile,più mi pulivo e più sangue usciva, non sapevo che fare.
Preso da un collasso nervoso presi una lametta e iniziai a incidermi sul braccio il simbolo del branco di Scott, lo feci per darmi forza, così ogni volte che avrei guardato quel simbolo non mi sarei mai sentito solo.
Riuscii a ripulirmi da quel dannatissimo liquido rosso e il mio amico dall'altra stanza iniziò a preoccuparsi.
<<Stiles...>>
Ma io non risposi.
<<Stiles?!>>
Ancora nessuna risposta.
E Scott entrò sfondando la porta e trovandomi a terra al lavandino con i polsi tagliati.
<<Cosa diavolo hai fatto?!! Avevo sentito qualcosa, ma non immaginavo questo. Non farlo mai più capito?>>
<<Mi dispiace, l'ho fatto per darmi coraggio..>>
<<Oh mio dio..>> si mise le mani fra capelli<<Coraggio per cosa?!>>
<<Perché così ogni volta che mi sento triste,solo o disperato mi sentirò parte di qualcosa, parte di un gruppo, qualcosa da cui posso sempre tornare...>>
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Damn Touch.[Al momento sospesa]
Fiksi PenggemarBeacon Hills non è mai stata una città normale e questo Stiles lo sapeva. Nessuno dei suoi amici era normale,ma quello che lui non aveva immaginato era che in realtà...neanche lui era un semplice umano. Sapeva di essere intelligente e molto intuitiv...