Friday 03

192 14 0
                                    

"....facile da amare" Louis spalanca gli occhi, il minore si è voltato appena a guardarlo, sorride felice, gli occhi lucidi di gioia, le guance arrossate. Il cuore gli duole da quanto batte forte. Nessuno gli ha mai detto una cosa simile. Due fossette contornano la bocca rossa di Harry e rendono tutto più bello. È nella maniera in cui si guardano senza parlare per quei pochi secondi che Louis ripone tutta la sua fiducia. Fiducia nel vedere di nuovo quei due occhi verdi così dolci per lui. Fiducia in sé stesso, perché dopo aver scoperto ed elencato minuziosamente tutti i suoi difetti comunque non sta scappando a gambe levate. Harry è semplicemente saturo di amore per quell'espressione pura e gioiosa che è riuscito a provocare.

"..Grazie" è l'unica cosa che riesce a pronunciare il più basso mentre il cervello gli va in avaria dai troppi pensieri.

Harry si limita a guardarlo sorpreso. Non si aspettava sicuramente di essere ringraziato, anzi ha avuto paura di aver osato troppo ed essere stato come al solito insensibile.
-Hai detto 'grazie'...Chi stai ringraziando? Cosa stai pensando ora?-

"Sono felice" si esprime Louis dopo essere riuscito a ricomporsi con un sorriso. Il più piccolo guarda in basso timido e balbetta qualcosa, ma Louis non lo lascia parlare. "Ogni cavolo di volta che qualcuno realizza come sono davvero, so che la vuole finire lì. Le ragazze se ne sono sempre andate deluse e miei amici ancora non riescono a spiegarselo... sempre a dire che spreco il mio bel viso" sa di avere gli occhi lucidi. "Questa è la prima volta che mi viene detto che vado bene per come sono quindi grazie"

"Sei... Lento come sempre" dice con un sorriso dolce Harry dopo aver elaborato tutte le sue parole, rilascia poi un sospiro che sorprende il ragazzo di fronte.

"Louis..Senpai!" chiama una voce alle loro spalle e una ragazza affannata compare in cima alle scale "Posso parlarti?" chiede timida.

"Eh? Ora...?" il maggiore guarda Harry preoccupato in quanto questo ha abbassato il capo e ha gli occhi tristi. Cazzo, questa ragazza ha rovinato tutto "Perché non mi precedi.."

"Ti aspetterò... Ti aspetterò qui" dice secco. Il castano non può fare nient'altro se non accettare.

"Va bene..torno subito.." gli giura cercando di salvaguardare quelle parole dolci che si erano disperse nell'aria e si avvia con la ragazza, però si volta di nuovo a guardarlo e incrocia il suo sguardo turbato. Gli si incrina il cuore.

La ragazza è simile ad Harry, capelli scuri...occhi verdi...bel viso magro.. ma tutto quello a cui pensa il maggiore è quello sguardo.
-Devo sbrigarmi- pensa preoccupato. La ragazza si vergogna, balbetta -Perché penso a lui in un momento come questo? Questa ragazza è davvero ben curata...- alla fine loro alla fine di questa settimana non saranno più nulla. Nonostante tutto, Harry è fatto così.

"Qual è il tuo nome?" chiede quindi con un sorriso nervoso cercando di mettere a proprio agio la ragazza.

"Danielle... Campbell.. riguardo a questo.." dice la ragazza.

"Bene, Danielle... quale parte di me ti piace?" la ragazza va nel panico a quella domanda. Louis lo legge nei suoi occhi ma deve fare in fretta. Non sa nemmeno lui cosa vuole onestamente.

"Beh, ogni tanto...ti guardo...e sei molto bello e... alto, hai un'aria di perfezione... e mi piace! Penso tu possa essere la mia persona ideale e.." Louis rimane deluso nell'accorgersi che questa ragazza è come tutte le altre, ma sorride e la ringrazia. Lui di perfezione non ne sa proprio niente.

"Ma.. io sicuramente ti deluderei" le rivela infatti, la ragazza ci rimane male.

"Come?!"

"Scusami" dice semplicemente "In questo momento.. mi sto già vedendo qualcuno.."

"Chi è?"

"Hey, è un'informazione personale!"

Ritorna sui suoi passi e in cuor suo sa di aver compreso qualcosa di più.

"Perché ci stai insieme?"

"Perché la persona che sto vedendo..dice che vado bene per quello che sono"

Lo vede, appoggiato al muro in fondo alle scale come lo aveva lasciato agitato e a disagio. I capelli sono scompigliati da tutte le volte che in preda all'ansia deve averci passato le mani in mezzo. Le spalle sono curvate in avanti e lo fanno sembrare così indifeso. Anche lui si accorge del ragazzo in cima alle scale, si rizza leggermente e gli regala un sorriso rassicurante

"Dov'è casa tua?" chiede il castano facendo i gradini animato da una nuova forza e il minore non capisce il fine di quella domanda "Perché tu mi accompagni sempre a casa e io mai"

"Si, ma lo faccio perché voglio farlo" gli spiega Harry, ha le sopracciglia leggermente aggrottate.

"Certo" Harry non può far a meno di fissare il suo sguardo in quei due occhi azzurri cielo così felici "E adesso lo sto chiedendo perché voglio farlo pure io"

"Andiamo allora" accetta il volere di Louis come se potesse fare diversamente e semplicemente inizia a camminare.

"Ma di solito andiamo da quella parte!" gli fa notare il maggiore guardando indietro confuso.

"Lo so, ma io abito sulla montagna" risponde tutto solare il bruno.

Seven DaysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora