Pov Sebastian
27 settembre 2013
Il risveglio fu così tranquillo che mi venne da pensare che qualcosa sarebbe dovuto andare storto. Avevo ancora tra le mie braccia Kate, ma la ragazza era sveglia.
- Non volevo approfittarmi della tua disponibilità.
Furono le prime parole che uscirono dalla mia bocca.
- Puoi rimanere qui finché vuoi Sawyer.
Sembrava di buon umore o almeno sembrava si fosse dimenticata del mio tradimento. Non era un vero tradimento però, perché io e lei non stavamo insieme. Noi due cercavamo solo di capirci a vicenda anche se a volte questo aveva dei secondi fini.
- Dovremmo parlare.
La sentì irrigidire a quelle parole, ma non è nella mia natura far finta di niente. Devo sempre sistemare o almeno chiarire le cose, con tutti. Avrei voluto riuscire a chiarire tutto con Clary. Feci scivolare quel pensiero sulla mia pelle per non farmi scottare dalla sua intensità.
- Se vuoi parlare delle tue puttane posso anche farne a meno.
Gelo. Auch. Me lo merito, ma questo non toglie il fatto che faccia male.
- Non siamo una coppia quindi ognuno può fare quello che vuole della propria vita sessuale. Quello che mi importa adesso è la tua vera vita, che stai offuscando con tutti quelli psicofarmaci.
Sapevo sarebbe ritornata sul argomento. Forse parlare dei miei sbagli e di Cassy in quel momento mi sarebbe risultato più facile. Era quello il motivo principale per cui avevo ripreso l'argomento. Qualsiasi cosa pur di non parlare dei miei problemi.
- Non immischiarti nelle questioni che non ti riguardano.
- Oh si che mi riguardano; finche sei nel mio letto, finche davanti ai miei occhi rischi la vita direi proprio che mi riguarda.
Non seppi cosa dire. Avrei avuto voglia di raccontarle tutto, ma poi avrei perso l'unica persona che mi aveva trattato come un uomo e non come spazzatura da quando ero arrivato lì.
- Ho bisogno di aiuto, Kate.
Ed ecco ammettermi a voce alta che quella situazione non poteva più verificarsi a lungo; ecco ammettermi che per quanto potessi tenere una maschera da duro anche io avevo e ho bisogno di qualcuno accanto a me, di qualcuno che mi dia una mano con tutte queste difficoltà della vita.Pov Clary
15 settembre 2014
- Cosa ha? Si riprenderà presto?
Iniziai a riempire l'infermiera di domande insistenti continuando a guardare il corpo di Sebastian disteso su un lettino bianco quasi come la sua carnagione.
- Sapeva che suo fratello fa uso di psicofarmaci molto forti?
Quella parola, fratello, continuava a farmi male ogni volta che la sentivo rimbalzare nel mio cervello tra le altre idee. Continuavo però ad ignorarla.
Simon mi aveva appena detto che aveva avuto un attacco di panico. Conoscevo Sebastian da quando ero piccola, ma non ricordavo che avesse mai avuto qualche problema di salute oppure avesse avuto bisogno di medicinali per mantenere la calma.
Decisi di non rispondere alla donna affianco a me limitandomi a muovere la testa in segno di negazione.
- Perché?
- Questo speravo me lo spiegasse lei signorina Fray.
Non avevo alcuna risposta e in realtà non sapevo neanche quali fossero le domande giuste da porre. Così mi limitai a rimanere lì in silenzio.
- Vuole che chiami a casa?
Ci pensai su solo un secondo.
- No, non ci sarebbe nessuno in ogni caso.
Dopo essere svenuto, mi spiegò l'infermiera, Sebastian aveva ripreso conoscenza per pochi secondi finendo poi con il cadere in un sonno profondo. Era un comportamento normale per coloro che fanno uso di quei medicinali e specialmente per qualcuno che ha attacchi di panico così forti. Mi spiegò che lo sforzo per resistere ad una crisi era così intenso da prosciugare una persona di tutte le sue forze.
- Quando si sveglierà?
Chiesi sapendo che in quel momento Sebastian stava meglio.
In un paio d'ore.Nel frattempo può andare a lezione.
Un altro movimento di negazione. Non me ne sarei andata da lì senza delle risposte e senza essere sicura che tutto era apposto.
Potevo odiare lui, potevo odiare me stessa, avevo bisogno di odiare tutto questo, ma temporaneamente quel odio è diventato apprensione e tutte le forze che usavo per le mie maschere si sono trasformate in puro affetto.
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Shadow
FanfictionSebastian Verlac, l'oscurità in persona. Il ragazzo senza emozioni, senza anima, pieno di sarcasmo e odio che nessuno puo domare si ritrova davanti alla sfida piu pericolosa e impensabile del mondo: far innamorare una ragazza. Ma se lui non sa cosa...