Quel giorno mi preparai con la consapevolezza di farmi il più bella possibile. Volevo in qualche modo dare nell'occhio ed avere l'attenzione di Delphine poiché l'avrei vista solo per poco. Raccolsi i miei capelli in una coda ben fatta, mi misi uno dei miei vestiti stretti preferiti, di colore nero e indossai un tacco alto al punto giusto.
Salii in macchina accompagnata dal mio amico Felix, avvolta da un cappotto lungo,nero.
Non ci volle poi così tanto a convincerlo, anche se lui non voleva comunque venirci, come da me immaginato.
Entrai nell'abitacolo sistemandomi bene ed infine mi allacciai la cintura. Felix fece il giro posizionandosi al posto del guidatore.
"Mi spieghi perché ti ho detto di si?" disse il mio amico mentre si allacciava la cintura scocciato.
Anche lui indossava una giacca nera, un pantalone modello uomo di colore grigio con motivi scozzesi, una camicia aderente bianca e infine un gilet nero che gli fasciava tutto il busto.
"Perché sei il mio migliore amico, e i migliori amici ci sono sempre nel momento del bisogno!" dissi sorridendo e mettendogli una mano sulla spalla.
Lui tirò gli occhi su per il cielo sbuffando.
"Smettila di dire stronzate!" disse quasi sul punto di ridere.
A quell'affermazione scoppiai a ridere guardando prima verso di lui e poi verso fuori il finestrino.
Fuori di noi, il traffico scorreva nelle strade di Toronto. Luci ad intermittenza illuminavano i nostri volti, evidenziandone i lineamenti e le nostre risate da perfetti complici.
"Allora..." cominciò Felix facendo facce buffe "...stasera devi fare qualcosa!" concluse intimidendomi.
"In che senso?" gli chiesi corrucciando il viso e tornando a guardare nella sua direzione.
Lui alternava il suo sguardo tra me e la strada.
"Come in che senso? Cerca di provarci con Delphine. Fai qualcosa!" mi disse quasi euforico.
Io cominciai ad imbarazzarmi.
"Ma sei matto?" dissi quasi urlando e sistemandomi gli occhiali da vista.
"No non sono matto, ma dovresti fare qualcosa!" disse non togliendo lo sguardo dalla strada e impugnando con tutte e due le mani il volante.
Io mi voltai lentamente verso di lui con ancora il viso corrucciato poi tornai a guardare verso il finestrino riflettendo.
Feci per parlare ma lui mi anticipò.
"Se non fai qualcosa te la farò pagare!" mi disse serio in volto, io mi voltai di scatto imprecando.
"Così non vale!" dissi guardandolo da sotto gli occhiali.
"Non mi interessa sto venendo in questo posto con te, dove non c'entro nulla e dove non me ne frega niente di formule chimiche o magie con le provette!" disse gesticolando.
Mi misi a braccia conserte.
"Mi stai forse minacciando?"
"Si!" Sorrise.
"Ma...." iniziai a parlare ma mi anticipò di nuovo.
"Ah!" disse mettendomi una mano davanti la bocca.
"Ti ho avvisato! Fai qualcosa e comportati da vera donna!" mi disse facendo manovra con il volante ed eseguendo un parcheggio a S.
Spense il motore e si slacciò la cintura. Io feci lo stesso con quest'ultima rimanendo in silenzio.

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Thinking About You
FanfictionLa storia è incentrata sulle Cophine (Cosima&Delphine) . E' ambientata nel mondo di Orphan Black ma senza cloni. E' sul loro incontro e sulla loro storia ovviamente inventata. Genere: Angst, Drammatico, Romantico Tipo di coppia: FemSlash