Thinking About You

Capitolo 2

Il giorno prima dell'appuntamento trascorse molto velocemente.

Dedicai del tempo a scrivere l'introduzione della tesi e cominciai a buttare su carta, una serie di domande che avrei posto a Delphine per l'intervista, aiutata dal mio amico non che compagno di università Scott. La giornata fu piuttosto buffa, tra momenti di risata e momenti di serietà quando mi tornava in mente il volto serio di Delphine.

Ero immersa nei miei pensieri ripensando a tutto quello, e un fievole sorriso mi apparve sul viso.

Seduta ad un bar, di fronte la DYAD INSTITUTE, stavo aspettando quello scapestrato di Felix.

Finalmente quel giorno tanto atteso era arrivato.

Vidi Felix correre fuori dalle vetrate del bar, preoccupato del suo solito ritardo.

Non era mai puntuale agli appuntamenti.

"Scusa tesoro!" disse ancora con il fiatone, poggiando alcune buste, probabilmente i suoi ultimi acquisti, e togliendosi gli occhiali da sole.

"C'era un traffico pazzesco!" aggiunse sedendosi di fronte a me.

Io lo guardai dalla mia postazione sorridendo.

"Non importa Felix!" dissi quasi assorta tra i miei pensieri. Ero piuttosto felice.

Felix notò la mia espressione, e corrucciando il viso mi chiese cosa avessi. Poi ripensò che di li a poco avrei incontrato Delphine quindi andò ad intuito.

"Qualcosa mi dice che questa Dottoressa non è poi così tanto brutta! disse ridendo.

Io lo zittii di colpo.

"Felix! Parla piano!" risposi cercando di fargli abbassare la voce.

"Siamo vicino alla DYAD non vorrei che qualcuno ti sentisse." dissi preoccupata cercando di mettergli una mano davanti la bocca.

"Mmm.." disse a bassa voce sorridendo "Allora...com'è? raccontami tutto!"

Nel frattempo la cameriera ci aveva già servito due caffè belli fumanti che bevemmo in fretta.

Il giorno prima io e Felix non ci eravamo visti per niente poiché trascorsi tutto il tempo in università e lui a lavoro.

"Eh..niente..." cercai di tagliare corto. "Sono andata alla DYAD e ho conosciuto Delphine..."

Lui mi interruppe subito.

"Adesso che fai? La chiami anche per nome?" disse scoppiando in una fievole risata.

"Smettila!" dissi nel panico. "E.. abbassa la voce!"

Lui rise ancora, poi decise di fermarsi.

"Scusa, dai continua!" mi incitò nel proseguire.

Lo guardai torva da sotto gli occhiali, li tirai su per il naso e decisi di andare avanti.