Pov Sebastian.
25 settembre 2013.
- Ti manca molto?
- Fatti un giro Sawyer.
Alla risposta arrogante di Kate chiusi il cellulare e per non fare come voleva lei decisi di sedermi lì sul bordo della fontana ad aspettare. Un attimo dopo che mi sedetti suonò però il cellulare.
- Che vuoi Cassidy?
- Passi da me più tardi?
- Oh certo piccola. Prima ho qualcos'altro da fare però.
- Non me lo dirai mai vero?
- Quale parte di chiamami solo se mi vuoi nel tuo letto non ti è suonata abbastanza chiara?
- Niente domande. Ho capito. Ci vediamo Sawyer.
Chiusi di nuovo il cellulare e il suono di un paio di tacchi mi fece sobbalzare. Mi alzai e guardando dietro di me vidi Kate rossa in viso per la rabbia. Si avvicinò e il suo palmo raggiunse il mio viso. Sentì il rumore di quel schiaffo fin dentro le ossa e poi capì che aveva sentito la conversazione con Cassidy.
- Da quanto vai a letto con lei?
La sua voce poco più di un sussuro. Disprezzo e odio: gli unici sentimenti che riuscivo a cogliere.
- Kate..
- Sta zitto Sayer!
Urlò per evitare le mie scuse. Volevo veramente scusarmi?
Io non dicevo mai quelle parole.
- Non stiamo insieme Kate.
La mia risposta tagliente la fece innervosire ulteriormente. La vidi girarsi e andarsene senza degnarmi più di una parola o uno sguardo.
Pov Sebastian.
15 settembre 2014.
- Questo è perché te ne sei andato!
La voce di Clary non smetteva di ripetersi nella mia mente e il suo viso terrorizzato si inprimò nella mia anima per sempre.
- L'ho fatto per te.
Dissi talmente piano che fui l'unico a sentirlo, talmente piano che non fui neanche sicuro di averlo detto. Ero così prosciugato che mi sentì svenire e mi aggrappai ad un armadietto per mantenere la mia posizione. Sentivo il mio viso perdere ogni colore ed una mano sulla mia spalla mi fece girare la testa bruscamente. Era Simon. Che diavolo ci faceva ancora lì?
- Amico stai bene?
La sua voce preoccupata mi fece capire che non avevo una bella cera. Annuì ma le mie gambe mi tradirono un attimo dopo e caddi per terra con la schiena contro l' armadietto. Volevo solo prendere il mio viso fra le mani, nasconderlo al mondo e piangere, ma non era né il momento né il luogo in cui potessi crollare.
- Secchione portami fuori di qui!
Sentì Simon ridacchiare , ma le sue mani attorno alle mie spalle mi fecero capire che mi avrebbe aiutato. Mi alzai e mi feci trasportare da lui vedendo tutto sfuocato finché mi sentì come se avessi perso i sensi e la voce di Simon mi accompagnò nel terrore assoluto.
Pov Clary.
Una volta chiusa la porta del bagno mi lasciai cadere contro di essa e lasciai che le lacrime mi bagnassero le guance. Non avevo mai pensato fino a quel momento che la cosa che mi aveva fatta innervosire di più era che lui se ne fosse andato. Pensandoci bene era vero. Era da quando era sparito che io ero cambiata diventando arrogante, indifferente e senza emozioni con tutti tranne che con Simon. Non aveva però senso. Come faceva la sua mancanza a superare quel disgusto che provavo verso le nostre emozioni?
Sentì una porta chiudersi violentemente e mi resi conto che non ero sola in bagno. Imprecai mentalmente per essere stata scoperta piangendo, ma cercai di asciugare le lacrime e rimettermi in piedi cercando di ritrovare le forze.
- Io non ho visto nulla.
La voce della ragazza era delicata e fragile e conteneva una sincerità che non avevo sentito mai in nessuno.
- Grazie.
Aprì il rubinetto e inondai il mio viso di acqua. La ragazza sparì nel corridoio dopo aver alzato l'angolo della bocca in segno di solidarietà o pietà. Cercai di non pensarci ulteriormente e quando alzai lo sguardo per guardarmi allo specchio vidi i miei occhi rossi, il trucco sparso insieme alle gocce d'acqua. Avevo un aspetto orribile e cosi iniziai a sistemarmi.
Continuai a pensare mentre le miei mani lavoravano sul mio viso, sui miei capelli e sui miei vestiti piegati. Cominciai ad avere paura di uscire da lì, perché non sapevo cosa Sebastian potesse pensare della mia reazione. Magari in questo momento rideva di me con qualche ubriacone incontrato fuori dalla scuola. Scuola, oh cazzo!!! La mia ragione si intromise tra gli altri pensieri facendomi ricordare delle lezioni così presi le mie cose ormai sparse per terra e dopo un ultimo sguardo allo specchio uscì nel corridoio iniziando a correre verso la lezione di letteratura.

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Shadow
Fiksi PenggemarSebastian Verlac, l'oscurità in persona. Il ragazzo senza emozioni, senza anima, pieno di sarcasmo e odio che nessuno puo domare si ritrova davanti alla sfida piu pericolosa e impensabile del mondo: far innamorare una ragazza. Ma se lui non sa cosa...